Recensione: The winner's curse. La maledizione, di Marie Rutkoski

Titolo: The winner's curse. La maledizione
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Leggereditore

Pagine: 246
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 14,90 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

The Winner's Curse. La maledizione è il primo volume della trilogia The Winner scritta da Marie Rutkoski, un’autrice americana sbarcata nel panorama letterario italiano grazie a Leggereditore. Tutto è ambientato nella città di Herran, un luogo particolare in cui vivono due fazioni: i valoriani, gente altolocata e conquistatrice, guidata dal grande generale valoriano che durante la sanguinosa guerra avvenuta molti anni prima, ha conquistato Herran in nome dell'impero, massacrando e umiliando gli autoctoni; e gli herrani, una popolazione locale che

dopo anni vive servendo i valoriani. 

Questi ultimi, però, non sono esenti dalle imposizioni dell’impero: le ragazze entro una certa età sono costrette a scegliere di arruolarsi nell'esercito oppure sposarsi. Ed è proprio questo il dilemma che affligge la mente fine e brillante di Kestrel, figlia del generale. La sua vita, da sempre è costellata da ricchezza, benessere e ozio; tutti cercano costantemente di compiacerla e viziarla, ma nessuno si è mai preoccupato realmente di cosa pensasse, provasse o fosse in grado di fare. Fino a quando, durante un'asta di schiavi, Kestrel viene incuriosita e affascinata da un giovane fabbro-cantante che guarda i valoriani con un'aria di sfida, senza mai chinare il capo. Qualcosa scatta nella ragazza, la quale decide di comprarlo. Da quel momento, le sue giornate non saranno più tanto noiose e oziose. Arin apparentemente sembra uno schiavo dedito e accorto che senza lamentele svolge le sue mansioni, ma Kestrel non è stupida e grazie alla sua astuzia, ben presto scopre che lo schiavo dagli occhi grigi sta tramando qualcosa contro tutti i dettami che le sono stati inculcati sin da bambina. Eppure, nemmeno questo riesce a frenare i sentimenti che man mano affiorano tra i due protagonisti...

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Marie Rutkoski con uno stile diretto e semplice ci racconta una storia fatta di colpi di scena, azione, adrenalina e quel pizzico di romanticismo che non fa mai male. Il libro, nonostante sia etichettato come un fantasy, non presenta nessun elemento tipico del genere, come creature fantastiche o poteri sovrannaturali. Personalmente, ciò che ho amato di più di questo nuovo romanzo sono i protagonisti: da un lato troviamo Kestrel, una ragazza che se ne infischia delle apparenze, degli stereotipi sociali e dei dettami, riuscendo - in un clima in cui o diventi una spartana o una principessa Disney - a fare le proprie scelte; dall’altro vi è Arin, un personaggio complesso dalle mille sfaccettature con un forte senso patriottico e una mente geniale. Ovviamente, non mancano tematiche importanti ad accompagnare la narrazione: dalla volontà d’indipendenza al patriottismo, dal desiderio di cambiare la società alla paura per il diverso.

La saga quindi, si apre con un volume innovativo e sorprendente, che si conclude con un cliffhanger da brividi. Consigliato!

L'AUTRICE
Marie Rutkoski è l’autrice del romanzo YA The Shadow Society e della serie fantasy The Kronos Chronicles, tra cui The Cabinet of Wonders, Il Globo Celestiale e The Jewel of the Kalderash. Marie è cresciuta a Bolingbrook, Illinois (un sobborgo di Chicago), ultima di quattro figli. Ha una laurea presso l’Università di Iowa e un dottorato di ricerca presso la Harvard University. Marie è attualmente professoressa presso il Brooklyn College, dove insegna Renaissance Drama, letteratura per bambini e scrittura di narrativa. Vive a New York con suo marito e due figli. 

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