Titolo: Chagall. Sogno di una notte di Natale
Autore: Chiara Gatti (a cura di)
Editore: Interlinea
Pagine: 80
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 10,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La casa editrice Interlinea per questo Natale ha deciso di pubblicare un libello dedicato a Marc Chagall, uno dei più famosi artisti europei che nelle sue opere reinterpretava in modo umano le Sacre Scritture, mescolando la cultura del bacino del Mediterraneo, quella ebraica e quella russa. Grazie ad un originalissimo uso cromatico, tramutò in pittura la sua visione del divino in ogni cosa terrestre, una sorta di rappresentazione del mistico
nella vita umana.
Autore: Chiara Gatti (a cura di)
Editore: Interlinea
Pagine: 80
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 10,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
nella vita umana.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo la raffigurazione delle madri, in cui la Vergine dall’aspetto campestre o rurale viene rappresentata sempre nel momento del parto o poco prima, accompagnata da un bambino. Di conseguenza non posso non citarvi , un acquerello dai toni delicati che richiama a tratti l’iconografia bizantina e in cui sono rappresentati la madre al centro su un giaciglio in un’aia, con accanto il bambino. Entrambi sotto gli sguardi di un angelo, una capra e due anziani. E ancora Il cavallo bianco in cui prevalgono i toni del blu e del bianco e che ci raffigura un violista, un clown, una luna, un candelabro ebraico, una finestra che tiene lontano un lupo maligno e una Vergine candida con in braccio un bambino in sella ad un destriero bianco, simbolo del viaggio e della purezza.
Il libriccino ha uno stile saggistico ed elegante e sostiene un linguaggio aulico. La particolarità di esso risiede nel fatto che il titolo, Sogno di una notte di Natale, richiami i desideri profondi dell’artista di dimostrare come le scene che tutti siamo abituati a vedere dell’apparato religioso in modo mistico e distaccato, altre non sono che scene di vita quotidiana, conforto ai drammi, pace, amore materno e filiale, salvezza e redenzione. Personalmente, ciò che ho apprezzato di più è che il piccolo volume mette in risalto la visione realistica del mondo che poteva avere un uomo dell’800-900, e non un eventuale pensiero avanguardista e visionario.
In conclusione, consiglio questo scritto a tutti gli appassionati di arte e a chi ha voglia di conoscere un pensiero diverso sull’iconografia religiosa.
In conclusione, consiglio questo scritto a tutti gli appassionati di arte e a chi ha voglia di conoscere un pensiero diverso sull’iconografia religiosa.