Recensione: Il mago del Nilo. Imhotep e la prima piramide, di Christian Jacq

Titolo: Il mago del Nilo. Imhotep e la prima piramide
Autore: Christian Jacq
 
Editore: Tre60
Pagine: 532
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 12,90 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Grazie alla casa editrice Tre60, continua la meravigliosa serie di Christian Jacq dedicata ai faraoni d’Egitto e a tutti quei personaggi che hanno preso parte alla grandezza della civiltà del Nilo. La storia si apre a Saqqara con la morte del vecchio sovrano Khasekhemui, un evento che ha devastato la città e indebolito le difese. In questo frangente funesto, alle lotte per la conquista del trono si affianca un’oscura forza malevola, l’Ombra Rossa, che, senza remore, tenta in tutti i modi di fare breccia nell’animo cittadino per trasformare la prospera terra dei
faraoni in un regno desolato e morto.

Ed è proprio in questo clima di terrore che fa la comparsa Imhotep, un giovane e prestante artigiano che oltre alle capacità artistiche, scopre di possedere poteri sovrannaturali capaci di contrastare il miasma di male che copre la città. Così, da semplice e umile vasaio locale, si trasforma in una geniale figura avente gnosi in medicina, architettura e religione. E proprio queste sue conoscenze lo porteranno a incrociare il cammino del nuovo faraone Zoser che gli commissionerà la costruzione della sua piramide, un monumento fondamentale per l’unione tra vita terrena e celeste. Tra lotte senza sosta, edificazioni possenti, complotti politici e contrasti interni, Imhotep e la sua integerrima fede negli dei e nel potere regio, saranno messi a dura prova. Riuscirà il servo più fedele dell’impero a superare questa nuova crisi?

Christian Jacq si riconferma un autore poliedrico in grado di mescolare realtà storica e personaggi antichi con vicende fittizie e figure fantastiche. Il suo stile è come sempre semplice ed è caratterizzato da un linguaggio fluido e diretto, che rende la narrazione scorrevole e facilmente comprensibile. Ancora una volta, protagonista del suo romanzo non è una figura di alto rango e di natali nobili, bensì un personaggio del popolo capace di salvare il benessere e la prosperità del regno; un comune mortale che scopre di possedere conoscenze precluse ai più. In qualche modo, attraverso Imhotep, l'autore ci narra del misticismo e dell’esoterismo che da sempre avvolgono l’Egitto e la sua storia. Un’altra cosa da sottolineare è la comparsa di uno dei monumenti ancora visibili oggi: la cosiddetta piramide a gradoni di Zoser, un monumento di inestimabile valore, ritenuta da sempre uno dei più antichi edifici funerari d’Egitto, nonché dimora dell’aldilà dello stesso sovrano.

In conclusione, Il mago del Nilo conferma la bravura e la creatività dell’autore e non ha nulla da invidiare ai precedenti lavori. Consigliato!

L'AUTORE
Christian Jacq ha raggiunto il successo mondiale con Il romanzo di Ramses, una saga pubblicata in 29 Paesi che ha battuto ogni record di vendita. Un caso editoriale straordinario, nato dalla sua passione per l’Antico Egitto, dai suoi studi di archeologia e dalla sua strepitosa vena narrativa. Tutti elementi che caratterizzano anche questa nuova saga, che ha come protagonista Setna, uno dei figli di Ramses, e che ha di nuovo scalato le classifiche internazionali. 

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