Titolo: La Vecchia dei camini. Vita pubblica e segreta della Befana
Autore: Carlo Lapucci
Editore: Graphe.it
Pagine: 48
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 6,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
Ogni anno quando giungono le feste natalizie, si è sempre soliti raccontare fiabe riguardanti Babbo Natale, una figura in rosso, benevola e amabile che da secoli viaggia attraverso la tradizione orale e scritta per rallegrare i bambini di tutto il mondo. Poche sono le storie che invece riguardano la Befana, una figura avvolta nel mistero, conosciuta in diverse culture e con diverse mansioni e aspetti. E proprio a tal proposito, Carlo Lapucci ci propone un libello in cui ci
racconta diverse cose sulla nonnina più amata di sempre.
Autore: Carlo Lapucci
Editore: Graphe.it
Pagine: 48
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 6,00 €
Ogni anno quando giungono le feste natalizie, si è sempre soliti raccontare fiabe riguardanti Babbo Natale, una figura in rosso, benevola e amabile che da secoli viaggia attraverso la tradizione orale e scritta per rallegrare i bambini di tutto il mondo. Poche sono le storie che invece riguardano la Befana, una figura avvolta nel mistero, conosciuta in diverse culture e con diverse mansioni e aspetti. E proprio a tal proposito, Carlo Lapucci ci propone un libello in cui ci
racconta diverse cose sulla nonnina più amata di sempre.
Tradizionalmente celebrata il 6 gennaio di ogni anno nuovo, è vista come una portatrice di doni e per la precisione di una cesta ricolma di regali e dolciumi. Stando alla tradizione letteraria e folkloristica, si pensa che la Befana sia Claudia Procula, moglie di Pilato che avrebbe richiesto di restare sulla Terra fino alla fine del mondo per espiare le colpe del marito per la crocifissione di Cristo; altre identificazioni la vedono come l’ancilla ostiaria che a Gerusalemme nel pretorio convinse San Pietro a rinnegare Cristo; per questo quando morì fu riconosciuta alle porte del Paradiso e condannata a vagare sulla Terra portando doni ai bambini. E ancora viene riconosciuta come la nonna del re Erode che disgustata dai comportamenti del nipote, avrebbe deciso di espiare la Strage degli Innocenti diventando la Befana. Ed infine viene vista da molti come moglie dell’Orco, un essere che ha rapito la donna trasformandola in una fata. È invece, opinione comune che la Befana sia un’anziana donna, perlopiù brutta, decrepita e dal naso lungo, abbigliata con una sottana nera e rattoppata, uno scialletto e delle scarpe rotte. Una donna che nonostante le centinaia di anni, sia capace di cavalcare una scopa e attraversare un mondo intero in una notte fredda di gennaio.
Lo stile dell’autore è diretto e caratterizza un linguaggio semplice e chiaro. Personalmente credo che il suo lavoro sia davvero interessante per diversi aspetti: da un lato per il taglio saggistico che lo scritto presenta, trasformandosi così da racconto a vera e propria ricerca; dall’altro per essere un concentrato di informazioni e curiosità che non sempre sono fruibili e alla portata di tutti. Attraverso poche pagine, Lapucci ci racconta delle origini della Befana, delle tradizioni pagane e cristiane legate alla sua figura, del suo aspetto, delle sue mansioni annuali, e di come la Vecchia dei camini da secoli viaggi accanto alla figura di Babbo Natale. In conclusione è uno scritto ben fatto che consiglio agli appassionati di folklore e di leggende.
L'AUTORE
Carlo Lapucci vive a Firenze, dove ha insegnato per molti anni. I suoi interessi si muovono nel campo della letteratura, della linguistica e delle tradizioni popolari, incentrati sull’individuazione delle radici profonde della cultura italiana. Ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue La luna nel pozzo. Collabora con giornali e riviste tra cui Il Sole 24 ore, Toscana oggi, La Nazione, Studi piemontesi, Erba d’Arno, Il Caffè illustrato.