Recensione: PADRONA DEL SUO DESTINO (1998)

GENERE: Drammatico
REGIA: Marshall Herskovitz
SCENEGGIATURA: Jeannine Dominy
ATTORI: Catherine McCormack, Jacqueline Bisset, Rufus Sewell, Oliver Platt, Moira Kelly, Joanna Cassidy, Peter Eyre, Jeroen Krabbé, Naomi Watts, Fred Ward, Jake Weber, Melina Kanakaredes
FOTOGRAFIA: Bojan Bazelli
MONTAGGIO: Steven Rosemblum
MUSICHE: George Fenton
PRODUZIONE: MARSHALL HERSKOVITZ, EDWARD ZWICK, ARNON MILCHAN, SARAH CAPLAN PER BEDFORD FALLS PROD. - NEW REGENCY PICTURES
DISTRIBUZIONE: 20TH CENTURY FOX ITALIA (1999) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
PAESE: USA 1998
DURATA: 111 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
A Venezia, nel 1583, Veronica Franco, giovane e molto bella, è innamorata di Marco, ma la relazione tra i due non può andare avanti: lui è di famiglia aristocratica ed è destinato ad alti incarichi, lei non ha titoli nobiliari, anzi è circondata da fama discutibile a motivo del ruolo di cortigiana a lungo esercitato dalla mamma Paola. Vista impossibile ogni alternativa, proprio Paola avvia la figlia alla professione di cortigiana. Intelligente e capace di mettere a frutto la propria istruzione ed educazione artistica, Veronica diventa in breve la cortigiana più famosa e corteggiata di Venezia. Ma tutto ciò va a scapito della possibilità di rimanere con l'uomo che ama. Marco diventa senatore della Repubblica, mentre Veronica entra a contatto con uomini potenti e viene a conoscenza di segreti importanti. Venezia è in guerra, e le mogli devono rivolgersi a Veronica per avere notizie sui mariti e sugli sviluppi delle azioni belliche. Ma la minaccia turca incombe, Venezia ha bisogno di navi e bisogna chiederle al Re di Francia. Veronica riesce ad essere l'intermediaria decisiva per convincere il sovrano. Il tribunale dell'Inquisizione però accusa Veronica di stregoneria. La ragazza viene portata in giudizio ed è invitata ad ammettere le proprie colpe, pena la condanna a morte. Marco è presente e prende le difese di Veronica. A poco a poco, la situazione si ribalta. Tutti i nobiluomini che sono stati in compagnia di Veronica vengono alla scoperto e la donna riesce a salvarsi. Anche la storia d'amore con Marco può riprendere alla luce del sole.

RECENSIONE
Padrona del suo destino è un film del 1998, tratto dal romanzo "The honest courtesan" di Margaret Rosenthal, diretto da Marshall Herskovitz.

Il film racconta la biografia romanzata di Veronica Franco, abile poetessa e potente cortigiana veneziana, vissuta nel XVI secolo. La trama è ben esposta nella sinossi che precede questa recensione. Tutto gira intorno all'amore di Veronica per Marco Venier, senatore della Repubblica, innamorato di lei ma impossibilitato a sposarla. Lo stesso amore negato che spinge Veronica a diventare una cortigiana, una delle migliori di Venezia, guidata dall'astuzia e dalla conoscenza, capace di attirare l'attenzione degli uomini più potenti della Repubblica e persino del Re di Francia Enrico III.

Naturalmente si tratta di una biografia romanzata e poco fedele alla realtà, ma l'aspetto più interessante, a mio avviso, sul quale punta forte il regista, è quello di mostrare la vita della Franco come quella di una donna libera, nonostante fosse schiava del suo "sesso". Proprio da qui il titolo, evocativo, di Padrona del suo destino. Una libertà sconosciuta, negata alle donne in quei tempi, soprattutto a quelle ricche, poco interessate alla cultura e dedite solo a "servire" i propri mariti, soffocando qualsiasi passione in nome dell'onore, della volontà di una società evidentemente maschilista. Proprio questo spirito di libertà e di passione, di amore per il piacere e per la vita, contraddistingue e rende unica, singolare, l'esperienza di questa cortigiana.
Naturalmente il film cade su qualche sentimentalismo eccessivo, enfatizzato anche dalla colonna sonora, ma mantiene un buon ritmo. Inoltre la prova degli attori è buona, soprattutto quella della protagonista Catherine McCormack. E a incorniciare il tutto una bella fotografia e dei bei costumi.

Insomma un film piacevole, divertente, a tratti anche emotivamente toccante, che consiglio a chi ama il genere e, soprattutto, le opere in costume.

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