STORIE STRANE di Villy Sørensen in libreria dal 30 ottobre

Titolo: Storie strane
Autore:
Villy Sørensen  
Editore: Del Vecchio
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 14,00 €


Storie strane si impose subito all’attenzione del pubblico e della critica superando presto le frontiere della Danimarca. Si trattava, almeno in apparenza, di un netto distacco dalla narrativa danese, espressione di una generazione che aveva vissuto lo smarrimento della guerra e del dopoguerra. Scritte in uno stile a tratti semplice e ironico, vicino a quello delle fiabe di Andersen, altre volte esplicitamente kafkiano, toccano temi quotidiani, storici, o anche di derivazione biblica: spesso metafore dei conflitti psicologici o dell’inadeguatezza dell’individuo a vivere serenamente nella società; rovesciano le prospettive e lasciano emergere l’assurdità della costrizione dell’uomo in schemi e pastoie che non gli sono propri e impediscono alla persona la sua vera realizzazione.
Appare tipica, in questi racconti, la contrapposizione di due figure complementari che si rivelano veri e propri doppelgänger, un mondo popolato di uomini sdoppiati per la mancanza di libertà necessaria all’armonico sviluppo della personalità. Una disarmonia caratteristica delle nevrosi del nostro tempo e della complessità superficiale della nostra società, che ci vorrebbe adattati e proni alle dinamiche violente che ci inducono a fermarci alla superficie oleosa degli eventi, invischiati nella tristezza di una quotidianità senza sbocco né senso. E allora mostrare le crepe per permetterci di ricomporre la disarmonia del mondo appare come un compito irrealizzabile, che la letteratura invece può assolvere.

Villy Sørensen, nato nel 1929, è sicuramente uno dei maggiori scrittori danesi. Al suo debutto nel 1953, con la raccolta di novelle Storie strane, si impose subito all’attenzione del pubblico e della critica superando presto le frontiere della Danimarca. Nel 1957 e nel 1964 seguirono altre due raccolte – Storie innocue e Racconti del tutore. In seguito si dedicò prevalentemente all’impegno di studioso, filosofo e curatore della rivista «Vindrosen», e lavorò con passione e attenzione alla traduzione di più di una ventina di opere, tra cui Seneca ed Erasmo da Rotterdam. Il suo interesse a ricercare una possibile soluzione alle costrizioni sociali gli fece rivolgere l’attenzione anche alla mitologia classica e nordica, attenzione che lo portò alla composizione di Ragnarok. La caduta degli dèi, in cui interpreta i miti nordici con uno sguardo moderno e disincantato, in un perfetto equilibrio tra ironia, creazione poetica e narrazione del mito. Sulla stessa scia si muovono Il famoso Ulisse, pubblicato nel 1988, una rivisitazione dell’Odissea che gioca sulla concezione della riscrittura per ragazzi, e La rivolta di Apollo, del 1989, a metà fra l’ironia e l’enunciazione filosofica. Sørensen ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran Premio dell’Accademia delle Arti, di cui nel 1965 fu eletto membro; The Nordic Council’s Literature Prize e il famoso Hans Christian Andersen Award nel 1983. Inoltre gli fu assegnata l’edizione inaugurale dello Swedish Academy Nordic Prize. È morto a Copenaghen nel 2001.

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