Recensione: Love trotter, di Bea Buozzi

Titolo:
Love trotter
Autore: Bea Buozzi
Editore: SEM
Pagine: 250
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 17,00 €

Recensione a cura di Eleonora Cocola

Viaggiare in tutto il mondo e raccontare le proprie esperienze in reportage letti da migliaia di persone: non sarebbe il lavoro dei sogni per molte, moltissime persone? Per Diana, la protagonista del romanzo Love trotter, è la scintillante realtà. Aggiungeteci un appartamento nel pieno centro di Milano e un bellissimo fidanzato artista, ed ecco a voi il ritratto di una vita perfetta. Ma, si sa, non è tutto oro quello che luccica: la perfezione non esiste e spesso basta poco perché le cose cambino. Per quanto riguarda Diana, un giorno è sufficiente per vedere la sua vita sgretolarsi: viene fuori che se hai un contratto precario è facile essere licenziati dalla rivista di viaggi per cui lavori, anche se sei una delle penne più apprezzate dai lettori; che l’uomo perfetto forse non è poi così perfetto; e che se hai fatto il passo più lungo della gamba accendendo un mutuo per una casa in pieno centro, perdere il lavoro può essere un gran bel problema. 


Così Diana è costretta a prendere armi e bagagli e fare ritorno a casa di sua madre, nella triste cittadina di provincia da cui è scappata anni prima. Per fortuna Diana ha Regina, una super mamma pronta ad accoglierla e ad incoraggiarla a rialzarsi, e Sofia, una migliore amica che non si limita a starle vicino ma la aiuta a creare un blog di successo. E da un viaggio improvvisato a Londra con in tasca poche centinaia di euro nasce l’idea: raccontare come si viaggia con budget limitati. Il coraggio di Diana non tarda ad essere premiato, e presto la ragazza vede il futuro tornare a delinearsi ancora più luminoso di prima, complice anche l’incontro con un bel Mr Darcy che dietro a un atteggiamento scontroso nasconde un cuore d’oro. La penna di Bea Buozzi è leggera, scorrevole, a tratti divertente. L’autrice è bravissima a delineare i contorni di una vita perfetta svelandone allo stesso tempo le magagne: si impone con forza, ad esempio, il tema attualissimo del lavoro precario e della mancanza di meritocrazia, ma anche quello di come l’ansia di fuggire dallo squallido, poco stimolante hinterland milanese possa indurre a fare il passo più lungo della gamba, indebitandosi per una casa in centro. Qualche dettaglio può far sorridere un lettore informato – ad esempio un appartamento in Porta Venezia mantenuto con quello che l’autrice definisce “lo stipendio medio di un impiegato a Milano”, ma nel complesso ai fini della narrazione possiamo considerarla una licenza poetica. La trama si snoda scorrevole, con una protagonista costretta a rinunciare al suo mondo e ad accettare una realtà diversa, piena di avversità ma anche di aiutanti pronti a darle supporto sia psicologico che materiale per trarre il meglio dalla situazione. 


Il personaggio della protagonista è quella che convince meno: Diana appare parecchio ingenua nel suo non vedere situazioni che al lettore stesso sembrano chiare dopo poche pagine, e un po’ sprovveduta nel suo vivere molto al di sopra delle sue possibilità con un lavoro precario. Molto più forte e interessante spicca il personaggio di sua madre Regina, pronta ad aiutare sua figlia nonostante gli attriti del passato e sempre positiva a dispetto di una vita tutt’altro che patinata. L’impressione è che senza il suo supporto, e senza l’aiuto dell’amica Sofia, Diana sarebbe rimasta nel suo appartamento di lusso a farsi pignorare il costoso divano senza sapere minimamente che pesci prendere. L’incontro con Andrea, collega con cui Diana si trova costretta a condividere i viaggi quando trova un nuovo lavoro, è da manuale: l’avversità iniziale tra i due viene presto sostituita da un sentimento profondo. Peccato che il passaggio sia un po’ troppo repentino e poco realistico, forse questo snodo avrebbe potuto essere preparato e sviluppato un po’ meglio. Nel complesso comunque Love trotter è una lettura piacevole, leggera, capace di far sognare.

L'AUTRICE
Bea Buozzi, nata sotto il segno della rondine, ma stanziale sotto il cielo di Milano, nel tempo libero scrive di viaggi su naticonlavaligia.com. In passato ha collaborato con alcuni periodici femminili ed è inoltre autrice dei romanzi Matta per Manolo, Tutte Choo per terra e La vita è una Loubou meravigliosa, editi da Mondadori.

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