Recensione: L'ANGELO DI MAUTHAUSEN di Roberto Genovesi

Titolo: L'angelo di Mauthausen
Autore: Roberto Genovesi
Editore: Rizzoli
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €

 

Alta Austria, inverno 1943. Il maggiore Lauser, insieme al suo amico tenente Malik, viene incaricato di scortare rifornimenti e manodopera di rimpiazzo dallo Stammlager di Mauthausen-Gusen al Kommando 50, un campo satellite segreto nascosto tra le montagne e avvolto nel mistero, soggetto, durante l'inverno, ad un isolamento forzato chiamato "il buio". Ma Lauser, tuttavia, ben presto si rende conto che la sua missione è molto più complessa e delicata: l'uomo infatti è chiamato ad assumere il comando del campo e distruggere l'unico ponte di collegamento con il resto del mondo. Ma perchè? Cosa sta succedendo al K50?

E' quello che vuole scoprire anche il misterioso uomo nascosto nella macchina di coda al convoglio, l'ispettore della Gestapo incaricato di trovare il killer che, dopo aver sabotato le linee telefoniche ed elettriche, sta massacrando una a una le guardie naziste, lasciando accanto ai cadaveri strani simboli disegnati col loro sangue e legati alla Torah, il più importante testo sacro per l'ebraismo. Per questo sarà costretto a collaborare con una vecchia conoscenza, un ex ispettore ebreo di Vienna detenuto proprio in quel campo e ridotto quasi alla demenza da alcuni esperimenti segreti. Insieme, vittima e carnefice, dovranno calarsi nell'inferno per venire a capo del mistero...

Pensate alla tensione e alle atmosfere cupe di Shutter Island; all'orrore di K.7.9. Lager di sterminio o di Saw; alle scene più efferate di qualsiasi film o libro dedicati ai campi di concentramento nazisti; aggiungete il mistero e l'imprevedibilità dei migliori thriller e alla fine otterrete L'angelo di Mauthausen, il nuovo avvincente romanzo di Roberto Genovesi.

L'autore, con uno stile di scrittura fluido, sin dalle prime pagine trascina il lettore in una realtà agghiacciante che super di gran lunga ogni immaginazione; le violenze descritte infatti risultano talmente disumane da penetrare e scuotere nel profondo. Per questo, l'emozione primaria diventa la paura e, piano piano, chi legge viene condotto in un inferno - non solo metaforico - di neve, ghiaccio, sangue, odori nauseabondi, torture, corpi martoriati e urla, difficile da dimenticare.

A livello tematico Genovesi, oltre ad evocare l'orrore dei campi di concentramento e degli esperimenti condotti dai medici nazisti sui detenuti (anche e soprattutto bambini), pone un quesito molto interessante: è peggio la pazzia di un maniaco bastardo o la lucida follia dei "demoni"? Esiste, quindi, una differenza tra la follia di un mostro che uccide e tortura le sue vittime e quella consapevole e collettiva di un popolo che ha portato alla Shoah?

Il romanzo si legge tutto d'un fiato e l'autore riesce a creare un giusto mix di suspense, tensione, azione, mistero e colpi di scena, senza rinunciare ad approfondire la psicologia dei personaggi principali. Inoltre le descrizioni dettagliate dei luoghi, delle scene e delle atmosfere aiutano il lettore a costruire il proprio "film" del romanzo e mettono in risalto le molteplici abilità di Genovesi: scrittore, sceneggiatore e autore televisivo.

Un romanzo che non vi farà dormire la notte; pauroso, intenso, teso e avvincente. Da non perdere per tutti gli amanti del genere!
 
L'AUTORE

ROBERTO GENOVESI è giornalista, sceneggiatore e autore televisivo, attualmente in Rai. Ha collaborato con “la Repubblica”, “La Stampa”, “l’Espresso”, “Panorama”. Ha pubblicato, tra gli altri, La legione occulta dell’impero romano (Newton Compton 2010).

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