Recensione: Il falsario di reliquie, di Carlo Animato

Titolo: Il falsario di reliquie
Autore: Carlo Animato

Editore: TEA
Pagine: 376
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 16,00 €


Berna, 20 maggio 1507. Nella fontana che divora i bambini, Maddalena la muta trova il corpo senza vita di due uomini, nudi con dei garofani infilati tra le natiche. A sorpresa, l'arrogante sindaco Hans Rudolf von Scharnachtal decide di affidare le indagini al consuocero Mathis Sinner, alfiere della Corporazione dei fornai. L'improvvisato investigatore scopre che le vittime sono due sacerdoti in fuga, giunti in città per vendere le preziose reliquie di Maria Maddalena trafugate dalla basilica di Saint Maximin, nel Sud della Francia. Ma a chi? E che fine hanno fatto le reliquie?

Bartholomäus May (Niklaus Manuel)
I sospettati non mancano: Bartholomäus May, ricco mercante e collezionista; Paul Funk, l'avido proprietario della pensione dove alloggiavano i due preti; Rizzardo di Mospach, uomo dalle mille identità, falsario e trafficante di reliquie. Intorno a quest'ultimo, inoltre, sembrano girare altri personaggi misteriosi: Giovanni Dufour, un aristocratico sabaudo allontanato dal duca di Savoia e in cerca di vendetta; Guillaume Marsan, l'ambasciatore di Francia impegnato ad elargire regali a tutti. Cosa bolle in pentola che sembra coinvolgere anche il sindaco? Mentre la situazione si fa sempre più ingarbugliata, i due conventi cittadini (quello dei domenicani e quello delle suore francescane), per accaparrarsi fedeli e offerte, si danno battaglia a colpi di statue piangenti, gocce di latte appartenenti all'Immacolata e strane visioni notturne...

Disegno della Kindlifresserbrunnen (Berna)
Il falsario di reliquie è l'ottimo romanzo d'esordio di Carlo Animato, che grazie a questo libro ha vinto l'edizione 2015 del torneo letterario IoScrittore. Si tratta di un giallo storico che prende spunto da una storia vera, ampiamente documentata dallo stesso scrittore dopo l'epilogo. Al di là dello spunto, Animato tesse una trama ben articolata che parte da un duplice omicidio, come ogni giallo classico, per poi ramificarsi in diverse sottotrame; furti, complotti, violenze, corruzione, tradimenti, truffe, falsificazioni e mistificazioni. Attraverso un linguaggio arguto e scorrevole, intriso di ironia e leggerezza (che un po' mi ha ricordato lo stile di Andrea Vitali), l'autore trascina il lettore nella Berna del Cinquecento, tra piazze, mercati, conventi, ghetti e palazzi che contano. E' qui che si consuma una tragicommedia che coinvolge tutti: popolo, nobiltà, governanti e persino il clero, di cui traspare tutta l'ipocrisia morale e culturale.

Il falsario di reliquie si rivela una bella sorpresa. Una lettura piacevole e divertente con un protagonista irresistibile, una buona suspense e numerosi colpi di scena.

L'AUTORE
Nato a Napoli nel 1957, Carlo Animato si è occupato di giornalismo, teatro, scienze ermetiche, agiografia e giochi di società, con una particolare vocazione per la ricerca storica attraverso documenti d’archivio. Da sempre interessato al campo della pseudoepigrafia, al suo quotidiano mestiere di correttore di bozze alterna l’attività di saggista e scrittore. Con "Il falsario di reliquie" ha vinto il torneo letterario IoScrittore, nel 2015.

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