Recensione: Un sole che mai tramonta. La storia di Nadia e della sua famiglia, vittime innocenti della mafia, di Annamaria Frustaci
Titolo: Un sole che mai tramonta. La storia di Nadia e della sua famiglia, vittime innocenti della mafia
Autore: Annamaria Frustaci
Editore: Mondadori
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 16,50 €
Autore: Annamaria Frustaci
Editore: Mondadori
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2025
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Recensione a cura di Luigi Pizzi
"Un sole che mai tramonta" di Annamaria Frustaci è un'opera che si distingue per la sua capacità di intrecciare la memoria storica con la sensibilità narrativa, offrendo ai giovani lettori un'esperienza di lettura profonda e formativa. Ambientato tra la Firenze del 1993 e quella del 2023, il romanzo prende avvio dalla tragica notte del 27 maggio 1993, quando un attentato mafioso in via dei Georgofili causò la morte della piccola Nadia Nencioni e della sua famiglia. Attraverso la figura del professor Rocca, che nel 2023 introduce i suoi studenti alla storia di Nadia in parallelo all'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, Frustaci costruisce un ponte tra passato e presente, sottolineando l'importanza della memoria e della giustizia.
Nadia Nencioni aveva solo nove anni quando, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, perse la vita nell'attentato mafioso di via dei Georgofili a Firenze. L'esplosione di un'autobomba, posizionata sotto la Torre de' Pulci, uccise anche la sua sorellina Caterina di appena 50 giorni, i genitori Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, e lo studente Dario Capolicchio. L'attentato, organizzato da Cosa Nostra, mirava a colpire il patrimonio culturale italiano, causando anche gravi danni alla Galleria degli Uffizi e al centro storico fiorentino. Nadia, diventata simbolo dell'innocenza spezzata dalla violenza mafiosa, rivive nelle pagine di "Un sole che mai tramonta". La narrazione si distingue per un linguaggio accessibile ma mai banale, capace di coinvolgere emotivamente il lettore e di stimolare una riflessione critica sulla realtà. Frustaci, con la sua esperienza di magistrato impegnata nella lotta alla criminalità organizzata, infonde autenticità e passione nelle pagine del libro, rendendo la storia di Nadia un simbolo universale della lotta contro l'ingiustizia. Il romanzo si rivolge principalmente a un pubblico giovane, ma la sua profondità tematica e la qualità della scrittura lo rendono adatto a lettori di tutte le età. È un'opera che invita alla riflessione, alla consapevolezza e all'impegno civile, dimostrando come la letteratura possa essere uno strumento potente per educare e sensibilizzare. In conclusione, "Un sole che mai tramonta" è un libro che illumina le coscienze, mantenendo viva la memoria delle vittime innocenti della mafia e incoraggiando le nuove generazioni a scegliere la strada della legalità e della giustizia.
Annamaria Frustaci è nata a Catanzaro e cresciuta a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio. Dopo essersi laureata con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa, nel 2010 è diventata magistrato ed è tornata a Catanzaro per svolgere la formazione, spostandosi poi alla procura di Reggio Calabria, dove ha lavorato con Nicola Gratteri. Dopo altri incarichi, nel 2016 è di nuovo a Catanzaro per lavorare nel pool antimafia, costituito dallo stesso Gratteri, che ha rivelato legami tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria. Da due anni vive sotto protezione. Annamaria aveva quattordici anni quando il magistrato Gherardo Colombo è stato in visita al liceo classico che frequentava. Quell'incontro le ha insegnato che è sempre possibile cambiare le cose e lottare per la legalità, anche quando si vive in territori difficili.
Recensione a cura di Luigi Pizzi
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