Recensione: SETTE DELITTI SOTTO LA NEVE. Sette storie per un Natale da brivido

Titolo: Sette delitti sotto la neve
Autore: G.L. Barone, Letizia Triches, Diana Lama, Massimo Lugli, Fabio Delizzos, Martin Rua, Francesco Caringella 
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 9,90 €


Sette delitti sotto la neve è una raccolta di sette racconti firmati da alcuni dei migliori giallisti italiani. Il filo conduttore che unisce le diverse storie è la neve (ad eccezione del racconto L'ultima sfida), la cui purezza e candore si contrappongono in modo evidente al rosso vivo del sangue. Si parte dallo stabilimento termale di Pré-Saint-Didier (nel cuore della Valle d'Aosta), dove la Convention annuale di alcuni appassionati di misteriosi reperti archeologici, in grado di suggerire presunti contatti alieni, viene
sconvolta dal delitto di una studiosa che si apprestava a rivelare il segreto della "Piramide Nera": un antichissimo manufatto fluorescente sormontato da uno strano occhio e segnato da una criptica incisione alla base. Ma chi è disposto ad uccidere per conservarne il segreto?

Prati di Tivo
A Prati di Tivo, affascinante località sciistica all'interno del parco nazionale del Gran Sasso, la festa nella villa di Nicola Tacchi, corrotto imprenditore romano, organizzata per ricevere un importante uomo d'affari giapponese, si traforma in tragedia quando viene rinvenuto il corpo di Tamara Colli, la sua amante nonché moglie del suo architetto Valerio. All'inizio tutti i sospetti ricadono sulla figlia Priscilla, a causa dei continui dissaporti con la madre, ma il padre è intenzionato a scagionarla con l'aiuto di una giornalista, a sua volta interessata a smascherare gli affari illeciti dell'imprenditore romano...

Il primo giorno dell'anno a Roccaraso, Giovi Ferrara, direttore dei Cantieri Brancato, trova un cadavere nella neve vicino alle piste da sci. Si tratta di un viso conosciuto. A questo punto la narrazione procede a ritroso seguendo il protagonista nelle ore precedenti al ritrovamente del cadavere, fino a rivelare non solo l'identità della vittima ma anche il colpevole e la causa della morte.

In L'ultima sfida di Massimo Lugli, Servalo, street fighter tormentato dai fantasmi del passato, non accetta di vincere un incontro truccato che ha portato alla morte del suo avversario, e allora decide di rivolgersi alla polizia per denunciare la potente organizzazione che gestisce gli incontri clandestini nella capitale...

Piazza del Popolo (Roma)
Sempre a Roma, l'ispettore di polizia Bruno Teker è alle prese con uno strano mistero: il ritrovamento di tre cadaveri identici riconducibili ad un unica persona. Intanto il dottore e la dottoressa Hofstader sono in fuga dalle autorità, accusati di un delitto di cui non ricordano assolutamente nulla. Chi hanno ucciso? E qual è il filo che collega la fuga dei dottori con l'indagine di Bruno Teker?

Piazza del Plebiscito (Napoli), febbraio 1956
Napoli, 16 dicembre 1996. Mentre la città si prepara ad accogliere la neve, l'ispettore Oscar Franchi è alle prese con un triplice omicidio: un serial killer, soprannominato la Maschera, si diverte a disegnare una maschera sul volto delle vittime, scarnificando e bruciando la pelle, sigillando il tutto con una lettera greca. Per risolvere questo rompicapo natalizio, Oscar riceve l'aiuto inaspettato di Lorenzo Aragona, titolare di una galleria antiquaria ed appassionato di esoterismo, che lo illumina sulla natura ebraica del messaggio: gli omicidi infatti sembrano collegati alla scomparsa di un attore ebreo, Salvatore Petito, morto nell'incendio del teatro dove lavorava durante l'occupazione nazista...

Un uomo, in bilico tra la vita e la morte, viene trasportato all'ospedale di Bari a bordo di un'ambulanza bersagliata dalla neve. L'uomo, malato da un po', ha dedicato tutta la vita al lavoro di avvocato trascurando moglie e figli, ma nonostante tutto è convinto che lascerà un vuoto incolmabile nelle loro vite. Una volta giunto in ospedale però, già morto, le sue convinzioni iniziano a vacillare, fino alla scoperta di una terribile verità...

Fantasmi del passato, misteri, drammi familiari, enigmi da risolvere e colpevoli da assicurare alla giustizia rendono Sette delitti sotto la neve una raccolta piacevole da leggere nel periodo invernale, capace di suscitare il desiderio di mollare tutto e partire per raggiungere qualche rinomata località sciistica. Non tutti i racconti hanno lo stesso valore naturalmente, e personalmente ho apprezzato di più Notte di neve di Diana Lama, per l'originalità della struttura narrativa; Il paradosso dei cadaveri identici di Fabio Delizzos, che più di un giallo si rivela un thriller fantascientifico cupo e angosciante; e La maschera del diavolo di Martin Rua, un giallo che mescola storia, teatro e un pizzico di mistero. I primi due invece, Il mistero della piramide nera di G.L. Barone e A fior di pelle di Letizia Triches, si fanno apprezzare soprattutto per l'ambientazione, mentre con l'ultimo, Una famiglia meravigliosa, Francesco Caringella si diverte a mettere in risalto l'ipocrisia umana, riportando alla mente il famoso cult Parenti serpenti di Mario Monicelli. Non ho capito invece la presenza del racconto L'ultima sfida di Massimo Lugli, che per quanto piacevole differisce dal clima invernale delle altre storie.  

Il film da abbinare con questa raccolta, a cui strizza l'occhio il racconto La maschera del diavolo di Martin Rua, è No grazie, il caffè mi rende nervoso, una pellicola del 1982 con Lello Arena e Massimo Troisi. Una commedia nera con elementi thriller in salsa partenopea. Il film è visibile su youtube.


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