La cucina degli amori impossibili; Il mio dolce gemello e altre novità Mondadori in libreria dal 7 maggio

Titolo: La cucina degli amori impossibili
Autore: Roberto Perrone
Editore: Mondadori
Pagine: 300
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,00 €


Forse due ristoranti "stellati" sono troppi per un piccolo borgo, anche se quel piccolo borgo è incastonato nello splendido ed esclusivo scenario della Riviera ligure: la rivalità diventa inevitabile e il conflitto aperto molto probabile. È quello che succede tra i Cavasso e i Maggiorasca, le famiglie titolari dei due ristoranti pluripremiati, da sempre vicinissime, da sempre irriducibilmente contrapposte. Cesare Cavasso, uomo eccentrico e autoritario, cuoco di genio, ma abituato a tiranneggiare parenti e sottoposti, sostiene che Vittorio Maggiorasca, ex sous chef nel suo ristorante prima di mettersi in proprio, gli abbia rubato le ricette; Vittorio, al contrario, ritiene che sarebbe stato Cesare a ispirarsi alle sue idee.
La loro rivalità dura per due decenni, senza che Vittorio riesca a ottenere l'agognata terza stella (quella che fa veramente la differenza). Fino all'improvvisa morte del patriarca Cavasso. Per i Maggiorasca è finalmente il momento di sorpassare i rivali, rimasti senza guida; e per farsi sostenere in questa impresa fanno rientrare la figlia Rossella, che nel frattempo è diventata socia di un ristorante a Boston. Sullo stesso aereo che la riconduce in Italia c'è anche Augusto Cavasso, il figlio di Cesare, affascinante giocatore di basket, che è divenuto una star della NBA dopo essersi allontanato vent'anni prima dall'Italia per non dover seguire le orme del padre, e che adesso sta tornando a casa per i funerali e per raccoglierne, malvolentieri, l'eredità. Tra i due, che non si conoscono, scatta, immediata, un'attrazione fortissima, ma basta scendere dall'aereo perché tutto si complichi. Lo sgomento che, a vederli insieme, si dipinge sul volto di sua sorella, rende subito chiaro ad Augusto che quella passione repentina quanto bruciante ha davanti a sé una strada tutta in salita... E così la contesa tra i Cavasso e i Maggiorasca si arricchisce di nuove tonalità, quasi fossero dei moderni Montecchi e Capuleti. Che stavolta, però, si fronteggiano in cucina.

Roberto Perrone è nato a Rapallo ma vive con la sua famiglia a Milano. È autore dei romanzi Zamora (Garzanti 2003), La lunga (Garzanti 2007), Averti trovato ora (Mondadori 2007), Occhi negli occhi (Mondadori 2011) e, con Gigi Buffon, di Numero 1 (Rizzoli 2008), autobiografia del portiere della Juve e della Nazionale. Scrive di sport, enogastronomia e viaggi per il 'Corriere della Sera', dove, in qualità di raffinato buongustaio, recensisce ristoranti e li racconta ogni sabato nella fortunata rubrica 'Scorribande'.

Titolo: Il mio dolce gemello
Autore:
Nino Haratischwili
Editore: Mondadori
Pagine: 276
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,00 €


Stella si è costruita un'esistenza di affetti sereni e sicurezze quotidiane: un bambino amatissimo, un marito attento, un buon lavoro, una bella casa. Un giorno Ivo suona alla sua porta spalancandola d'un colpo sul passato. Ivo e Stella hanno condiviso un'infanzia faticosa, impigliati nelle trame sentimentali dei loro genitori, lanciati verso una tragedia che legherà per sempre l'uno all'altra i figli. Bambini, sono cresciuti nella simbiosi dolce e disperata di due fratelli adottivi affidati all'amore eccentrico di una vecchia zia che li ha lasciati correre pomeriggi interi a piedi nudi nel forte vento del Mare del Nord, sulle sue spiagge luminose. Più grandi, sono diventati quegli amanti che non riescono a stare lontani e finiscono per distruggersi per troppa vicinanza. Poi si sono separati con uno strappo violento. Ma ora Ivo è tornato e Stella capisce che tutto il mondo che ha così caparbiamente costruito e tutte le sue difese stanno per crollare. Non resta loro che un'ultima possibilità, un lungo viaggio in Georgia, per liberarsi dal trauma sepolto che li lega e per liberare, forse, il loro amore.

Nino Haratischwili è nata nel 1983 a Tbilisi, in Georgia, e vive ad Amburgo. Sin da quando era bambina, ha cominciato a scrivere nelle due lingue in cui si sentiva a casa. In Germania, si è costruita un nome come pluripremiata regista e autrice per il teatro, prima di dedicarsi con altrettanta fortuna alla narrativa.
Il mio dolce gemello sta per uscire in diverse lingue europee. 


