6 aprile 1520 – 6 aprile 2020, 500 anni dalla morte di Raffaello. L'artista rivive nel romanzo "Il fermaglio di perla", terzo capitolo della saga di Antonio Forcellino

Febbraio 1519. La brezza mattutina sparge il suo soffio su Roma, avvolgendola in un’atmosfera incantata. Raffaello Sanzio passeggia assorto per via Giulia, lungo l’argine del Tevere, lasciandosi ispirare dai colori che si riflettono nell’acqua e nel cielo, che gli pare una tela color lapislazzuli, arricchita solo da una punta di viola. Agostino Chigi, il banchiere più ricco della città, lo ha convocato al suo servizio per dipingere la loggia di villa Farnesina, un palazzo sontuoso nel cuore di Trastevere, frequentato dai più noti artisti e intellettuali che vivono nell’Urbe. Proprio sotto la loggia si svolgerà presto il matrimonio tra Agostino e Francesca Ordeaschi, la bellissima cortigiana che è riuscita a conquistare il suo cuore e un posto d’onore tra gli scranni del potere. Ma la fantasia di Raffaello non è occupata soltanto dall’arte: è facile perdersi nei gorghi della passione, nella festa continua che si svolge tra i vicoli semibui e i palazzi nobiliari di Roma, e lui non è certo immune dal fascino delle donne che animano la città: Giulia Farnese, Felicia della Rovere, Vittoria Colonna, che tessono con grazia e abilità gli intrighi del tempo. Non sono loro però ad aver acceso il desiderio di Raffaello, ma un’umile e sensuale fanciulla, fi glia di un fornaio di Trastevere. È lei la Fornarina, ritratta seminuda e lasciva in una tavola che sdegna e accende d’ira i prelati della Santa Sede. E la passione infiamma non solo Roma; dilaga oltre i confini d’Italia e divampa attraverso l’Europa fi no all’Impero Ottomano: Enrico VIII, Francesco I, il sultano Solimano I e Carlo d’Asburgo si contendono, tra scandali politici, intrighi sessuali e guerre di religione, la cupola del potere del mondo allora conosciuto.

Con Il fermaglio di perla, terzo capitolo della saga Il secolo dei giganti, Antonio Forcellino, tra i maggiori studiosi di arte rinascimentale in Europa, ci regala un affresco indimenticabile di uno dei periodi più affascinanti di sempre: il Rinascimento. Oltre vent’anni di storia raccontati con passione e maestria, tra le città incendiate dalle battaglie e dagli scandali, e meravigliosamente ornate dalle più belle opere d’arte di sempre, che continuano ancora oggi a incantarci.

ANTONIO FORCELLINO
Tra i maggiori studiosi europei di arte rinascimentale, ha realizzato restauri di opere di grande valore, come il Mosè di Michelangelo e l’Arco di Traiano. La sua attenzione si rivolge da sempre a tutta la ricchezza del fare arte, ai contesti storici, alle tecniche e ai materiali, alle radici psicologiche e biografi che dei grandi capolavori. È stato eletto membro del Comitato per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, promosso dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Per HarperCollins ha pubblicato la trilogia di romanzi Il secolo dei giganti, dedicata ai grandi protagonisti dell’arte rinascimentale: Il cavallo di bronzo: l’avventura di Leonardo, Il colosso di marmo: l’ardore di Michelangelo e Il fermaglio di perla: la grazia di Raffaello.

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