Recensione: Vendetta a Venezia, di Philip Gwynne Jones

Titolo: Vendetta a Venezia
Autore: Philip Gwynne Jones
Editore: Newton Compton
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 9,90 €


A Venezia è tempo di Biennale e il console onorario inglese Nathan Sutherland, dopo aver svolto un lungo lavoro di traduzione, è pronto a godersi i vernissage. All'inaugurazione del padiglione inglese però, il famoso critico d'arte Gordon Blake-Hoyt va incontro ad una fine orribile dopo essere precipitato sull'inquietante installazione in vetro dell'artista Paul Considine. All'inizio tutto fa pensare ad un banale incidente: una ringhiera di sicurezza installate male, ma alla fine della serata lo stesso Nathan rinviene il portafoglio di Considine contenente uno stralcio di un articolo del Times -il giornale dove Gordon Blake-Hoyt aveva pesantemente criticato la sua opera- con una
misteriosa scritta: Juditha TriumphansNathan sembra convinto dell'innocenza dell'artista, un giovane dalla personalità fragile, ma quando lui stesso rimane ferito da una freccia di ghiaccio, insieme al manager del ragazzo Lewis Fitzgerald, la situazione diventa terribilmente complicata. Chi o cosa si nasconde dietro questi incidenti? E qual è il ruolo nella vicenda di un misterioso giornalista, Francesco Nicolodi, conosciuto dal console la sera dell'inaugurazione?

Giuditta e Oloferne (Caravaggio)
Vendetta a Venezia è il secondo romanzo pubblicato in Italia da Philp Gwinne Jones, dopo il piacevole Il ponte dei delitti. Nel libro ritroviamo gli stessi protagonisti del primo: l'ironico console onorario britannico Nathan Sutherland, che anche questa volta è chiamato a svestirsi dei panni del diplomatico per indossare quelli del detective; la sua nuova fidanzata Federica; il suo migliore amico Dario; l'ispettore di polizia Vanni. Come per il precedente, la lettura si rivela piacevole e si ha la sensazione di ritrovare dei vecchi amici. L'autore trascina il lettore in una Venezia splendida, in netto contrasto con il clima cupo e minaccioso che si respira alla Biennale, dove si muovono i personaggi ambigui della vicenda: artisti fragili e indifesi, pseudo-giornalisti, manager spietati e affaristi senza scrupoli.

Venezia
Vendetta a Venezia è sostanzialmente un giallo classico arricchito dal fascino immortale della città sull'acqua e da una buona dosa di umorismo inglese: un cocktail da bere tutto d'un sorso, come direbbe l'adorabile protagonista.

L'AUTORE
Philip Gwinne Jones è nato nel Galles del Sud nel 1966. Ha vissuto e lavorato in diversi Paesi europei prima di stabilirsi in Scozia nel 1990. È venuto in Italia per la prima volta nel 1994, lavorando per qualche tempo presso la sede di Frascati dell’Agenzia Spaziale Europea. Oggi è insegnante, scrittore e traduttore, e vive a Venezia. Vendetta a Venezia è il secondo romanzo pubblicato in Italia, dopo Il ponte dei delitti.

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