Diario di una schiappa, Mancarsi, Limonov: le novità nella top ten dei libri più venduti

Titolo: Diario di una schiappa. Si salvi chi può!
Autore: Jeff Kinney
Editore: Il Castoro
Pagine: 218
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 12,00 €


Siete pronti per il 6° capitolo della serie "Diario di una schiappa"? Greg è tornato e, ovviamente, è nei guai! Guai grossi!
Qualcuno ha sporcato i muri della scuola e Greg è il primo sospettato. Ma Greg è sicuro di essere innocente! O almeno, quasi innocente... Quando la verità sta per essere scoperta, una tempesta di neve si abbatte sulla città e la famiglia Heffley rimane bloccata in casa. Greg sa che allo sciogliersi della neve dovrà affrontare le autorità, ma nel frattempo... c’è una punizione peggiore del passare le vacanze in trappola con Manny, Rodrick e Mamma?


Jeff Kinney è nato nel 1971 nel Maryland dove ha frequentato l'università nei primi anni 90. Fu lì che Jeff creò una prima striscia di fumetti nella rivista del college e capì di voler diventare un fumettista. Comunque, Jeff all’uscita dal college non ebbe subito successo e nel 1998 iniziò ad abbozzare alcune idee per una prima versione di Diario di una schiappa, con la speranza di poterne fare prima o poi un libro. Jeff lavorò sul libro per circa 6 anni prima di pubblicarlo online con frequenza quotidiana nella pagine di Funbrain.com. Ed è stato un successo immediato e travolgente. Nel 2006, Jeff ha firmato un contratto con l'editore americano Abrams per portare Diario di una schiappa sulla carta e farne così una serie di libri. Un successo travolgente. Jeff lavora a tempo pieno in una società editoriale online di Boston, dove progetta e sviluppa giochi in rete, mentre scrive libri nel suo tempo libero. Jeff Kinney vive nel sud del Massachusetts con la moglie Julie e i suoi due figli, Will e Grant.

Titolo: Mancarsi
Autore: Diego De Silva
Editore: Einaudi
Pagine: 104
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 10,00 €


Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Anche lui, come Irene, è mosso da un'assoluta urgenza di felicità. Anche lui vuole un amore e sa esattamente come vuole che sia fatto.
Sarebbero destinati a una grande storia, se solo s'incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. Ma il caso vuole che ogni volta che Nicola arriva, Irene sia appena andata via.
Se le vite di Nicola e Irene non s'incontrano fino alla fine, le loro teste invece s'incontrano furiosamente nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il sentire - quell'impasto inconfondibile di toni alti e bassi, riflessivi e comici - si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. Forse, verso l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca: perché se lo lasci passare, quell'attimo, te ne vai con la curiosa ma lucida impressione d'esserti appena giocato la vita. 


Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Presso Einaudi ha pubblicato il romanzo Certi bambini (2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo diretto dai fratelli Frazzi. Sempre presso Einaudi sono usciti i romanzi La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002 e 2008), Da un'altra carne (2004 e 2009), Non avevo capito niente (2007 e 2010, Premio Napoli, finalista al premio Strega), Mia suocera beve (2010 e 2012), Sono contrario alle emozioni (2011), Mancarsi (2013) e la pièce Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi. Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini, Crimini italiani, Questo terribile intricato mondo. I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia. 

Titolo: Limonov
Autore: Emmanuel Carrère
Editore: Adelphi
Pagine: 356
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 19,00 €


Limonov non è un personaggio inventato. Esiste davvero: «è stato teppista in Ucraina, idolo dell'underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell'immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio» si legge nelle prime pagine di questo libro. E se Carrère ha deciso di scriverlo è perché ha pensato «che la sua vita romanzesca e spericolata raccontasse qualcosa, non solamente di lui, Limonov, non solamente della Russia, ma della storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale». La vita di Eduard Limonov, però, è innanzitutto un romanzo di avventure: al tempo stesso avvincente, nero, scandaloso, scapigliato, amaro, sorprendente, e irresistibile. Perché Carrère riesce a fare di lui un personaggio a volte commovente, a volte ripugnante – a volte perfino accattivante. Ma mai, assolutamente mai, mediocre. Che si trascini gonfio di alcol sui marciapiedi di New York dopo essere stato piantato dall'amatissima moglie o si lasci invischiare nei più grotteschi salotti parigini, che vada ad arruolarsi nelle milizie filoserbe o approfitti della reclusione in un campo di lavoro per temprare il «duro metallo di cui è fatta la sua anima», Limonov vive ciascuna di queste esperienze fino in fondo, senza mai chiudere gli occhi, con una temerarietà e una pervicacia che suscitano rispetto. Ed è senza mai chiudere gli occhi che Emmanuel Carrère attraversa questa esistenza oltraggiosa, e vi si immerge e vi si rispecchia come solo può fare chi, come lui, ha vissuto una vita che ha qualcosa di un «romanzo russo».

PUOI ACQUISTARE I LIBRI QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...