Recensione: LO STRANO CASO DELL'ORSO UCCISO NEL BOSCO di Franco Matteucci

Titolo: Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco 
Autore: Franco Matteucci 
Editore: Newton Compton 
Pagine: 256 
Anno di pubblicazione: 2016 
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Greta Sala


Questo libro di Franco Matteucci è il quarto appartenente alla serie “Le indagini dell’ispettore Santoni” che vede come protagonista, appunto, l’ispettore di Valdiluce Marzio Santoni - soprannominato il Lupo Bianco per il suo particolare olfatto e amore per la natura. Nonostante il titolo possa non destare troppa attenzione, quello di Matteucci è un romanzo molto interessante sia dal punto della narrazione, semplice e concisa, che della creazione dei personaggi, a mio parere molto ben riusciti. L’indagine inizia in seguito alla morte di Bruna, l’orsa divenuta uno dei simboli di Valdiluce
dove la vicenda si svolge, e dei suoi tre cuccioli.

La morte degli orsi lascia intuire a Santoni e ai suoi collaboratori che si tratta in realtà di un disegno ben più grande di un semplice omicidio, il quale rappresenta solo l’inizio di un gioco al massacro finalizzato a demolire i simboli di quei luoghi, le cui immagini si fanno nitide nella mente del lettore grazie alle ricche descrizioni dell’autore. L’assassino di Bruna, infatti, gioca con la polizia lasciando messaggi intimidatori scolpiti sulle cortecce degli alberi e ci vorrà tutta la sagacia e la scaltrezza di una persona come Santoni per unirli e cercare di capire chi sta seminando terrore tra la loro comunità. Aiutato dal fedele assistente Kristal Beretta e dalla temeraria veterinaria Katia Guardì, Lupo Bianco si ritrova a combattere contro un misterioso assassino dovendo avere a che fare con una comunità schiva, che non collabora per paura di poter diventare uno dei prossimi bersagli del killer.

Con alcuni colpi di scena che sconvolgono completamente l’andamento delle indagini, il lettore si ritrova immerso in una storia coinvolgente e intrigante, capace di tenere alta l’attenzione dall’inizio alla fine. Le dettagliate descrizioni dell’ambiente montano, del caratteristico paesaggio innevato, portano il lettore a sentirsi davvero parte di quei luoghi, in un processo di immedesimazione che non sempre riesce durante la lettura. Personalmente non conoscevo questa serie di romanzi ma mi interesserebbe leggere anche gli altri libri in quanto il personaggio di Santoni è uno di quelli che difficilmente si riesce a lasciarsi alle spalle. Il suo intuito, la sua serietà, il suo modo di fare sensibile e indulgente nello stesso tempo, esaltano il personaggio all’interno del racconto e fanno crescere nel lettore la voglia di vederlo di nuovo all’opera.

L'AUTORE
Franco Matteucci, autore e regista televisivo, vive e lavora a Roma. Insegna Tecniche di produzione televisiva e cinematografica presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha scritto i romanzi La neve rossa (premio Crotone opera prima), Il visionario (finalista al premio Strega, premio Cesare Pavese e premio Scanno), Festa al blu di Prussia (premio Procida Isola di Arturo – Elsa Morante), Il profumo della neve (finalista al premio Strega), Lo show della farfalla (finalista al Premio Viareggio – Rèpaci). È autore di una serie di gialli di grande successo che hanno per protagonista l’ispettore Marzio Santoni: Il suicidio perfetto, La mossa del cartomante, Tre cadaveri sotto la neve, Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco. I suoi libri sono stati tradotti in diversi Paesi. 

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