Recensione: Warleggan. La saga di Poldark, di Winston Graham

Titolo: Warleggan. La saga di Poldark
Autore: 
Winston Graham 
Editore: Sonzogno
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 19,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Ritorna la serie storica più amata degli ultimi tempi: sto parlando de la saga di Poldark, scritta dal grandioso Winston Graham e pubblicata dalla casa editrice Sonzogno, che ha regalato ai lettori il quarto volume delle vicende che vedono protagonisti i Poldark, un’antica e nobile famiglia settecentesca della Cornovaglia, sempre alle prese con tragedie, problemi e vicissitudini amare. Siamo nel 1792, e mentre in Europa soffiano i venti di una nuova guerra che sfocerà poi nella Rivoluzione francese, sulle coste inglesi, la vita di Ross e Demelza sembra essersi
assestata. 

Lei, si occupa del piccolo Jeremy che con la sua nascita ha portato nuovo gaudio nella famiglia; lui, si appresta ad avviare una nuova attività mineraria con suo cugino Francis. A questo proposito, i rischi non sono pochi, e il fallimento è sempre in agguato pronto a colpire e affondare. Ma il destino si sa, è un’arma a doppio taglio capace di lenire le ferite e di procurarle, e così quando tutto sembra procedere per il meglio, i Poldark vengono colpiti da una nuova sciagura funesta che porterà alla morte uno dei componenti della famiglia. Come se non bastasse, una passione violenta e ossessiva si riaccende tra Ross ed Elizabeth, e Demelza umiliata e adirata finisce tra le braccia di un ufficiale scozzese. E tra gelosie, intrighi, vendette, rabbia repressa, tradimenti e invidie, non poteva non fare il suo plateale ingresso il nemico di sempre, George Warleggan, che approfittando di queste situazioni negative non fa che fomentare l’odio per Ross e cercare di incastrarlo per sempre...

Lo stile è come sempre elegante e il linguaggio articolato, ma comprensibile. A mio avviso, la particolarità di questo quarto volume risiede nei personaggi e nella loro crescita psicologica: da un lato troviamo Ross che da uomo tutto d’un pezzo e dai fervidi valori, diventa schiavo delle passioni e di un passato irrisolto; Demelza, da ragazza dolce e calorosa e a volte remissiva, a causa del cocente tradimento subito, si trasforma in una figura astiosa, vendicativa e determinata a farsi rispettare come donna e moglie; ed infine troviamo Elizabeth che, da dama composta, di alta levatura e di buona educazione, cede divenendo una donna in preda ad una fervente passione, pronta a sedurre e ad ammaliare. Non da meno, sono le minuziosi descrizioni paesaggistiche che l’autore ci regala: scogliere a picco sul mare, brughiere verdeggianti, villaggi rustici in pietra, miniere fumanti, lussuose dimore signorili e tanto altro. 

In conclusione, credo che il quarto volume della saga sia il più accattivante e interessante perché non solo ci sono avvenimenti che vi terranno col fiato sospeso, ma i personaggi muteranno completamente mettendo a nudo il loro animo e i loro più profondi desideri.

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