Recensione: Il miglio di cenere, di Dario Orilio

Titolo:
Il miglio di cenere
Autore: Dario Orilio
Editore: Edizioni Piuma
Pagine: 157
Anno di pubblicazione: 2023
Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Luigi Pizzi

Da quando la Grande Eruzione del Vesuvio ha spazzato via la vita del Golfo di Napoli lasciando solo rovine e una striscia di terra spaventosa e inospitale nota come il Miglio di Cenere, ad Arrigo è rimasta solo la nonna, anche se il ragazzo cova ancora la speranza di poter ritrovare i suoi genitori, scomparsi come tante altre persone durante l'evento nefasto. Mentre la città è scossa da continui terremoti, una mattina Arrigo decide di marinare la scuola per unirsi ad una banda di ragazzi pericolosi che lo costringono a cimentarsi con una prova di coraggio: fare cento passi nel Miglio di Cenere e rubare qualcosa di prezioso da poter rivendere. Tuttavia, esclusi i "mostri di lava", l'unico oggetto in cui si imbatte Arrigo è un vecchio drone scarabeo che decide di portare con sé. Sarà proprio questo oggetto a ravvivare le sue speranze: il drone infatti contiene un messaggio dei suoi genitori che sembrerebbero ancora vivi, dispersi da qualche parte nel Miglio, probabilmente oltre la Faglia: la grande depressione della terra creata dal fiume di lava il giorno dell'eruzione che divide tutto quello che resta delle vecchie città vesuviane dal nuovo cratere. Insieme al suo amico Nello e alla compagna di scuola Simona, la figlia ribelle di Ryotoro Amano, il capo del progetto Kagoshima che promette di salvare la città, Arrigo decide di sfidare i "mostri" e i gas tossici per andare a cercare i suoi genitori, e per farlo dovrà unirsi ad un gruppo di ribelli che da tempo si oppongono alla Kagoshima...


Il miglio di cenere è un romanzo d'avventura ambientato in un futuro indefinito. Della Napoli odierna è rimasto ben poco, solo rovine e cenere penetrata nei polmoni, nel cuore e nella mente dei sopravvissuti. La nuova città invece, è nelle mani di un gruppo di giapponesi che gestiscono un grande Centro Antisisma e promettono di poter risolvere i problemi con il progetto Kagoshima. In questo scenario a metà strada tra il distopico e il post-catastrofico, si muovono i giovani protagonisti: un ragazzino coraggioso che non vuole arrendersi alla scomparsa dei genitori; il suo amico problematico dal cuore d'oro; una ragazzina forte e ribelle che crede nella giustizia. Lo spunto iniziale del libro è senza dubbio interessante, il ritmo narrativo è sostenuto e non mancano i colpi di scena che rendono la lettura veloce e accattivante. Allo stesso tempo però, l'autore mette tanta carne al fuoco ma alla fine fatica a gestire la trama distopica del romanzo, lasciando nel lettore più domande che risposte. In particolar modo, le vicende dei ribelli sono appena abbozzate, così come il ruolo e la forma di chi detiene il potere. E senza voler spoilerare troppo, anche la parte finale mi è parsa fin troppo sbrigativa. Il libro quindi, si lascia leggere con piacere, ma qualche pagina in più sarebbe servita per offrire al lettore un'esperienza più profonda e penetrante.

Dario Orilio è scrittore, editor e correttore di bozze. E’ autore di Dreamscapers, una serie urban fantasy sulla manipolazione dei sogni, e di numerosi racconti, che spaziano dal fantasy, all’horror, alla fantascienza, usciti in antologie per Watson edizioni, Edizioni della Sera e in self. È uno dei curatori della collana fantasy di Watson edizioni, Mondi Perduti. Il Miglio di Cenere è il suo secondo romanzo, ed è il suo modo per riappacificarsi con le sue origini.

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