Recensione: IL GIOCO SEGRETO DEL TEMPO di Paloma Sanchez-Garnica

Titolo: Il gioco segreto del tempo
Autore: Paloma Sanchez-Garnica
Editore: Piemme
Pagine: 630
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo copertina: 20,00 € 


Recensione a cura di Beatrice Pagan

Paloma Sánchez-Garnica firma con sensibilità e trasporto un romanzo che unisce vita, morte e amore: le tre ferite di cui parla in una struggente poesia lo scrittore Miguel Hernández e che ispirano il titolo originale del romanzo Il gioco segreto del tempo.
La scrittrice ambienta il suo romanzo nel presente e negli anni della Guerra Civile spagnola. Le due dimensioni temporali sono unite da una fotografia che ritrae una coppia di giovani sposi innamorati, ritrovata insieme ad alcune lettere del marito all'interno di una scatola comprata in una bancarella dell'usato dall'aspirante scrittore Ernesto Santamaria che è alla ricerca dell'ispirazione per un romanzo e del successo, dopo essere rimasto vedovo.

L'immagine è stata scattata nel 1936 e mostra Andrés Abad Rodríguez e sua moglie Mercedes Manrique Sánchez in un momento di grande felicità: da poco sposati e in attesa del loro primo figlio. In quei giorni, però, la vita del paesino di Móstoles viene sconvolta da un conflitto destinato a dividere i due coniugi e lasciare un segno indelebile nella vita degli spagnoli e nella loro storia. La storia dei due innamorati si intreccia con quella di Eusebio Cifuentes: un medico benestante di Madrid che vede ribaltarsi la società da lui conosciuta in modo talmente radicale da portarlo a compiere un gesto terribile per uscire indenne dal conflitto. I suoi due gemelli Juan e Carlos, intanto, si arruolano tra i nazionalisti, mentre Mario viene imprigionato. La figlia Teresa è la ribelle di famiglia: innamorata del "rosso" Arturo non accetta di essere trattata da essere umano inferiore solo perché donna, non si arrende di fronte a nessuna avversità e soffre per il conflitto che ha fatto emergere i lati peggiori di tutti, a prescindere dalle idee politiche. Sarà lei la chiave che permetterà allo scrittore di risolvere il mistero su quanto accaduto a Andrés e Mercedes.

Paloma Sánchez-Garnica sa costruire con grande sapienza una trama che unisce il tragico realismo della guerra alla magia del potere posseduto dagli artisti, sopratutto dagli scrittori in grado, a volte, persino di rendere giustizia a vite spezzate e a crimini mai pagati. Le pagine in cui si seguono gli sviluppi delle ricerche di Ernesto Santamaria sono un buon insieme di giallo classico e mistero a tinte sovrannaturali. Il mix originale è molto suggestivo e avvincente, permettendo di simpatizzare per la tenacia e la caparbietà dello scrittore dimostrate nel suo progressivo addentrarsi totalmente in un passato di cui non conosce nulla.

I tanti personaggi descritti dalla scrittrice nello sviluppare la dimensione della Guerra Civile sono tutti talmente dettagliati da sembrare resoconti storici di persone vissute in quei terribili anni. La sensibilità con cui l'autrice gestisce le "tre ferite" che animano il romanzo è esemplare e molti passaggi sono emozionanti e commoventi a causa di una semplicità tagliente e veritiera. Le donne, inoltre, possiedono un raro realismo e risulta impossibile non appassionarsi alle vite di Teresa e Mercedes, così diverse per estrazione sociale e aspirazioni, ma unite dal sentimento che provano per Andrés e Arturo: un amore così profondo che permette loro di superare distanze, paure e mancanza di notizie, senza mai perdere la speranza di un futuro migliore anche nei momenti più bui. Paloma Sánchez-Garnica sa puntare con bravura l'attenzione anche sulla situazione femminile in una società in cambiamento che permette, finalmente, di poter aspirare a una libertà fino a quel momento impossibile, ma che sembra ancora distante. La loro voglia di cultura, di sapere, di avere una voce, dà vita ad alcune delle pagine migliori de Il gioco segreto del tempo.

Le tematiche inserite nel libro sono, però, tante ed emerge forte e chiara la condanna alla guerra e all'uso della violenza cieca. La progressiva scoperta dei misteri del passato, narrata con coinvolgente maestria dall'autrice sottolinea, inoltre, l'importanza del ricordo per evitare gli errori del passato e rimediare, per quanto possibile, gli errori commessi. Gli anziani interlocutori dello scrittore permettono di non dimenticare mai come ascoltare le voci di chi ha vissuto sulla propria pelle le pagine più oscure della nostra storia sia essenziale per non perdere mai di vista quello che è stato, permettendo di gettare le basi del futuro in modo più consapevole. La struttura del libro, così ricca di dettagli, verso la fine sembra quasi avere fretta di raccontare il suo epilogo, tuttavia il ritmo e l'intensità non subiscono cali nemmeno nei passaggi più forzati, come le indagini sull'identità della misteriosa bambina e dell'anziana che abitano nel palazzo di fronte a quello di Ernesto, di cui forse sarebbe stato bello sapere qualcosa in più sulla moglie morta prematuramente e sul loro rapporto.

Segreti, storia, sentimenti e un pizzico di magia: è questa la formula che permette a Il gioco segreto del tempo di conquistare pagina dopo pagina i suoi lettori. Ci vogliono un po' di capitoli per lasciarsi conquistare da questo viaggio nel passato, ma la storia trova poi il modo di parlare al cuore di ogni lettore che, senza confini spaziali o temporali, viene sfiorato con delicatezza e determinazione da un racconto che ci ricorda come vita, morte e amore rendano ognuno di noi uguale all'altro, a prescindere da ricchezza, cultura o ideologia.

L'AUTRICE
Paloma Sanchez-Garnica, nata a Madrid, è laureata in giurisprudenza e storia. Grazie al suo terzo romanzo, La cattedrale ai confini del mondo, è diventata un’autrice bestseller in Spagna e anche in Italia, dove è stata ospite del Salone del Libro di Torino.

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