Recensione: Tempesta maledetta, di Alex Connor

Titolo: Tempesta maledetta
Autore: Alex Connor
Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 12,90 €


Recensione a cura di Daniela

Anno 1510, lo scenario è quello di una Venezia malata, praticamente deserta, eccetto per i cadaveri, i cani inferociti, sciacalli e moribondi in cerca di aiuto, che si aggirano furtivamente tra le calli buie e maleodoranti. Giorgione deve lasciare il suo studio e trovare un posto sicuro per nascondersi dagli uomini di Vendramin, che vogliono ucciderlo per via della sua relazione con Florenza Padula, l'amante di Gabriele Vendramin, colui che commissionò al pittore un quadro intitolato la Tempesta. Nel tentativo di salvare la pelle, è obbligato ad infrangere il coprifuoco imposto dalle autorità per via della peste che ha colpito la Serenissima, decimando la popolazione. Florenza e Giorgione sono amanti, la loro è una relazione clandestina, ma a smascherarla, sarà proprio l'arte di quest'ultimo, che ritrae la sua amata in uno dei suoi quadri.

Anno 2020, Londra è immobile, un silenzio surreale avvolge la città, le strade sono deserte, se non fosse per la presenza dei pochi cittadini in possesso di un permesso speciale, che ne attesta le motivazioni degli spostamenti, misure restrittive rese necessarie dopo la diffusione del Coronavirus, un virus letale che si propaga a macchia d'olio in tutto il mondo e proprio come nel 1510, obbliga le popolazioni alla quarantena. Gil Eckhart, un ex investigatore di crimini d'arte, collabora con la polizia londinese per scoprire il colpevole di una serie di omicidi che ruotano attorno al furto di un quadro famoso, la Tempesta, dipinto da uno dei pittori più enigmatici del XVI secolo, Giorgio da Castelfranco, meglio conosciuto come Giorgione.
Una trama intrigante, ricca di storia e abili colpi di scena, procede a ritmo serrato, saltando da un'epoca all'altra, tenendo il lettore col fiato sospeso tra un capitolo e l'altro, ma senza mai interrompere la sete di curiosità, alimentata dalla successione di eventi che animano i vari personaggi. Il linguaggio è ricco e flessibile, alterna dialoghi e descrizioni in maniera sapiente, l'autrice valorizza il carattere vulnerabile dei numerosi soggetti coinvolti nella storia, creando trambusto all'interno di un mondo reso immobile dalla quarantena. Sete di potere, soldi, gelosie, vendette e amori impossibili sono gli ingredienti di questo thriller ricco di colpi di scena. Ambientato a Londra, Venezia e New York, il libro affronta un tema tristemente attuale, quello della pandemia virale iniziata a dicembre 2019 nella città di Wuhan, in Cina, la cosiddetta malattia da nuovo coronavirus. Ho particolarmente apprezzato l'acutezza della scrittrice nell'accostare le due epidemie tramite l'arte di Giorgione, pittore del Rinascimento italiano che, proprio nel 1510, morì di peste sull'isola di Poveglia, convertita in ricovero per i malati. L'analogia che accosta le due storie, potrebbe essere la ricerca irrefrenabile della notorietà con la quale si tenta di preservare la sopravvivenza oltre la morte, affermando fama e ricchezza con l'arte e il denaro. Un thriller brillante, intriso di storia, ma con un promemoria terribilmente attuale.

L'AUTRICE
Alex Connor è autrice di thriller e romanzi storici ambientati nel mondo dell’arte. Lei stessa è un’artista e vive nel Sussex. Cospirazione Caravaggio, uscito per la Newton Compton nel 2016, è diventato un bestseller ai primi posti delle classifiche italiane. Con Il dipinto maledetto ha vinto il Premio Roma per la Narrativa Straniera. La Newton Compton ha pubblicato la sua trilogia su Caravaggio, composta da Caravaggio enigma, Maledizione Caravaggio ed Eredità Caravaggio; Goya enigma e Tempesta maledetta. I cospiratori di Venezia è il secondo libro di una serie iniziata con I Lupi di Venezia. Per saperne di più: www.alexandra-connor.com

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