Recensione: Ritrovarsi, di Raffaele Messina

Titolo: Ritrovarsi
Autore: Raffaele Messina
Editore: Guida
Pagine: 175
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Elisabetta Martino

Il romanzo si apre con lo sfondo di Capri, nel lontano 1938, gli anni a cavallo delle due grandi guerre che hanno segnato l’Italia e anche la storia del protagonista, Francesco Nastasi (figlio del comandante della locale stazione dei Carabinieri Reali), che insieme agli amici formava un gruppo di ragazzini, allora undicenni, alle prese con le prime conquiste femminili. L’autore dunque, ci racconta quel periodo storico con gli occhi di Francesco, innamorato di Patrizia Levi, quest’ultima ebrea e per questo 
costretta a lasciare l’isola di Capri tra il 1938 e il 1946, dopo la pubblicazione delle leggi razziali.

Vista aerea di Capri, 1940 (Leo Wehrli)
Francesco, dopo la fuga improvvisa di Patrizia e della sua famiglia per sottrarsi alla deportazione, si trasferisce a Napoli costretto a seguire il padre con il quale vive un rapporto controverso, come quasi tutti gli adolescenti di quell'età. Ma a Napoli vive anche le discriminazione dei compagni di classe per via delle sue origini siciliane; vive la fame e la guerra. Ma ogni esperienza porterà Francesco a cambiare e a guardare la realtà in modo diverso cogliendone via via le sfumature. All’interno di questi anni, oltre alle diverse esperienze affrontate, ricoprono grande importanza i momenti di iniziazione che avvicinano Francesco al mondo degli adulti e alla speranza di ritrovare un giorno la sua amata Patrizia, che nonostante gli anni passati non ha mai dimenticato. 

Ritrovarsi, dunque, è una straordinaria storia di perseveranza, amore, rinascita, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale e delle Quattro giornate di Napoli. Diverse sono le tematiche su cui si può riflettere: dai rapporti familiari alle amicizie fino all'amore vero. Così nel corso del romanzo il protagonista recupererà anche il rapporto con il padre, il quale si rivela molto diverso da quello che sembrava agli occhi del figlio, soprattutto durante la battaglia di Napoli. Attraverso gli scorci di vita vissuta con gli occhi innamorati di Francesco, ci addentriamo nei cunicoli dei quartieri popolari del centro storico di una Napoli ormai esausta dalla guerra, nei ripari dei bombardamenti fino al tragico epilogo che cambierà la vita di Francesco per sempre. L'autore regala al lettore scene che restano scolpite nella memoria, spesso momenti laceranti, e dialoghi in vernacolo che fanno sembrare tutto più realistico. Inoltre, permette al lettore di immedesimarsi facilmente nelle fughe nei rifugi durante le incursioni aeree, e di provare in prima persona l’ansia di non ritrovare vivi i propri cari. 

Ritrovarsi è dunque un romanzo duro ma anche un inno all’amore che salda i rapporti tra padri e figli, tra un uomo e una donna, e che nessuna guerra potrà mai spezzare.

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