Recensione: TRACCE DI MEMORIA. IL MIO VIAGGIO NELL'OLOCAUSTO E RITORNO di Peter Lantos

Titolo: Tracce di memoria. Il mio viaggio nell'olocausto e ritorno
Autore: Peter Lantos
Editore: Giunti
Pagine: 288 + 16
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,90 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Tracce di memoria è la storia reale dell’infanzia di Peter Lantos, autore del libro. Era il 1944 quando Peter Lantos, all’età di cinque anni, venne prelevato dalla casa di Makó in Ungheria insieme alla sua famiglia, per essere prima rinchiuso nel ghetto della città e poi deportato in un lager nazista. Per condividere la sua storia con il mondo prima che i ricordi cominciassero a sfumare del tutto, e far si che l’orrore non venisse dimenticato, lo scrittore si è avvalso dell’aiuto di molte fonti esterne.

Peter Lantos
Egli oltre a descrivere la vita dei prigionieri, i lavori forzati e le atrocità a cui erano esposti, riporta alla luce ricordi remoti, il dolore e le privazioni subiti durante le persecuzioni razziali, le angherie subite nei lager e infine la tanto agognata liberazione da parte degli americani, prima dei soprusi e la povertà inflittigli dallo stalinismo sovietico. Oltre a notizie puramente personali, Lantos narra del paese natale e delle sorti dell'Ungheria durante e dopo la Seconda guerra mondiale.

All’interno del romanzo, lo scrittore riversa i suoi pensieri, le emozioni provate, la rabbia e il dolore che gli attanagliavano l’animo sin dalla tenera età. Dalle domande ingenue di un bambino che non comprendeva la crudeltà umana, al coraggio e alla forza di un ragazzo che non si è arreso difronte alle ostilità della vita, fino ai ricordi di un uomo impegnato nello studio della mente umana. Un libro che può essere considerato a mio avviso, sia un importante documento storico, che un’opera autobiografica eccellente. L’autore dona al mondo la sua storia come se fosse un diario in cui dare libero sfogo ai suoi sentimenti.

Lo stile è semplice, diretto e scorrevole. Nonostante la profondità dei ricordi personali, lo scrittore mantiene comunque un tono formale e a volte distaccato per permettere al lettore di analizzare sia le vittime che gli oppressori.

Consiglio questo libro a chi ha voglia di conoscere la storia di un uomo sopravvissuto alla ferocia e alla spietatezza umana.

L'AUTORE
Peter Lantos è nato nel 1939 a Makó, un paesino dell’Ungheria, ma ha passato la maggior parte della sua vita a Londra. Neuroscienziato di fama mondiale, conosciuto per le sue importanti scoperte sull’Alzheimer, ha rivestito cariche di prestigio all’Istituto di Psichiatria del King’s College.

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