Titolo: La ragazza nel giardino degli ulivi
Siamo in Italia nel 1943, la contessa Sofia e il marito Lorenzo, convivono quotidianamente con le limitazioni dettate dall'Italia fascista, nonché dall'occupazione di gran parte del territorio italiano da parte dell'esercito tedesco, impegnato ormai a scovare i partigiani e punire chiunque offra loro aiuto o informazioni. Sofia e Lorenzo vivono in Toscana a Castello de' Corsi, un piccolo borgo fortificato del tredicesimo secolo, situato sulle colline settentrionali della Val d'Orcia. Nonostante la guerra e i bombardamenti da parte degli Alleati per impedire i rifornimenti dell'esercito tedesco, Sofia si sente al sicuro tra le mura medievali del Castello e trascorre le giornate in compagnia di Carla, la sua domestica e i figli della stessa: Anna, Aldo e Gabriella, aiutando gli abitanti del borgo e sperando nella vicina fine del conflitto. Lorenzo de' Corsi, è vicepresidente del consorzio locale e lavora per il Ministero delle Politiche agricole, il suo lavoro lo tiene spesso lontano da casa ed è proprio durante uno dei viaggi di lavoro che farà perdere le sue tracce, gettando Sofia nello sconforto più totale.
L'autrice offre al lettore una visione dell'Italia verso la fine della seconda guerra mondiale e ci presenta un paese diviso tra fascisti, nazisti e partigiani. Il numero di questi ultimi era rimpolpato dal forte astio che si era diffuso tra la popolazione per le camicie nere che collaboravano alacremente con i nazisti, inoltre, chiunque rifiutasse il tesseramento fascista perdeva il lavoro e si vedeva costretto a scappare vivendo di stenti. Alcuni soldati italiani, una volta firmato l'armistizio, decisero di abbandonare i posti nell'esercito, facendo ritorno dai propri cari, ma quando la Germania occupò l'Italia, i nazisti reclamarono gli ex combattenti come forza lavoro o come schiavi da impiegare nei campi tedeschi, così molti di loro decisero di scappare nei boschi e si unirono ai partigiani. Nonostante la storia è ambientata in un'Italia lacerata dalla guerra, non si può fare a meno di restare incantati dai paesaggi descritti, in particolar modo dalla splendida campagna toscana e suoi caratteristici borghi medievali, unitamente alla bellezza ed il fascino di Roma e Firenze. Ogni vicenda viene perfettamente ambientata nel contesto paesaggistico in cui avviene, quasi a rendere il lettore fisicamente presente nei luoghi in cui si svolgono i fatti, diventando una sorta di complice delle imprese di cui si legge. Ogni personaggio è reso particolarmente reale dalle accurate descrizioni fisiche e caratteriali dell'autrice che non ha risparmiato i dettagli spiacevoli sulla guerra e sull'occupazione nazista, tanto da far vivere al lettore, lo stesso risentimento provato dai personaggi della storia.
La ragazza nel giardino degli ulivi, è un romanzo dalla trama avvincente e audace, in cui il tema dell'amore è uno sfondo costante. Una storia intrisa di coraggio, dolore, empatia ed amicizia, che si svolge all'interno di un forte contesto storico, dove i personaggi combattono una doppia guerra: la prima è quella contro l'occupazione nazista, l'altra, più profonda, è quella contro se stessi, in quanto costretti a reprimere le proprie emozioni, facendo ricorso ad azioni estreme per il bene della collettività, con l'intento di celebrare la vita e mantenere viva la memoria delle persone care che hanno sacrificato la propria esistenza per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Autore: Dinah Jefferies
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 9,90 €
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Daniela
Maxine Caprioni è una giovane reporter italoamericana inviata dal governo britannico in Italia per collaborare con le forze alleate, favorendo rapporti e scambi di informazioni con i partigiani. Arrivata a Roma, oltre ai genitori di Sofia, Maxine fa la conoscenza di Marco, un partigiano incaricato di organizzare e coordinare la resistenza dei partigiani in Toscana, ben presto tra i due nascerà un forte legame che farà tremare il cuore dell'impenetrabile Maxine. I destini di Maxine e Sofia si incrociano proprio nella bellissima Toscana, terra natia della madre di Maxine. Le due donne condividono gli orrori e le perdite della guerra in atto e sono parte attiva del movimento di resistenza che si occupa di sabotare le attività tedesche. Insieme affrontano le ingiustizie e le vessazioni dei nazisti, persuase da un coraggio che nasce proprio dalla disperazione delle perdite subite e dalla voglia di libertà e riscatto per tutte le persone care che non ce l'hanno fatta.
L'autrice offre al lettore una visione dell'Italia verso la fine della seconda guerra mondiale e ci presenta un paese diviso tra fascisti, nazisti e partigiani. Il numero di questi ultimi era rimpolpato dal forte astio che si era diffuso tra la popolazione per le camicie nere che collaboravano alacremente con i nazisti, inoltre, chiunque rifiutasse il tesseramento fascista perdeva il lavoro e si vedeva costretto a scappare vivendo di stenti. Alcuni soldati italiani, una volta firmato l'armistizio, decisero di abbandonare i posti nell'esercito, facendo ritorno dai propri cari, ma quando la Germania occupò l'Italia, i nazisti reclamarono gli ex combattenti come forza lavoro o come schiavi da impiegare nei campi tedeschi, così molti di loro decisero di scappare nei boschi e si unirono ai partigiani. Nonostante la storia è ambientata in un'Italia lacerata dalla guerra, non si può fare a meno di restare incantati dai paesaggi descritti, in particolar modo dalla splendida campagna toscana e suoi caratteristici borghi medievali, unitamente alla bellezza ed il fascino di Roma e Firenze. Ogni vicenda viene perfettamente ambientata nel contesto paesaggistico in cui avviene, quasi a rendere il lettore fisicamente presente nei luoghi in cui si svolgono i fatti, diventando una sorta di complice delle imprese di cui si legge. Ogni personaggio è reso particolarmente reale dalle accurate descrizioni fisiche e caratteriali dell'autrice che non ha risparmiato i dettagli spiacevoli sulla guerra e sull'occupazione nazista, tanto da far vivere al lettore, lo stesso risentimento provato dai personaggi della storia.