Recensione: ACADEMY STREET di Mary Costello

Titolo: Academy Street
Autore:
Mary Costello
Editore: Bollati Boringhieri
Pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 16,00


Recensione a cura di Eleonora Cocola

Irlanda, 1944. Nel grande casolare di Easterfield, nell’Irlanda occidentale, muore una donna. Sua figlia Tess ha solo sette anni, e la sua vita viene improvvisamente sconvolta dalla morte della madre. Da ragazza Tess decide di formarsi come infermiera per poi trasferirsi a New York raggiungendo così l’amata sorella Claire. Tess è una persona particolarmente sensibile, e il trauma della perdita della madre ha lasciato una ferita indelebile nella sua anima: anche quando diventerà una donna le sarà difficile trovare persone con cui sentirsi così in sintonia da aprire il proprio cuore.

Le succederà con David, un amore fugace, sfuggente, che la lascerà con un figlio da crescere da sola e un altro vuoto difficile da colmare. E poi, nella casa di Academy Street in cui andrà ad abitare, le capiterà di stringere un legame speciale con una vicina di nome Willa.

La prosa della Costello è delicata, silenziosa; leggerla è come guardare un’ombra che si muove lentamente e lentamente affievolisce. E con questa scrittura ovattata, che pure sa essere a tratti vividissima, l’autrice racconta la storia di una vita normale, segnata da gioie e dolori che rientrano nell’ordinario. È la storia di una donna dimessa, silenziosa, che sembra passare attraverso la vita senza fare rumore, come un’ombra per l’appunto; coi sentimenti ben nascosti nel cuore e mai urlati, il dolore portato pazientemente sulle spalle senza troppi lamenti, senza troppe lacrime. Tess è un personaggio dai contorni sfocati, di cui non si riesce a immaginare l’aspetto, ma di cui tutta l’anima è messa a nudo: i suoi pensieri, la sua fragile sofferenza, i suoi istinti, i suoi vuoti, i suoi slanci di gioia, le sue debolezze. È facile immaginarla immersa nell’incantata campagna irlandese, mentre figurarsela a camminare per le strade frenetiche di New York riesce molto più difficile. Quasi viene da pensarla in un suo mondo, solo parzialmente in contatto col resto dell’umanità.

Sono poche le persone con cui Tess è riuscita a entrare in sintonia nella sua vita: sua madre, sua sorella Claire, il padre di suo figlio, la sua amica Willa. Le è più facile entrare in sintonia coi libri che con le persone: nel mondo dei libri trova rifugio dalle sue sofferenze, la sua immaginazione le permette di riempire qualche vuoto, i versi della poesie la fanno sentire meno sola. Ecco il mondo parallelo che è il suo habitat naturale! Così lontano dalla realtà eppure così vicino all’umanità. Il primo brivido dell’amore non lo prova con David ma struggendosi per la malinconica storia de Il dottor Zivago. Leggere le riesce così naturale, come respirare, tanto che la donna pensa che questa sia l’unica cosa che è destinata a fare; e del resto solo nei libri trova quella comprensione che la maggior parte delle persone non sanno darle. Nessun lettore accanito potrà fare a meno di sentirsi vicino a questo personaggio e di amarlo con tenerezza.

Nonostante l’atmosfera malinconica che permea il romanzo e la difficile storia della protagonista, segnata fin dall’infanzia da perdite e lutti, Mary Costello riesce a evitare di suscitare compassione nel lettore; il quale invece assisterà tutto d’un fiato alle vicende di Tess senza capire se la sua è una vita straordinaria o normale. Per poi giungere alla conclusione di aver letto un libro in grado di afferrare l’essenza della vita umana, resa eccezionale dalle lacrime e dai sorrisi quotidiani.

L'AUTRICE
Mary Costello è nata nell’East Galway e oggi vive a Dublino. È autrice della raccolta di racconti The China Factory, finalista al Guardian First Book Award. Academy Street, finalista al Costa First Novel Award 2014, è il suo primo romanzo.

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