Recensione: Falso Natale, di Errico Buonanno

Titolo: Falso Natale. Bufale, storie e leggende della festa più importante dell'anno
Autore: Errico Buonanno
Editore: UTET
Pagine: 176
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 14,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Tra tutti i libri letti per questo Natale 2018, Falso Natale di Errico Buonanno è sicuramente quello che ha attirato maggiormente la mia attenzione grazie allo stampo saggistico e alla veridicità di cui le pagine sono impregnate. In questo clima odierno di discussioni accese, di lotte ideologiche per la creazione o meno dei presepi, di difesa senza precedenti al conservativismo, l’autore ci racconta come quelle che chiamiamo tradizioni, altri non sono che costruzioni operate dall’uomo: ovvero una mescolanza di

identità che non sono mai state pure, ma sempre fondate, contaminate, arricchite o riformulate. E il Natale non fa eccezione. 

Tutto ha avuto origine dal Vangelo, e precisamente dall’interpretazione errata della Natività, in cui un bambino nasceva in una capanna in una grotta, accompagnato da un bue e da un asino e adorato da pastori e Magi. Dopo un’attenta analisi da parte di storici e dell’autore stesso, si scopre che nell’evento riportato nelle Sacre Scritture non vi erano cenni al fatto che fosse precisamente il 25 dicembre la data della nascita, né che ci fosse un grotta o delle figure provenienti dall’Oriente e guidate da una cometa. Probabilmente siccome molti templi cristiani furono innalzati su precedenti mitrei romani, il fatto che il solstizio d’inverno per le popolazioni di duemila anni fa cominciasse il 25 dicembre, e l’adorazione del Sol Invictus fece sì che, le tradizioni pagane, si fondessero a quelle nuove e cristiane per dare origine al Natale che tutti conosciamo. Lo scrittore poi procede parlandoci di una seconda invenzione del Natale, avutasi ad opera di Charles Dickens che nella sua opera Canto di Natale, per la prima volta non parlava della nascita di Gesù, ma forniva un invito diretto a riscoprire i valori di una festa basata sul calore umano, e su un Natale laico fatto di altruismo, generosità e addobbi. Allo stesso tempo però, cominciava una nuova era per quella festa che da secoli attraversava la storia umana, mutando così da simbolo del sole imperiale, passando per una fase in cui si innalza come simbolo della nuova religione cristiana, fino a divenire un emblema della borghesia consumistica. Consumismo che va sempre di più a radicarsi agli inizi del ‘900, quando Archie Lee e Haddon Sundblom realizzarono il famoso Babbo Natale per la Coca-Cola ispirandosi ad un anziano vicino di casa, dall’aria bonaria e rilassante che incarnava perfettamente lo spirito del Natale.

Buonanno con uno stile accattivante e un linguaggio diretto e semplice, ci trasporta in un viaggio completo di una delle festività più amate nel mondo. Personalmente ho apprezzato davvero questo scritto per la sagacia dell’autore che non prende le parti né della fazione dei non credenti, né di quella dei credenti. Al contrario, con grande maestria ci spiega come tutto non possa essere additato come tradizione poiché lo stesso termine fa riferimento a qualcosa di ripetuto e immutato nel tempo, mentre il Natale -come ci dimostra attraverso il suo excursus storico- si è evoluto e adattato alle diverse epoche storiche. Inoltre, attraverso Falso Natale è facile capire come tutto sia mosso da consumismo, evoluzionismo ed avanguardismo e che in una sola data convivono ideologie diverse, costumi differenti e culture straniere.

In conclusione è uno scritto ben fatto che consiglio a tutti senza distinzione di genere.

L'AUTORE
Errico Buonanno è nato a Roma nel 1979. Scrittore, traduttore, autore radiofonico e televisivo, collabora con diverse testate. Per il “Corriere della Sera” ha realizzato la webserie I ragazzi degli anni ’90. Tra i suoi libri: Piccola Serenata Notturna (Marsilio 2003, Premio Calvino), Sarà vero. La menzogna al potere. Fatti, sospetti e bufale che hanno fatto la Storia (Einaudi 2009), Lotta di classe al terzo piano (Rizzoli 2014), Vite straordinarie di uomini volanti (Sellerio 2018) e, con Luca Mastrantonio, Notti magiche. Atlante sentimentale degli anni novanta (Utet 2017).

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