Recensione: La casa di sale e lacrime, di Erin A. Craig

Titolo: La casa di sale e lacrime
Autore: 
Erin A. Craig
Editore: Fanucci
Pagine: 324
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 14,90 €

Recensione a cura di Daniela

Highmoor è la residenza della famiglia Thaumas, si trova sull'isola di Salten che fa parte di cinque isole, denominate isole di Salann, allineate nel mar Kaleico come gemme di una collana. La famiglia è stata colpita dall'ennesimo lutto e sta celebrando il funerale di Eulalie, una delle dodici sorelle Thaumas a cui fa capo il duca di Salann, Ortun. Annaleigh è molto scossa, ma non riesce a piangere, ha già versato troppe lacrime per via delle disgrazie che le hanno già portato via la madre Cecilia e tre delle sorelle maggiori, alimentando la convinzione che la famiglia sia stata colpita da una maledizione. A differenza delle precedenti, la morte di Eulalie ha qualcosa di diverso, le circostanze della stessa insinuano in Annaleigh il dubbio che non si sia trattato di una tragica fatalità, ma che la caduta dalla scogliera sia frutto di un omicidio ed è disposta a far luce sulla vicenda a tutti i costi.


Durante la ricerca di elementi e testimonianze che possano avvalorare i suoi sospetti, Annaleigh si imbatte in Cassius, un giovane tanto affascinante quanto misterioso e ne resterà folgorata. Come da tradizioni secolari, la famiglia Thaumas si prepara ad osservare il lungo lutto per la scomparsa di Eulalie, ma la presenza di Morella, la matrigna delle sorelle "maledette" e la notizia che aspetti un figlio da Ortun, porrà presto fine a queste usanze. A differenza delle sorelle, Annaleigh non prende bene la decisione di tornare alla vita di sempre, desiderosa di onorare il ricordo della sorella defunta, partecipa controvoglia ai misteriosi balli a tema, ai quali le sorelle aderiscono di nascosto, vestite di tutto punto, con meravigliosi abiti e luccicanti scarpe da ballo, ma convinta quantomeno, che possano portarla a far luce sul mistero della morte di Eulalie e in secondo luogo, spera di poter avere l'occasione di ballare con l'affascinante Cassius. Saranno proprio i misteriosi balli in maschera a suggerire ad Annaleigh che la morte di Eulalie è legata a misteriose forze oscure, invocate da qualcuno che, evidentemente, brama una crudele vendetta, desideroso di impossessarsi delle ricchezze della famiglia Thaumas. La verità a cui la protagonista aspira, sarà, tuttavia, di gran lunga più terrificante di quanto aveva immaginato.


Una storia che profuma di mare, merito delle accurate descrizioni paesaggistiche e alla minuziosa narrazione delle tradizioni dell'isola, a cominciare dai riti funebri, caratterizzati dalle restituzione dei corpi al Sale, che sotto la guida di Pontus, signore del mare, tornavano all'oceano, il cui lutto era osservato per un anno, indossando abiti neri e nastrini che man mano venivano sostituiti da abiti con tonalità leggermente più chiare, fino ad arrivare al grigio. La tradizionale festività in onore del Vortice, dove si festeggiava il risveglio del Dio Pontus, che con il suo tridente sposta le correnti calde verso le isole Salann, permettendo il ritorno dei pesci e la crescita rigogliosa delle alghe. La festa del Vortice è contraddistinta da bellissimi giochi di luci dai colori luminescenti, lanterne di carta, cibi appetitosi e bevande salate, come Le Sirene Aggrovigliate, la caratteristica bevanda che consisteva in un miscuglio di liquori e bitter con l'aggiunta dell'essenza di alga salata. Persino gli spettacoli di marionette, la musica e i fuochi d'artificio, tenevano fede al tema predominante della festa, che naturalmente era prettamente marino. La religione era il modo più veloce per riconoscere un abitante del continente di Arcannia, la Gente del Sale, aveva sempre venerato Pontus, signore del mare, ma esistevano anche Vaipany, signore del sole e del cielo; Seland, re della terra; Versia, regina della notte; Arina, dea dell'amore e dozzine di altre divinità, stregoni e araldi che governavano vari aspetti della vita.


La trama è riccamente guarnita, balli a tema, magia, misteri e forze oscure che agiscono in contemporanea, creando un clima di continua trepidazione, anche quando l'amore fa capolino tra le pagine, si ha la sensazione che possa svanire per mano di incubi e strani sortilegi. Annaleigh è la protagonista della storia, nonché voce narrante, ha un carattere deciso e temerario che le permetterà di affrontare le ombre gettate dal villain del racconto sulla sua famiglia. La storia delle sorelle Thaumas, ha evidenti analogie con la fiaba "Le dodici principesse danzanti" dei fratelli Grimm, ma in chiave decisamente dark: magie e forze oscure tingono di nero questa appassionante fiaba mascherata da thriller- Un fantasy con la prerogativa di uno young adult che stimolerà senza dubbio la curiosità di ogni lettore.

L'AUTRICE
Erin A. Craig è autrice bestseller secondo il New York Times, e ha sempre amato raccontare storie.
Dopo essersi laureata in Progettazione e produzione teatrale presso l’Università del Michigan, ha diretto diverse pièce teatrali su gobbi, sedute spiritiche e pagliacci assassini, finché non ha deciso di scrivere storie altrettanto inquietanti. Avida lettrice, appassionata tifosa di basket e collezionista di macchine da scrivere, Erin vive a Memphis, con il marito e la figlia. La casa di sale e lacrime è il suo romanzo d’esordio, pubblicato per Fanucci Editore.

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