Recensione: Il mago di Oz, la nuova straordinaria versione illustrata di Sébastien Perez e Benjamin Lacombe

Titolo: Il mago di Oz
Autore: 
Sébastien Perez, Benjamin Lacombe
Editore: Rizzoli
Pagine: 120 ill.
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 25,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Le favole, le fiabe e i racconti classici sono sempre stati motivo di incanto e fascino per tutti i bambini del mondo e molto spesso hanno appassionato anche adulti in grado di emozionarsi difronte ad una storia pregna di magia. Se a questo si aggiunge che il più delle volte molti di questi racconti sono accompagnati da illustrazioni fenomenali, il viaggio per luoghi lontani e strabilianti è assicurato. E proprio a tal proposito, la casa editrice Rizzoli ha portato in Italia il nuovo capolavoro di Benjamin Lacombe e Sébastien Perez che unendo la loro creatività hanno dato vita ad una versione de Il mago di Oz straordinaria. La storia la conosciamo tutti, e tutti siamo a conoscenza del viaggio di Dorothy e del suo cane Totò nello strambo Paese di Oz, ove incontrano una serie di disparati personaggi come l’uomo di latta senza cuore, il leone senza coraggio e lo spaventapasseri senza cervello. Insieme, questo paradossale gruppo dà inizio ad un folle viaggio attraverso un luogo magico, pericoloso e spettacolare dove si ritroveranno ad affrontare numerose insidie del posto come le streghe, o viaggi introspettivi alla ricerca del vero Io. L’autore, Sébastien Perez, si attiene alla storia originale senza stravolgerla, ma arricchendola e presentandola al pubblico in una forma differente: non a caso con uno stile semplice e un linguaggio diretto, dona al racconto un sapore più moderno e più vicino alle menti nate nella nostra epoca. Inoltre non si limita a riportare solo i fatti come nella storia originale scritta da Baum, ma pone l’accento su diversi aspetti psicologici dei personaggi: dall’intraprendenza di Dorothy alla generosità dell’uomo di latta; dalla bontà d’animo del leone all’ambizione dello spaventapasseri.


La vera perla del libro però, sono le splendide interpretazioni di Benjamin Lacombe, artista parigino affermato che vanta nel suo bagaglio professionale numerose rappresentazioni di fiabe e classici. Le sue figure dai tratti morbidi, dai colori ora tenui e ora accesi, sono famose in tutto il mondo per la bellezza e l’eccentricità dello sguardo caratterizzato da enormi occhi, quasi come se vi volesse raffigurare l’animo del personaggio. Il suo stile è unico, anche se a mio avviso richiama echi della pittura vittoriana, del suo voler rappresentare sotto toni del macabro e del fairy painting in cui si metteva in risalto i tratti eterei delle figure. Inoltre, attraverso la sua pittura si scorgono cenni all’arte di Margaret Keane e al simbolismo di Tim Burton. Ne Il mago di Oz, tutto ha un sapore fanciullesco, onirico e particolare: da Dorothy e Totò dai tratti dolci; al leone, lo spaventapasseri e l’uomo di latta spigolosi, ingrigiti e dallo sguardo triste; ai paesaggi ora sbiaditi, ora verdeggianti.


In conclusione è un libro meraviglioso in cui la magia delle immagini si intreccia alle parole suggestive creando un’edizione spettacolare da non lasciarsi sfuggire.

GLI AUTORI
Sébastien Perez nasce illustratore, ma presto si dedica alla scrittura, che scopre essere la sua vera passione, nonché efficace terapia per le proprie paure infantili. Nei suoi testi mescola abilmente storia e finzione, umorismo e ciniscmo, realismo e fantastico.

Benjamin Lacombe è un autore e illustratore francese. Compie i suoi studi presso l’Ecole Nationale Superieure des Arts Decoratifs di Parigi (ENSAD) lavorando contemporaneamente per la pubblicità e l’animazione; all’età di 19 anni firma i suoi primi libri di fumetti e illustrazioni.Il suo lavoro si ispira al mondo delle fiabe, ai racconti per bambini e ragazzi ma anche ai classici della letteratura.Lacombe è tradotto e premiato in numerosi paesi; ha esposto i suoi lavori nelle più importanti gallerie del mondo come L’Art de rien (Parigi), Dorothy Circus (Roma), Ad hoc art (New York), Maruzen (Tokio). Vive e lavora a Parigi.

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