Titolo: La danza del mondo
Autore:
Maria Pia Ammirati
Editore: Mondadori
Pagine: 204
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,00 €


Linda ha trent'anni e la sua vita è bloccata. È divisa tra un marito sposato senza grandi slanci e il fuoco di un amore clandestino che troppo in fretta ha perso calore. È stretta in una quotidianità borghese, in una vita sterile, nella finzione di un'esistenza che obbliga ad anestetizzare le domande, i tormenti, gli "astratti furori". E, improvvisamente, dopo un aborto spontaneo e una furiosa lite con il marito, decide di lasciare tutto. Per abbandonarsi al richiamo di un Sud oscuro, mitico, ancestrale. Non lascia nessuna notizia di sé, getta via telefonino, carte di credito, documenti, e parte verso la Calabria e la Sicilia. Ancora non sa cosa c'è dietro a questa "discesa", dietro al suo bisogno di perdersi, all'impulso di degradarsi, di toccare con mano la sporca e vitale sostanza del mondo. Ma da questa fuga, che presto diventa un viaggio profondo, una sfida con se stessa, nascono incontri sorprendenti - storie di dolore, di solitudine, di violenza, d'inaspettata dolcezza. Linda affronterà il freddo, la fame, la paura e conoscerà la solitudine. Ma, al tempo stesso, troverà solidarietà e ascolto dove non avrebbe mai pensato. Fino all'approdo nella Palermo caotica e incantatrice che fa da sfondo a questa storia di amori senz'amore, di maternità e paternità che si sfiorano. Lontana dal conforto narcotizzante della modernità quotidiana, Linda scoprirà la sua anima segreta nel cuore di una terra dove sopravvive intatto, sia pure in agonia, un selvaggio melodramma senza lacrime e senza retorica. Nel Sud ritroverà l'impulso vitale primigenio che feconda, scuote, ferisce, umilia, ma che lascia sfiniti di verità in un mare di luce abbagliante.

Maria Pia Ammirati è dirigente televisiva, scrittrice e giornalista. Dopo gli esordi con due saggi di critica letteraria, Il vizio di scrivere (Rubbettino 1991) e Madamina: il catalogo è questo (Rubbettino 1995), ha pubblicato i romanzi I cani portano via le donne sole (Empiria 2001, selezionato al premio Strega, premio Palmi per l'opera prima), Un caldo pomeriggio d'estate (Edizioni Cadmo 2005, premio Grinzane-Cavour Calabria), Se tu fossi qui (Cairo 2011, premio Selezione Campiello, premio Procida), Le voci intorno (Cairo 2012) e ha curato, con Ornella Palumbo, l'antologia Femminile plurale. Voci della poesia italiana dal 1968 al 2002 (Abramo 2003).

Titolo: E' così che la perdi
Autore:
Junot Diaz
Editore: Mondadori
Pagine: 180
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 16,00 €


"Non sono un cattivo ragazzo. So che dicendolo sembro un po' paraculo, però è vero. Sono uguale agli altri: debole, pieno di magagne, ma tutto sommato buono. Eppure Magdalena non è d'accordo. Mi considera un tipico uomo dominicano", cioè un bastardo inaffidabile che tradisce la fidanzata non con una, ma con cinquanta ragazze, dimenticandosi pure di cancellare dalla posta le loro mail. Ecco Yunior, alter ego dell'autore e protagonista di questo libro, uno capace di mettere nero su bianco una vera e propria Guida all'amore per infedeli senza cambiare una virgola delle proprie abitudini, pronto a lanciarsi in disperate richieste di perdono ogni volta che la fidanzata di turno, tradita, lo pianta. Yunior è il ragazzino che si innamora sempre delle donne di suo fratello, che cerca di fare amicizia con i bambini americani nel giardino pieno di neve di un condominio di periferia in cui è appena sbarcato. È il nipote che non riesce a scordarsi il nonno lasciato a Santo Domingo, le sue mani da contadino, il suo dispiacere quando l'ha visto partire. È l'adolescente arrabbiato che non sa come comportarsi con suo fratello che sta morendo di cancro ma rimane loco al cento per cento e fa impazzire di dolore la madre, spingendola nelle braccia del pianeta Geova. Ma Yunior è soprattutto il ragazzo ormai adulto che si emoziona ogni volta che torna nella sua isola e vede il mare spinto nel cielo dallo spruzzo di una balena, e crede davvero che alla fine di una storia, dopo tradimenti e suppliche, sia sempre possibile provarci ancora.

Junot Diaz è nato a Santo Domingo, si è trasferito negli Stati Uniti all'età di sei anni e si è laureato alla Cornell University di Ithaca, New York. Considerato dal "New Yorker" tra i venti migliori scrittori del Duemila, attualmente insegna scrittura creativa al MIT. La sua prima raccolta di racconti, Drown (Mondadori 2008), è stata un caso letterario di grande impatto. Con il suo primo romanzo La breve favolosa vita di Oscar Wao (Mondadori 2008) ha vinto il premio Pulitzer.

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