Recensione: Nei miei occhi il tuo cielo, di Danielle Younge-Ullman

Titolo: Nei miei occhi il tuo cielo
Autore: 
Danielle Younge-Ullman 
Editore: Piemme
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 17,00 €


Recensione a cura di Elisabetta Martino

Quanto si è disposti a perdere per ottenere in cambio ciò che si vuole? Nei miei occhi il tuo cielo è un young adult molto particolare. Tratta una storia di crescita personale e dell'amore che c'è fra una madre e una figlia. Questo romanzo di Danielle Younge-Ullman, 
la cui narrazione si divide tra passato e presente, è fortemente legato alla realtà quotidiana e pieno di sentimenti. La protagonista della storia è Ingrid, una ragazzina che, alle soglie della realizzazione dei propri sogni, si trova costretta ad affrontare una vacanza particolare. Un campeggio di sopravvivenza per giovani a rischio, assieme ad aspiranti suicidi, ex tossici e altri casi difficili. Spinta dalla madre, un ex astro nascente della lirica bloccata da un problema alle corde vocali che l'ha fatta precipitare in un
forte stato di depressione, Ingrid si ritroverà immersa fino al collo in un'avventura che le insegnerà qualcosa di importante perché la porterà ad affrontare scenari che non avrebbe mai immaginato, sfiderà la natura selvaggia e persino se stessa...

Ciò che rende speciale questa lettura sono i temi forti da cui è permeata; primo fra tutti quel mostro di lenta distruzione che è la depressione. Margot ne sa qualcosa, dato che ha puntato tutta la sua vita sulla sua carriera d'artista, credendo fosse vincente, ma ha perso di colpo sogni e denaro. La sua unica salvezza è l’amore per sua figlia, contraccambiato, nonostante anche Ingrid sia catapultata in quella fase della vita chiamata adolescenza, con il suo carattere, le sue idee, le sue prime cotte e amicizie. La storia di Ingrid crea a  tratti suspense in cui si prova paura per lei, momenti di vita scolastici tipici della sua età, attimi di rapporto idilliaco con la madre, altri di profonda collisione. E' una ragazzina e tutto il suo mondo gira ad una velocità e con un'intensità pari alla sua età. Quindici anni sono pochi per sapere tutto della vita, ma sono anche l'età giusta per porsi obiettivi, puntare i piedi e cominciare a combattere per ottenerli. 

Questo libro parte con dei presupposti forse sbagliati, in cui la protagonista è costretta a crescere troppo in fretta accanto a una madre che spesso si appoggia inconsapevolmente a lei, salvo ogni tanto rendersi conto di essere genitore e…sbraitare. Ma c'è amore, ce n'è tantissimo. Tutta la storia ne è pervasa. Il padre adottivo Andreas, che ama Margot e Ingrid con un sentimento profondo e vero; il compagno di scuola Isaac che passa dall'essere un ragazzino nerd a uno a tratti strafottente e altri insicuri, ma tiene a Ingrid in un modo di cui ancora nemmeno si rende conto. E ci sono molti altri personaggi che vi resteranno impressi, tra i compagni del campo estivo, a partire dal buon Tavik, psicologo naturale, solo poco più grande di Ingrid, ma con lo spirito e l'intelligenza di un adulto, e altri, finti cattivi soggetti; e perfino l'idiota Peace, che odierete con tutte le forze. 

"Hai ragione, piccola mia. Non tutte le cose belle sono distrutte."

La storia di Ingrid e della madre vi entrerà sottopelle fino al colpo di scena finale che vi toglierà il respiro. Ho letto le ultime pagine di questo libro profondamente scossa, con la pelle d'oca e fortemente convinta che quelle pagine avessero prosciugato tutta l'aria della stanza.Non pensate che Ingrid sia la figlia perfetta e Margot solo una madre debole, in questi due personaggi c'è tanto e sono complicati come solo la natura umana sa essere. Faranno sbagli e scelte condivisibili ma saranno sempre se stesse. Un romanzo insomma che non è mai banale, mai sterile; un romanzo che ha tanto da insegnare sia ad un pubblico giovanile che non; un romanzo da regalare ma anche da custodire che vi regalerà emozioni vere, vi farà riflettere ed arricchirà la vostra vita; un romanzo che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita e che dovrebbe essere consigliato fra i banchi di scuola. Un libro che parla di sogni, di speranze ma anche della forza necessaria che ci vuole per realizzarli e realizzarsi. Sì, perché a volte i sogni non bastano. A volte persino l'amore non basta. La vita è coraggio e bisogna sapersi rimboccare le maniche e combattere.

Qualche volta nella vita Dorothy (protagonista de Il mago di Oz, interpretata da Ingrid nella recita scolastica) non può uccidere la strega, perché non c'è una strega, o perché la strega cattiva è anche la strega buona, o perché la strega è dentro qualcuno che ami, oppure dentro di te. Oppure la strega è semplicemente un problema irrisolvibile che non puoi uccidere, e che se anche se lo facessi tornerebbe indietro…

L'AUTRICE
Danielle Younge-Ullman ha studiato Letteratura Inglese e Teatro presso la McGill University di Montreal, quindi ha lavorato come attrice professionista per dieci anni. Vive con il marito e le due figlie in una vecchia casa di Toronto che viene costantemente ristrutturata. Da questo libro, pluripremiato in Canada, verrà presto tratto un film.

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