Titolo: Rais
Autore: Simone Perotti
Editore: Frassinelli
Pagine: 516
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La fine del Medioevo è sempre stata vista come un periodo florido, di scoperte e di grandi risorse sia economiche che sociali. L’intera Europa, negli ultimi anni del ‘400 si lasciava alle spalle secoli bui pregni di lotte religiose e di potere, per addentrarsi nell’illuminato Rinascimento che avrebbe portato ad una rinascita delle arti, dell’economia, dei paesi e della loro posizione nella scena politica mondiale. Un periodo di grande fermento, in cui gli equilibri, le rotte e le scoperte territoriali cambiavano rapidamente. In questo clima di
cambiamenti, Simone Perotti ambienta il suo nuovo romanzo, presentandoci sotto una luce nuova la scoperta delle Americhe e l'evoluzione della nautica, dovuta anche alle continue incursioni ottomane nel Mediterraneo.
Il protagonista del romanzo è Dragut, un giovane che negli ultimi anni del ‘400 viene rapito dall’Anatolia, insieme al suo amico d’infanzia Keithab, per essere addestrato e avviato alla carriera militare tra i giannizzeri. Il collegio ad Alessandria, però, è tutt’altro che confortevole ed accogliente, ed incita in qualche modo i bambini ad essere rabbiosi, spietati, micidiali per forgiarli sin da piccoli e creare delle macchine da guerra. Le angherie, la violenza e i soprusi di quell’addestramento hanno effetti diversi sui due amici che, nonostante la fratellanza e un destino comune, imboccano strade diverse. Dragut diventa un uomo forte, vigoroso, ambizioso, valente e ribelle; solca i mari prima come ammiraglio della flotta ottomana, poi come uno dei più grandi corsari -divenuto famoso per la sua spietatezza, tanto da essere conosciuto ancora oggi come "la spada vendicatrice dell'Islam".
Co-protagonista è Bora, una donna dall'animo sensibile che riesce a riscattare una vita di schiavitù grazie alla sua forza, alla cultura e all’amore viscerale per i libri. Entrambi, insieme ai cavalieri di Malta, altri pirati, marinai valorosi e numerose spie, vengono coinvolti nel più grande mistero di tutti i tempi: la ricerca della mappa di Piri Rais, una carta che dovrebbe contenere la conoscenza del mondo intero -in particolare, quella delle coste dell'America e dell’Africa occidentale. Un documento che potrebbe cambiare il corso della Storia...
Lo stile del romanzo è accattivante, elegante e coinvolgente. Perotti affida la narrazione a più voci, ognuna caratterizzata da un registro linguistico diverso ed appropriato al personaggio: da Dragut diretto e popolare; a Bora, mente acuta e sveglia; al "nemico", astuto e spietato. L'autore mescola perfettamente elementi appartenenti alla navigazione (mappe, scoperte territoriali, rotte e componenti delle navi) con elementi storici (le conquiste turche, l’espansionismo coloniale europeo). Inoltre, dimostra una grande maestria nel ricostruire accuratamente le vicende e la vita di un personaggio non propriamente conosciuto ai più. Il tutto ponendo in risalto tematiche di grande attualità come l’incapacità di accettare il destino, l'ambizione sfrenata, il superamento delle fobie e dei limiti personali, i rimorsi dettati da una coscienza in tumulto. Un romanzo da consigliare non solo per la completezza dello scritto -in cui è possibile scorgere il quadro completo di un'epoca suggestiva e avventurosa, ma anche per la meticolosità e la cura che lo scrittore dimostra nella narrazione di eventi e personaggi realmente esistiti.
