Recensione: L'albero di Natale e altri racconti, la proposta natalizia della casa editrice Elliot

Titolo: L'albero di Natale e altri racconti
Autore: AA.VV.
Editore: Elliot
Pagine: 239
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo copertina: 13,50 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Come ogni anno nel periodo festivo, la casa editrice Elliot regala ai suoi lettori delle raccolte di classici natalizi di autori vittoriani e novecenteschi che incantano sia adulti che piccini. Quella di quest’anno, intitolata L’albero di Natale e altri racconti, contiene ben sette racconti sorprendenti che lasciano sognare e respirare un’atmosfera di festa dai sapori antichi. Tra queste storie, quelle che ho apprezzato di più sono state: L’albero di Natale di Charles Dickens, un racconto autobiografico dell’autore che come in un viaggio proustiano rivive i ricordi della sua infanzia
legati all’abete; mentre assiste alle decorazione dell’albero, lo paragona alla crescita di un individuo, alla sua crescita che strato dopo strato lo ha portato a scoprire mondi fatti di bellezza, incertezze e fragilità. Per l’autore ogni ramo dell’abete ha una storia da raccontare, dei reami da esplorare, delle culture intrecciate e delle credenze diverse che rendono l’albero non un oggetto inanimato quanto un essere capace di ospitare esistenze lontane. 

E ancora, ho apprezzato I ladri che non riuscirono a fermare lo starnuto di Thomas Hardy, in cui ci narra la storia di un giovane di nome Hubert che sulla via di ritorno verso casa viene attaccato da dei briganti che gli rubano il cavallo e lo legano. Il giovane riesce a scappare e a rifugiarsi in una vicina casa signorile dove scopre si sono nascosti gli stessi ladri per derubare la casa. Il padrone e i suoi ospiti accolgono Hubert che, dal canto suo, con un finto trucco di magia smaschera i malviventi e viene ringraziato e onorato dalla famiglia. La storia della cugina Tribulation di Louisa May Alcott, una piccola novella in cui l’autrice ci racconta di una vicenda della sua infanzia accaduta il giorno di Capodanno di molti anni prima. Una piccola famigliola poco distante da casa sua era povera, affamata e infreddolita e mosse gli animi degli Alcott che decisero di rinunciare alla fumante colazione per aiutarli e donare gioia; ed infine Un regalo di Natale dal chaparral di O. Henry ambientato in praterie americane ci narra la storia di Rosita, una giovine talmente bella da spingere uomini a spararsi pur di averla. E proprio a tal proposito uno dei pretendenti, un certo Frio Kid, perde la testa e diventa un vero e proprio fuorilegge assetato di sangue e desideroso di uccidere il marito di Rosita la Vigilia di Natale. Completano la raccolta Le stelle volanti di G. K. Chesterton, Tragedia di Natale di Emma Orczy e Un natale in famiglia di Ring Lardner.

Gli stili e i linguaggi utilizzati nella raccolta sono diversificati tra loro: possono essere eleganti e sobri, diretti e fluidi, complessi e arzigogolati. Personalmente, credo che la particolarità di questa antologia risieda nel fatto che le storie mettano in risalto la bontà d’animo e l’esistenza di una coscienza umana sia nelle situazioni povere e disperate, sia in quelle pericolose. Dei racconti antichi che narrano di come la magia del Natale assolva gli animi dalle difficoltà, dalla tristezza, e da quelle brutture che la vita presenta quotidianamente. In conclusione è una raccolta che consiglio a tutti gli appassionati dei classici.

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