Recensione: Orgoglio e pregiudizio, raccontato da Sara Marconi e illustrato da Ernesto Anderle

Titolo:
Orgoglio e pregiudizio
Autore: Sara Marconi, Ernesto Anderle
Editore: Lapis
Pagine: 292
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo copertina: 14,90 €

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Recensione a cura di Luigi Pizzi

Questa edizione di Orgoglio e pregiudizio, riscritta da Sara Marconi e impreziosita dalle illustrazioni di Ernesto Anderle, nasce dalla volontà di rendere il romanzo di Jane Austen accessibile ai lettori più giovani senza privarlo della sua vitalità. Già dalle prime pagine introduttive si comprende chiaramente l’obiettivo dell’autrice: mostrare che i classici non sono reperti polverosi, ma storie vivissime, capaci di parlare anche a chi vive lontano nel tempo e nelle abitudini. Marconi introduce il mondo di Austen spiegando quanto esso sia vicino, sorprendentemente vicino, agli adolescenti di oggi: non solo nelle inquietudini, nelle aspirazioni e nei primi sentimenti incerti, ma soprattutto nel bisogno di crescere imparando a guardare con lucidità se stessi e gli altri.

Lo stile adottato dall’autrice riflette in pieno questa intenzione. Pur rielaborando un romanzo noto per l’eleganza dei suoi periodi complessi e per l’ironia raffinata del narratore austeniano, Marconi sceglie una lingua più limpida e diretta, capace di accompagnare il lettore con naturalezza. La sua prosa non imita Austen, ma la interpreta: conserva il gusto per l’osservazione sociale, l’intelligenza vivace di Elizabeth Bennet e quel sottile umorismo che attraversa l’opera originale, pur semplificando struttura e lessico. In questo modo, il romanzo rimane fedele allo spirito dell’originale alleggerendone la forma, così che chi legge possa entrare nelle dinamiche della storia senza sentirsi escluso da barriere linguistiche troppo impegnative. Il percorso di crescita di Elizabeth, che nell’opera originale è disseminato di sfumature psicologiche e osservazioni implicite, viene qui reso con maggiore immediatezza. I cambiamenti interiori della protagonista — dalle prime impressioni avventate al riconoscimento dei propri errori — diventano un filo narrativo chiaro, riconoscibile e coinvolgente anche per chi affronta per la prima volta un romanzo dell’Ottocento. La rielaborazione permette di cogliere con facilità il nucleo del romanzo: l’idea che la maturità passi attraverso la capacità di rivedere se stessi, di dubitare dei propri giudizi e di imparare a leggere il mondo con meno orgoglio e meno pregiudizio. 

Le illustrazioni di Ernesto Anderle svolgono un ruolo fondamentale in questa opera di mediazione. Il suo stile, morbido e moderno, non vuole replicare fedelmente l’epoca Regency, ma evocarne l’essenza con un tocco contemporaneo. Le immagini, collocate nei punti chiave della narrazione, offrono un appoggio visivo che facilita l’immersione, suggerendo atmosfere e caratteri senza imporre una lettura rigida. Sono illustrazioni che non decorano semplicemente: aiutano a leggere, accolgono il lettore e lo accompagnano all’interno della storia. Il risultato complessivo è un adattamento che riesce a trovare un equilibrio raro: conserva il fascino dell’originale senza intimidirlo, rilegge i temi austeniani senza snaturarli e offre un punto d’ingresso ideale per chi si avvicina ai classici per la prima volta. L’opera di Marconi e Anderle non sostituisce Jane Austen — né pretende di farlo — ma crea un ponte verso di lei. È una porta aperta, un invito gentile che rende Orgoglio e pregiudizio non solo comprensibile, ma anche attraente, emozionante e sorprendentemente attuale. Questo adattamento è, in definitiva, un modo intelligente e sensibile per far scoprire un grande romanzo a chi potrebbe altrimenti sentirlo distante. E proprio per questo svolge un ruolo prezioso: quello di dimostrare che i classici non sono testi invecchiati, ma storie capaci di parlare a ogni generazione, purché qualcuno abbia la cura di accompagnare i nuovi lettori verso di esse.

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Sara Marconi, editor e traduttrice, si è laureata in Storia della lingua italiana presso l'Università di Bologna. Ha iniziato la sua carriera a Milano, lavorando per un'agenzia pubblicitaria, per poi trasferirsi in Toscana, dove ha avviato un progetto dedicato all'arte e alla comunicazione ludica. Cura numerosi volumi, soprattutto romanzi e riscritture di classici, pubblicati da Lapis. Insieme a Simone Frasca ha firmato la serie I Mitici Sei, edita da Giunti. Scrive inoltre per Mondadori, Piemme, Pelledoca e molti altri editori. I suoi libri sono tradotti in Spagna, Francia, Grecia, Russia e Corea.

Ernesto Anderle, pittore, illustratore e fumettista, lavora tra Milano e Trento. Ha grande seguito sui social con la pagina Roby il pettirosso, che ha dato anche il titolo alla sua graphic novel autobiografica. Con le case editrici Mondadori, Beccogiallo e Longanesi ha pubblicato diversi fumetti che hanno incontrato il gusto del pubblico come Vincent Van Love e Caravaggio.

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