L'AUTORE
Simone Perotti (1965), scrittore e marinaio, ha pubblicato dodici tra saggi e romanzi, scritto e diretto un programma televisivo per RAI5, Un’altra Vita, e ideato Progetto Mediterranea (spedizione culturale e scientifica a vela per tutto il Mediterraneo e il Mar Nero). Ha esordito come romanziere con Zenzero e Nuvole nel 1995. Collabora con giornali e riviste, è un blogger del Fatto Quotidiano e ha raccolto un’ampia community intorno al suo sito www.simoneperotti.com e www.progettomediterranea.com
Autore: Simone Perotti
Editore: Frassinelli
Pagine: 516
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 19,90 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La fine del Medioevo è sempre stata vista come un periodo florido, di scoperte e di grandi risorse sia economiche che sociali. L’intera Europa, negli ultimi anni del ‘400 si lasciava alle spalle secoli bui pregni di lotte religiose e di potere, per addentrarsi nell’illuminato Rinascimento che avrebbe portato ad una rinascita delle arti, dell’economia, dei paesi e della loro posizione nella scena politica mondiale. Un periodo di grande fermento, in cui gli equilibri, le rotte e le scoperte territoriali cambiavano rapidamente. In questo clima di
cambiamenti, Simone Perotti ambienta il suo nuovo romanzo, presentandoci sotto una luce nuova la scoperta delle Americhe e l'evoluzione della nautica, dovuta anche alle continue incursioni ottomane nel Mediterraneo.
Il protagonista del romanzo è Dragut, un giovane che negli ultimi anni del ‘400 viene rapito dall’Anatolia, insieme al suo amico d’infanzia Keithab, per essere addestrato e avviato alla carriera militare tra i giannizzeri. Il collegio ad Alessandria, però, è tutt’altro che confortevole ed accogliente, ed incita in qualche modo i bambini ad essere rabbiosi, spietati, micidiali per forgiarli sin da piccoli e creare delle macchine da guerra. Le angherie, la violenza e i soprusi di quell’addestramento hanno effetti diversi sui due amici che, nonostante la fratellanza e un destino comune, imboccano strade diverse. Dragut diventa un uomo forte, vigoroso, ambizioso, valente e ribelle; solca i mari prima come ammiraglio della flotta ottomana, poi come uno dei più grandi corsari -divenuto famoso per la sua spietatezza, tanto da essere conosciuto ancora oggi come "la spada vendicatrice dell'Islam".
Co-protagonista è Bora, una donna dall'animo sensibile che riesce a riscattare una vita di schiavitù grazie alla sua forza, alla cultura e all’amore viscerale per i libri. Entrambi, insieme ai cavalieri di Malta, altri pirati, marinai valorosi e numerose spie, vengono coinvolti nel più grande mistero di tutti i tempi: la ricerca della mappa di Piri Rais, una carta che dovrebbe contenere la conoscenza del mondo intero -in particolare, quella delle coste dell'America e dell’Africa occidentale. Un documento che potrebbe cambiare il corso della Storia...
Lo stile del romanzo è accattivante, elegante e coinvolgente. Perotti affida la narrazione a più voci, ognuna caratterizzata da un registro linguistico diverso ed appropriato al personaggio: da Dragut diretto e popolare; a Bora, mente acuta e sveglia; al "nemico", astuto e spietato. L'autore mescola perfettamente elementi appartenenti alla navigazione (mappe, scoperte territoriali, rotte e componenti delle navi) con elementi storici (le conquiste turche, l’espansionismo coloniale europeo). Inoltre, dimostra una grande maestria nel ricostruire accuratamente le vicende e la vita di un personaggio non propriamente conosciuto ai più. Il tutto ponendo in risalto tematiche di grande attualità come l’incapacità di accettare il destino, l'ambizione sfrenata, il superamento delle fobie e dei limiti personali, i rimorsi dettati da una coscienza in tumulto. Un romanzo da consigliare non solo per la completezza dello scritto -in cui è possibile scorgere il quadro completo di un'epoca suggestiva e avventurosa, ma anche per la meticolosità e la cura che lo scrittore dimostra nella narrazione di eventi e personaggi realmente esistiti.
L'AUTORE
Simone Perotti (1965), scrittore e marinaio, ha pubblicato dodici tra saggi e romanzi, scritto e diretto un programma televisivo per RAI5, Un’altra Vita, e ideato Progetto Mediterranea (spedizione culturale e scientifica a vela per tutto il Mediterraneo e il Mar Nero). Ha esordito come romanziere con Zenzero e Nuvole nel 1995. Collabora con giornali e riviste, è un blogger del Fatto Quotidiano e ha raccolto un’ampia community intorno al suo sito www.simoneperotti.com e www.progettomediterranea.com
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