Intervista a Virginia Bramati in occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo "Meno cinque alla felicità"

Ciao Virginia! Benvenuta nel blog e grazie per aver accettato l'invito. Allora parliamo del tuo ultimo romanzo, Meno cinque alla felicità, uscito lo scorso 11 novembre per Mondadori. Quando nasce l'idea e quanto ha inciso il successo del primo, Tutta colpa della neve! (e anche un po' di New York), sulla scelta dell'ambientazione e dei personaggi?

Grazie a voi per l’invito!! In realtà le storie dei i miei romanzi (i due pubblicati e i prossimi tre) erano già nei miei pensieri da molti anni. Sono le storie che mi raccontavo e mi racconto per tenermi compagnia nei momenti di noia.

Analogie e differenze tra Costanza Moretti e Annalisa Molinari (Sassi).

Entrambe sono ragazze d’oggi, realizzate negli studi e nel lavoro, che guardano al mondo con sguardo attento ed affettuoso. La differenza è proprio nell’approccio: fondamentalmente allegro per Sassi; più ironico e graffiante per Costanza.

Virginia Bramati e la Brianza: un connubio vincente! Quando nasce la passione per questi territori? Perchè ambientarci entrambi i romanzi?

Vi avverto, tutti i miei romanzi avranno Verate come base o contorno. Io sono una ragazza di campagna e mi piace parlare di quello che conosco e amo.

Quasi tutti i grandi scrittori si sono cimentati, almeno una volta nella vita, con storie ambientate durante il periodo natalizio. Per te cosa rappresenta il Natale? Ci racconti un Natale che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

Tutti i natali della mia vita, fino alla sua scomparsa, hanno avuto come fulcro mia madre, donna di grande fede ma anche grande creatività, che sapeva inventare il Natale in modo sempre diverso. Noi figlie abbiamo raccolto questa sua eredità cercando di mantenere il cuore "caldo" della festività. Sono proprio i natali della mia infanzia che mi sono rimasti nel cuore; i natali che cominciavano alla vigilia con mamma che ci raccontava una delle sue favole "natalizie" piene di suspense.

Ma esiste davvero la magia del Natale o rappresenta solo un'utopia letteraria e/o cinematografica?

Certo che esiste!! C’è qualcuno che ne dubita?

Il tuo primo romanzo è stato definito un "successo del passaparola in Rete". Il web quindi ha rappresentato per te il trampolino di lancio che ti ha permesso di raggiungere il successo, e con esso una grande casa editrice. Ci racconti com'è andata?

Avevo su una chiavetta pochi capitoli di un libro scritto "per tenermi compagnia", quando il Giulio (mio marito) mi ha regalato un kindle facendomi scoprire il mondo dell’autopubblicazione. Così mi sono chiesta "perchè no?". Poi è successo quello che è successo: un importante agente mi ha contattata e mi ha proposto a delle case editrici, tra cui Mondadori.

Secondo te quali opportunità offre per un giovane scrittore la rete? Perchè la scelta del self-publishing invece di una piccola casa editrice?

La rete offre grande libertà, velocità, opportunità di guadagno immediato e visibilità, direi che non è poco. Non ho mai pensato di proporre il mio libro a delle case editrici, l’autopubblicazione è stata ricca di soddisfazioni per me.

Progetti letterari per il futuro? Puoi anticiparci qualcosa?

C’è un libro che sto scrivendo e che uscirà a fine 2015 e che avrà come protagonista Alessandra Mantovani, sindaco di Verate. E poi…e poi la vita a Verate continuerà e io continuerò a raccontarla.

Virginia grazie per la tua disponibilità e per il tempo che ci hai dedicato. Buon Natale e in bocca al lupo per tutto. Un'ultima domanda. Hai già deciso dove trascorrerai le feste di Natale? Con chi? Sempre se non siamo troppo indiscreti!

Quest’anno abbiamo scelto di "radunarci" in un casale del Monferrato. Naturalmente noi sorelle e le nostre famiglie. Buon Natale anche a voi!

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