Concorso letterario "Racconti di Natale": "Un Natale da...Robot", di Anita Falconio

"Un Natale da... Robot" di Anita Falconio

Mi chiamo Anita e sono felicissima, tra qualche giorno iniziano le vacanze di Natale, finalmente inizierò a riposarmi… almeno spero di riposarmi e divertirmi anche se con una sorellina chiacchierona, un cane molto giocherellone e due tartarughine da curare e tenere sempre d’occhio, sarà molto difficile vivere le vacanze con calma e tranquillità.

Oggi è l’ultimo giorno di scuola e stamattina ho sperato che le professoresse non assegnassero tutti quei compiti da svolgere, speravo proprio di no, altrimenti sarei tornata a casa con un peso di tanto lavoro da svolgere sulle spalle.

Miracolo! Non hanno assegnato nulla.

Oggi le prof erano molto strane, sono passate, addirittura a casa di ogni alunno per fare gli auguri di Buon Natale. Era strana, in modo particolare, la bidella che normalmente canta sempre nei corridoi della scuola, mentre oggi se ne stava tranquilla nel suo gabbiotto a leggere il giornale.

Stranamente anche la professoressa di ginnastica oggi ci ha fatto ballare…iniziamo bene il Natale!

In più ho anche notato che la prof di francese si era scambiata i vestiti con la prof di inglese e wath?

Anche la prof di matematica e la prof di italiano si erano scambiate gli occhiali… insomma questa storia non mi quadrava proprio!

Dopo un po’ di tempo arrivò a casa la mia amica Micaela, era tutta stranita e mi chiese se le professoresse fossero passate anche a casa mia. Ci confrontammo e così iniziò una lunga chiacchierata vicino alla stufa e con una tazza calda di ciobar.

Dopo un po’ di tempo suonò il citofono, aprimmo, erano le prof di musica e di arte. Le facemmo accomodare e ci dissero che non erano venute per farci gli auguri o altro ma ben sì per raccontarci tutta la verità e fu proprio a quel punto che chiamai altri nostri amici che sapevano mantenere i segreti.

Ci raccontarono che: “Tutte le prof e la bidella erano state trasformate in robot da ABN (Anti Babbo Natale) e che per liberarle bisogna trasformare ABN in un bambino felice per sempre.”

Ci spiegarono che erano a rischio anche il concerto e la mostra.

Dissero: “Ma noi non ci arrendiamo…forza ragazzi!”

E allora, andammo a scuola. Era chiusa, ma per fortuna io faccio ginnastica ritmica, così riuscii a scavalcare senza problemi e ad aiutare gli altri. Da fuori si sentiva un coro di “Ba- ba- ba e ba”. Erano i robot! Io, senza farmi vedere mi affacciai e vidi ABN con una tazza di coca cola calda! Ma no!

“Dobbiamo agire subito!”

Per fortuna le prof avevano seguito un corso di recitazione per casi estremi, così poterono far finta di essere robot.

Iniziammo a fare ciò che ci avevano detto di fare e ABN diventò un bambino felice e giù dal cielo cadde una lettera per ognuno di noi da parte di Babbo Natale con su scritto: ”Miei cari ragazzi vi faccio le mie congratulazioni. Avete sconfitto il mio nemico più atroce e mai nessuno è stato così bravo come voi. Vi siete proprio meritati un bel premio, un viaggio a Tenerife con me e con le mie renne. Buon Natale!”

Partimmo tutti felici e contenti!

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