Recensione: L'Istituto, di Stephen King

Titolo: L'istituto
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 564
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo copertina: 21,90 €


Recensione a cura di Luigi Pizzi

Tim Jamieson, ex agente di polizia, dopo uno sfortunato incidente di servizio decide di lasciare la cittadina di Tampa per volare a New York, ma pochi minuti prima della partenza finisce per cedere il proprio posto ad un agente federale. Dopo un lungo viaggio di fortuna, Tim finisce nella piccola cittadina di DuPray dove trova lavoro come guardia notturna, e nel volgere di breve tempo riesce a farsi apprezzare da tutto la comunità, compresa l'affascinante e inafferrabile collega Wendy Gullickson. Intanto a Minneapolis, diversi mesi prima dell'arrivo di Tim a DuPray, Luke Ellis, un dodicenne geniale che frequenta una scuola per Bambini Dotati, dietro suggerimento del consulente scolastico decide di partecipare ai test d'ingresso per entrare all'università. I genitori, seppur turbati dalla notizia, vogliono supportare la sua decisione, ma pochi giorni prima della partenza il ragazzino viene rapito e loro vengono assassinati a sangue freddo.


Dopo essersi destato in una stanza che sembra la sua ma non lo è, Luke viene a sapere da Kalisha, una "veterana" del posto, che si trova nell'Istituto, un luogo segreto nel Maine dove sono tenuti prigionieri dei ragazzi speciali divisi in TP (telepatici) e TK (telecinetici); se quest'ultimi più numerosi sono in grado di spostare oggetti con la sola forza del pensiero, i TK (più rari) sono in grado di leggere nella mente. Luke, seppur dotato di un intelligenza fuori dalla norma, non capisce perché si trova lì, non avendo mai spostato nulla col pensiero, salvo insignificanti oggetti, e non essendo capace di leggere nella mente. Eppure, come scoprirà di lì a breve, il dottore dell'Istituto è di avviso diverso ed è convinto di poter potenziare le sue capacità. Dopo una serie di bruschi trattamenti (a tratti vere torture), Luke in effetti inizia a vedere dei "puntini", che tuttavia decide di tenere nascosti a tutti per paura di finire nella seconda casa, un luogo da cui nessuno ha mai fatto ritorno. Nonostante i messaggi rassicuranti dei loro aguzzini infatti, i ragazzi temono per la propria incolumità e non sono sicuri del destino accorso ai loro cari. Timori che si trasformano in realtà quando, dopo aver avuto accesso segreto alla rete internet, Luke prima scopre che i suoi genitori sono stati uccisi, e dopo, grazie all'aiuto di un bambino speciale di nome Avery (dotato di poteri telecinetici fuori dal comune), anche gli orrori che si celano nella seconda casa. Spinto dal desiderio di sopravvivere a quell'inferno, non solo per lui ma anche per i suoi nuovi amici, Luke capisce che l'unica opzione possibile è la fuga...


Dopo il successo di romanzi che hanno segnato un'epoca come It, Carrie Pet Sematary, King torna in libreria con un'avvincente storia di ragazzi che sono costretti a crescere velocemente per far fronte alla follia degli adulti. L'aspetto più inquietante del libro, a metà strada tra horror e romanzo di formazione, non si cela tanto nelle violenze esplicite subite dai ragazzi nell'istituto, quanto nell'indifferenza dei loro aguzzini convinti che "il fine giustifichi ogni mezzo"; il male quindi, non assume le sembianze di un pagliaccio ma agisce a volto scoperto nel silenzio e nell'indifferenza di troppi complici. Fortunatamente però, al comportamento glaciale di personaggi come la signora Sigsby (la terribile direttrice dell'Istituto), il suo fido Stackhouse o il misterioso uomo con la zeppola, King contrappone adulti come l'infermiera Maureen e l'ex poliziotto Tim capaci di guardare oltre i propri errori per trovare la strada della redenzione, quasi a voler sottolineare come ci sia sempre tempo per riscoprire la propria umanità. L'autore si rivela ancora una volta un maestro della suspense e andando avanti con la lettura la tensione aumenta come il ronzio presente nella seconda casa, fino a raggiungere vette difficilmente sopportabili durante un epico finale da brividi. La scrittura è come sempre magnetica e nessun dettaglio è lasciato al caso. Pagina dopo pagina, risulta impossibile non affezionarsi ai giovani protagonisti: dal gentile e intelligente Luke all'indomita Kalisha, passando per il ribelle Nick fino al generoso Avery. Nel romanzo inoltre, trovano spazio tante delle tematiche care all'autore: non solo la netta contrapposizione tra l'innocenza dell'infanzia e la brutalità del mondo adulto, ma anche l'importanza dell'amicizia, il potere della mente, il rispetto delle differenze, la solidarietà e l'altruismo.


Il ritorno in libreria del Re quindi è travolgente. "L'istituto" è uno di quei romanzi che ti fanno capire perché King è considerato uno dei più importanti scrittori della letteratura di genere horror. Imperdibile!

L'AUTORE
Stephen King vive e lavora nel Maine con la moglie Tabitha e la figlia Naomi. Da più di quarant'anni le sue storie sono bestseller che hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian De Palma, Rob Reiner, Frank Darabont. Oltre ai film tratti dai suoi romanzi, vere pietre miliari come Stand by me - Ricordo di un'estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, It - per citarne solo alcuni - sono seguitissime anche le sue serie TV. Per i suoi meriti artistici, il presidente Barack Obama gli ha conferito la National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Award.

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