Recensione: Aurora nel buio, di Barbara Baraldi

Titolo: Aurora nel buio
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Pagine:
528

Anno di pubblicazione: 2017

Prezzo copertina: 16,90 €
 


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Spesso, siamo portati ad esaltare la letteratura straniera dando per scontato che, quella italiana, non soddisfi le aspettative dei lettori. Personalmente, negli anni ho scoperto diversi autori che ho amato, adorato e venerato e di cui ho seguito costantemente tutte le pubblicazioni. Sono quegli autori che una volta conosciuti e apprezzati, non si può fare a meno di leggerli e aspettare con trepidazione ogni nuovo romanzo. Tra questi, ovviamente, annovero Barbara Baraldi
che dal 3 maggio è in tutte le librerie italiane con Aurora nel buio edito da Giunti. Una storia che esalta il coraggio femminile, la forza d’animo nell’affrontare un passato travagliato, la voglia di ricominciare da zero e sopravvivere ad una vita che vuole costantemente sopraffarci.

Protagonista indiscussa di questo viaggio è Aurora Scalviati, la migliore poliziotta in circolazione, vittima -durante un coraggioso inseguimento in un mattatoio milanese- di una indagine finita molto male. Qui, i suoi giorni da gloriosa profiler sono stati spezzati da un conflitto a fuoco in cui un proiettile l’ha raggiunta alla testa, e la sua esistenza è irrimediabilmente cambiata, perdendo di fatto la carriera e la sua vita privata. Da quel momento cerca faticosamente di ricostruire il suo mondo e di controllare il suo grave disturbo bipolare con i farmaci e l’elettroshock. Ma le sue disgrazie non si limitano a questo. Dopo diciotto mesi di aspettativa, Aurora viene trasferita a Sparvara, un’apparente tranquilla cittadina dell’Emilia dove, la notte del suo arrivo, tutte le forze dell’ordine sono impegnate in un vero e proprio Grand Guignol locale: una donna è stata brutalmente uccisa e come se non bastasse suo marito, un ex poliziotto, e la loro figlia Aprile sono scomparsi.

A completare il teatro degli orrori, su una delle pareti della loro casa sembra che l’assassino abbia lasciato un messaggio tracciato col sangue della vittima: “Tu non farai alcun male”. Aurora è convinta che il delitto sia opera di un serial killer e che quella scritta possa essere un indizio essenziale per il ritrovamento della bambina. Però a nessuno sembra interessare il suo parere: il suo nuovo capo, Piovani, cerca di bloccarla in ufficio; mentre Bruno Colasanti, poliziotto come lei, inizialmente diffidente, sembra l'unico disposto a darle una mano. Dopo diversi scontri con un sistema inquisitorio locale governato dai pregiudizi, superstizione e torbidi preconcetti, Aurora si ritrova a mettere in gioco le sue conoscenze, a superarle, ad abbattere le barriere mentali, gli schemi e le regole a cui era abituata per far luce sul miasma tinto di rosso che aleggia sull’intera città.

Con uno stile unico e accattivante ed un linguaggio diretto e pregno di minuziose descrizioni, l’autrice trasporta il lettore in un paesaggio montano aspro e afflitto da un malessere generale, in cui gli abitanti e, dunque, i personaggi principali, nascondono passati tormentati ed esistenze sofferte e difficili. La protagonista principale, Aurora, che oserei definire la nostra Jessica Jones italiana, a mio avviso racchiude in sé la forza, la determinazione, l’intuizione, il senso di giustizia, il giusto cinismo, il pragmatismo e quel fondo oscuro dell’animo, irraggiungibile ma ben visibile, degno dei grandi personaggi della letteratura noir come Victoria Ifigenia Warshawski, Mike Hammer e Philip Marlowe. La forza motrice dello scritto è rappresentata dai ricordi, istantanee dolorose e felici che permettono ad Aurora di sfuggire all’oblio della sua mente. E proprio a proposito di memorie, l’autrice con grande sensibilità non manca di ricordare attraverso le parole il terremoto dell’Emilia di cinque anni fa.

In conclusione, un giallo tutto made in Italy ricco di suspense e mistero che vi terrà incollati dalla prima all’ultima pagina.

L'AUTRICE
Barbara Baraldi è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti. Collabora come sceneggiatrice alla serie a fumetti «Dylan Dog» di Sergio Bonelli Editore. Ha scritto per Mondadori la saga dark fantasy per ragazzi “Scarlett”, ristampata a inizio 2015 nel volume antologico «Scarlett – La trilogia». Sempre per Mondadori, è autrice della saga “Striges” il cui volume più recente è «La voce dell’ombra». Per Einaudi ragazzi ha scritto «Un sogno lungo un’estate». Insieme a Camilleri, Lucarelli, Carlotto e De Cataldo, è protagonista di «Italian noir», il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano. È vincitrice di vari premi letterari, tra cui il Gran Giallo città di Cattolica e il premio Valtenesi. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico, e sono pubblicati in vari Paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Ha contribuito a creare la serie Disney “Real Life” pubblicata in tutto il mondo (in Italia da Panini). Dal 2010 tiene lezioni e corsi di scrittura creativa per adulti e per ragazzi, in collaborazione con le scuole (medie inferiori e superiori). 

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