Recensione: Portami il diario, di Valentina Petri

Titolo: Portami il diario
Autore: Valentina Petri
Editore: Rizzoli
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020

Prezzo copertina: 18,00 €

Recensione a cura di Daniela

Valentina Petri, insegnante di lettere, racconta in questo libro il mondo del precariato. L'autrice, con uno stile diretto e pungente, ci introduce nel mondo della scuola, offrendo, ai non addetti ai lavori, un punto di vista sconosciuto, sfatando miti e luoghi comuni, che vedono gli insegnanti come figure sadiche, quasi incapaci di provare empatia verso gli alunni, la classica storia della vittima e il suo aguzzino, come se l'insegnante provasse una sorta di soddisfazione nel torturare gli alunni con noiose ed interminabili lezioni, seguite soltanto da interrogazioni spietate e crudeli. Ovviamente, nulla di tutto ciò trova conferma nel racconto appassionato e carico di ironia di Valentina Petri. 


In principio, il lettore accompagna la protagonista nella scelta delle cattedre, dove orde di insegnanti precari si contendono le scuole, considerate "migliori", a suon di punteggi; impara così che la numerazione delle classi, a volte, segue regole la cui logica resta un mistero e che i legami ai tempi delle superiori sono più forti delle bugie, anche se soggetti ad una fine; diventa testimone dei pensieri, dei dubbi e delle paure che scortano l'insegnante dal primo all'ultimo giorno di scuola, ma nonostante le difficoltà, si affeziona inevitabilmente a pregi e difetti di ogni singolo alunno, giacché ognuno possiede una chiave di lettura, basta solo saper dove cercare. Dal suono della prima campanella di settembre, dell'istituto professionale, fino al nostalgico suono dell'ultima campanella dell'anno, osserveremo le classi secondo il punto di vista dell'insegnante, permettendoci di riscontrare passioni e debolezze dei ragazzi, di rimarcare alunni distratti, alunni addormentati, altri completamente disinteressati, ma tutti, costantemente impegnati a bere o ingurgitare panini, pizzette e cibi speziati. Studenti esuberanti, sfrontati, logorroici, svogliati, sensibili, dai look improbabili e appariscenti che nel bene o nel male, hanno la capacità di appassionarsi a qualcosa, ma solo se la passione che muove l'insegnante è più forte dei pregiudizi. Il lettore scoprirà talenti, esulterà per le uscite didattiche o le prove antincendio, parteciperà  a gioie e sofferenze che solo l'amore sa dare ed infine, si troverà a tifare per loro, gli alunni dell'ultimo anno, che con coraggio e determinazione affronteranno gli esami di maturità, mentre nell'insegnante nasce la consapevolezza che quella classe continuerà ad esistere solo nel suo cuore: il Kalòs, il Seduttore, il Ribelle, Sgamato, Tropposbatti e altri compagni che d'ora in avanti potranno finalmente vivere secondo le loro regole e inseguire i propri sogni.


Tra le nebbie autunnali e la calura opprimente di fine giugno, preparatevi ad assistere agli aneddoti più esilaranti degli studenti dell'istituto professionale, che tra mille peripezie, note disciplinari e amori passeggeri, sapranno suscitare più di una risata e per gli animi più sensibili, c'è anche la possibilità di veder scorrere qualche lacrimuccia.

L'AUTRICE
Valentina Petri vive a Vercelli, dove insegna lettere all’istituto professionale Francis Lombardi. Dal 2017 condivide le sue storie di scuola sulla pagina Facebook Portami il diario. Questo è il suo primo romanzo.

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