Recensione: THE FIREMAN. L'UOMO DEL FUOCO di Joe Hill. La lettura perfetta per Halloween

Titolo: The Fireman. L'uomo del fuoco
Autore: Joe Hill
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 324
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 14,90 € 


Una pandemia di proporzioni bibliche sta sterminando l'umanità: milioni di persone vanno letteralmente in fumo. E con esse bruciano case, negozi, boschi e intere città. L'infermiera scolastica Harper, dopo la chiusura delle scuole, decide di offrirsi volontaria per prestare servizio agli infetti presso l'ospedale locale, fino a quando anche quest'ultimo non finisce in fumo. Sopravvissuta all'incendio, Harper torna finalmente a casa dal marito, Jakob, che sembra più affettuoso del solito. Dopo essere rimasta incinta, Harper scopre di aver contratto la malattia: per i medici la  Trichophyton draco
incendiarius, per la gente comune semplicemente la Scaglia di Drago -dalle striature nere e oro che si formano su tutto il corpo della vittima, prima che quest'ultima muoia per autocombustione.

Da quel momento, però, il marito cambia e prima decide di andare via di casa, poi torna con l'intenzione di imporre il suicidio forzato alla moglie, convinto di aver contratto la malattia nonché accecato dall'odio e dalla paura di finire carbonizzato. Harper, tuttavia, riesce a salvarsi grazie all'intervento dell'Uomo del Fuoco, un bizzarro individuo vestito da pompiere che ha imparato a dominare la Scaglia di Drago e ad utilizzarla come un'arma. Quest'ultimo la conduce a Camp Wyndham, un vecchio campeggio abbandonato dove si nasconde una comunità di infetti guidata da Padre Storey; un gruppo di ragazzi e ragazze che riescono a domare gli effetti della Scaglia grazie alla condivisione e al canto collettivo -che permette loro di entrare in una sorta di trance luminosa. Ma quella che per Harper all'inizio sembra un'isola felice, pian piano inizia a mostrare gli aspetti più opprimenti e inquietanti. Intanto, con l'arrivo dell'inverno le scorte di cibo iniziano a scarseggiare e il pericolo di essere scoperti da Marlboro Man -un pazzo omicida che si diverte a scovare ed uccidere persone infette insieme alla sua Squadra di Cremazione, diventa sempre più concreto. Da tutta questa situazione sembra estraniarsi l'Uomo del Fuoco, che vive da solo su un'isola e non sembra voler condividere con gli altri le sue capacità e i suoi misteri...

"Morte e distruzione sono l'ecosistema prediletto dell'uomo. Hai mai letto del batterio che vive nei vulcani, ai margini della roccia ribollente? Siamo noi. L'umanità è un germe che prolifera sull'orlo della catastrofe."

Le prima cento pagine del romanzo sono folgoranti: il lettore con poche parole viene catapultato in un mondo alla rovina -segnato dal fuoco e dalla morte, e attraverso un'escalation di paura, angoscia e tensione segue le vicende della protagonista, una sorta di Mary Poppins con il camice bianco, costretta non solo a fronteggiare l'epidemia e una gravidanza inattesa, ma anche la follia omicida di un marito che ricorda tanto Jack Torrance, il protagonista di Shining. E del resto il romanzo di Joseph Hillstrom King -Joe Hill è uno pseudonimo- è pregno di citazioni tratte da film, canzoni, programmi tv, etc. Il talento narrativo del figlio del Re non si discute: la somiglianza con lo stile del padre è notevole, la lettura risulta scorrevole e l'ironia forma un mix perfetto -o forse sarebbe meglio dire incendiario!- con la paura e un certo senso del macabro.
 
"Una volta ho pensato di dare lezioni... Ma non sapevo dedicere che cosa avrei insegnato. Piromanzia avanzata? Elementi di combustione spontanea? Teoria e pratica dell'incendio doloso? E poi è difficile convincere la gente a iscriversi a un corso in cui sbagliare un esercizio significa bruciare vivi."

Tuttavia, nella seconda parte del romanzo, quella ambientata a Camp Wyndham, il ritmo scende e con esso la tensione, lasciando il passo ad una sensazione di disagio e snervante attesa che coinvolge il lettore e lo spinge ad aspettare un colpo di scena che non arriverà mai. Il giudizio finale sull'opera, quindi, non può che rimanere sospeso, come del resto la storia che si interrompe all'improvviso per poi riprendere nel secondo volume, intitolato L'isola della salvezza, che verrà pubblicato in Italia il 15 novembre. In attesa di questo, appassionati di horror e fan di King, non fatevi scappare questa lettura, sarà pane per i vostri denti!

"Ho idea che la maggior parte delle persone voglia un libro che avrà il tempo di finire. Non è che puoi metterti a leggere il Trono di Spade quando rischi di prendere fuoco da un istante all'altro. E' brutto quando si muore a metà di una bella storia e non hai modo di vedere come si conclude. Certo, immagino che in un certo senso si muoia sempre a metà di una bella storia. La propria. O quella dei propri figli. O dei nipoti. La morte è una fregatura per gli appassionati di narrativa."

L'AUTORE
Nato nel 1972, Joe Hill è ormai diventato uno degli scrittori di punta del genere horror. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato la raccolta di storie horror Ghosts e i romanzi La scatola a forma di cuore, La vendetta del diavolo e NOS4A2. Con Stephen King ha scritto alcuni racconti, tra i quali Nell’erba alta, pubblicato in ebook.

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