Recensione: Anna dai capelli rossi, di Lucy Maud Montgomery

Titolo: Anna dai capelli rossi. Vol. 1
Autore: Lucy Maud Montgomery
Editore: Gallucci
Pagine: 362
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 13,90 €


Recensione a cura di Elisabetta Martino

Il romanzo Anna dai capelli rossipubblicato per la prima volta nel 1908, è un classico della letteratura per ragazzi. La protagonista principale è Anna Shirley, una bambina originale della Nuova Scozia, orfana di genitori insegnanti scomparsi prematuramente. Così inizia il suo lungo viaggio di accoglienza all’interno delle famiglie. La prima è quella della signora Thomas, povera e con un marito ubriacone; poi dalla signora Hammond, madre di otto figli, tra cui tre gemelli, bisognosa di aiuto in casa per il loro accudimento; infine a ospitarla è un orfanotrofio. E da qui la ragazzina, ormai undicenne, erroneamente viene affidata ai
due fratelli Cuthbert di Avonlea, i quali avevano chiesto all’orfanotrofio un ragazzino per poter essere aiutati nei campi con i lavori pesanti, ma ecco arrivare un’inquieta ragazzina, magra, dai capelli rossi e con due profondi occhi grigio-verdi.

Anna Shirley è una ragazzina molto vivace, allegra, piena di gioia di vivere, nonostante fino a quel momento la vita non sia stata per lei una passeggiata. Viaggia spesso con la fantasia, grazie alla quale riesce a vivere grandi e appassionanti avventure, riesce a immaginarsi in abiti migliori. Dopo i dubbi iniziali, i due fratelli decidono di tenerla con sé, anche se all’inizio si mostrarono rigidi, sopratutto Marilla. Matthew è un uomo buonissimo che parla raramente, ha il terrore delle donne e si affeziona ad Anna sin da subito: è infatti lui per primo a volere che resti con loro, al contrario della sorella. Marilla, zitella come il fratello, è una persona tutta d'un pezzo: si assume la responsabilità dell'educazione di Anna e ha difficoltà ad esprimere le proprie emozioni. Nonostante ciò però, anche lei le vuole un gran bene, nonostante non riesca a dimostrarglielo. Sin da subito così, la ragazzina si lega ai luoghi e alle persone del villaggio, divenendo, in particolare, amica della coetanea Diana Barry, e al tempo stesso però crea tensioni e scontri con Gilbert Blythe, colpevole di averla messa in ridicolo dopo averla chiamata "Pel di carota!". Anna infatti odia i suoi capelli, e spesso immagina di averli neri come un corvo, anche se tornando alla realtà si rende conto che nessuno avrebbe potuto cambiarne il colore. Un cambiamento radicale nella vita della bambina invece si ha con l’arrivo della maestra Muriel Stacy, a seguito del quale Anna inizia a pensare al suo futuro e alla possibilità di diventare insegnante...

Per chi desidera ritornare a guardare il mondo con innocenza e un po' d’immaginazione, Anna dai capelli rossi è un libro consigliato, che a volte alleggerisce il cuore e i pensieri diventano meno pesanti, fa sognare con la fantasia e anche riflettere sulle bellezze che abbiamo attorno ma che per mille motivi non consideriamo. L’opera è molto autobiografica, infatti rispecchia l’infanzia dell’autrice, la quale perse la madre da piccola e fu affidata dal padre ai nonni, vivendo una vita molto solitaria. L’autrice Lucy Maud Montgomery è stata una scrittrice canadese, autrice di numerosi libri per l'infanzia. Cominciò giovanissima la sua carriera, anche se raggiunse la fama solo nel 1908 con il libro Anna dai capelli rossi.

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