Titolo: Miniromanzo della vita sulla Terra
Autore: Biagio Bagini
Editore: Sonda
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 12,90 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Il viaggio evolutivo del nuovo libro di Biagio Bagini inizia 4 miliardi di anni fa con la caduta sulla Terra di un asteroide. Alla guida c'è lei: la vita. All'inizio osserva annoiata i lenti mutamenti del pianeta fino a quando decide di tuffarsi in acqua. E' la rivoluzione (o meglio evoluzione). La molecola contenuta nella pancia (che non ha) inizia a sprigionare energia a contatto con l'ossigeno: è il primo passo nella formazione degli organismi unicellulari. Così il nostro protagonista da Zero diventa Prima, attraverso la sua primogenita che adoro perché ha tutti i suoi geni. Poi sarà il turno dei primo organismi pluricellulari tra i quali i pesci; dai pesci agli anfibi ai rettili, ovvero i grandi dinosauri che prima conquisteranno il pianeta e poi saranno destinati all'estinzione lasciando spazio ai mammiferi. E ancora dalle scimmie ai primati, dagli ominidi ai primi erectus fino all'uomo Sapiens Sapiens destinato a dominare la Terra.
Biagio Bagini utilizza il registro dell'ironia per raccontare l'evoluzione della vita sul nostro pianeta. La narrazione degli eventi è affidata in prima persona alla "Vita", destinata a cambiare più volte forma e aspetto. Il libro si divide in tre parti: Vita di Prima, ovvero l'evoluzione fino alla comparsa dell'uomo Sapiens; Vita di Poi, il lungo cammino fino ai viaggi spaziali; Vita di Ora, il futuro immaginato dall'autore su altri pianeti. La prima parte è quella più divertente, mentre nella seconda il registro cambia e la Vita inizia ad interrogarsi sulle malefatte umane, sempre più evidenti e difficili da giustificare. In questa seconda parte, la Vita incontra alcuni personaggi storici importanti: dai filosofi greci a Sant'Antonio, da Leonardo Da Vinci a Isaac Newton, da Carl Linnaeus a Charles Darwin, da Friedrich Nietzsche a Albert Einstein; scienziati, pensatori, filosofi che diedero un grande contributo all'evoluzione umana. L'ultima parte ovviamente gioca sulla fantasia ma in qualche modo preannuncia un finale che sembra già scritto, data la testardaggine umana. Il libro è arricchito dalle piacevoli illustrazioni dello stesso autore che senza dubbio supportano i lettori più giovani. Miniromanzo della vita sulla Terra pur non essendo un testo di divulgazione scientifica è un libro interessante e utile soprattutto per capire il senso dell'evoluzione, e naturalmente per porsi domande sui grandi peccati dell'uomo. Un libro che può essere letto sia da giovani lettori (a mio avviso non prima dei 10 anni), sia dagli adulti.
L'AUTORE
Biagio Bagini è autore di canzoni per bambini, testi per programmi radiofonici (condotti da Luciana Littizzetto, Marco Paolini, Lucilla Giagnoni) e tanti libri per bambini e ragazzi. Con il ricettario per salvare gli animali Prendere una lepre ha vinto il premio Cento 2015. Con il fortunato spettacolo musicale il Conciorto, gira per l’Italia e all’estero con Gian Luigi Carlone della Banda Osiris, suonando le verdure.
Autore: Biagio Bagini
Editore: Sonda
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 12,90 €
Recensione a cura di Luigi Pizzi
Il viaggio evolutivo del nuovo libro di Biagio Bagini inizia 4 miliardi di anni fa con la caduta sulla Terra di un asteroide. Alla guida c'è lei: la vita. All'inizio osserva annoiata i lenti mutamenti del pianeta fino a quando decide di tuffarsi in acqua. E' la rivoluzione (o meglio evoluzione). La molecola contenuta nella pancia (che non ha) inizia a sprigionare energia a contatto con l'ossigeno: è il primo passo nella formazione degli organismi unicellulari. Così il nostro protagonista da Zero diventa Prima, attraverso la sua primogenita che adoro perché ha tutti i suoi geni. Poi sarà il turno dei primo organismi pluricellulari tra i quali i pesci; dai pesci agli anfibi ai rettili, ovvero i grandi dinosauri che prima conquisteranno il pianeta e poi saranno destinati all'estinzione lasciando spazio ai mammiferi. E ancora dalle scimmie ai primati, dagli ominidi ai primi erectus fino all'uomo Sapiens Sapiens destinato a dominare la Terra.
Biagio Bagini utilizza il registro dell'ironia per raccontare l'evoluzione della vita sul nostro pianeta. La narrazione degli eventi è affidata in prima persona alla "Vita", destinata a cambiare più volte forma e aspetto. Il libro si divide in tre parti: Vita di Prima, ovvero l'evoluzione fino alla comparsa dell'uomo Sapiens; Vita di Poi, il lungo cammino fino ai viaggi spaziali; Vita di Ora, il futuro immaginato dall'autore su altri pianeti. La prima parte è quella più divertente, mentre nella seconda il registro cambia e la Vita inizia ad interrogarsi sulle malefatte umane, sempre più evidenti e difficili da giustificare. In questa seconda parte, la Vita incontra alcuni personaggi storici importanti: dai filosofi greci a Sant'Antonio, da Leonardo Da Vinci a Isaac Newton, da Carl Linnaeus a Charles Darwin, da Friedrich Nietzsche a Albert Einstein; scienziati, pensatori, filosofi che diedero un grande contributo all'evoluzione umana. L'ultima parte ovviamente gioca sulla fantasia ma in qualche modo preannuncia un finale che sembra già scritto, data la testardaggine umana. Il libro è arricchito dalle piacevoli illustrazioni dello stesso autore che senza dubbio supportano i lettori più giovani. Miniromanzo della vita sulla Terra pur non essendo un testo di divulgazione scientifica è un libro interessante e utile soprattutto per capire il senso dell'evoluzione, e naturalmente per porsi domande sui grandi peccati dell'uomo. Un libro che può essere letto sia da giovani lettori (a mio avviso non prima dei 10 anni), sia dagli adulti.
L'AUTORE
Biagio Bagini è autore di canzoni per bambini, testi per programmi radiofonici (condotti da Luciana Littizzetto, Marco Paolini, Lucilla Giagnoni) e tanti libri per bambini e ragazzi. Con il ricettario per salvare gli animali Prendere una lepre ha vinto il premio Cento 2015. Con il fortunato spettacolo musicale il Conciorto, gira per l’Italia e all’estero con Gian Luigi Carlone della Banda Osiris, suonando le verdure.