Recensione: La ragazza nel giardino degli ulivi, di Dinah Jefferies

Titolo:
La ragazza nel giardino degli ulivi
Autore: Dinah Jefferies
Editore: Newton Compton
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Daniela

Siamo in Italia nel 1943, la contessa Sofia e il marito Lorenzo, convivono quotidianamente con le limitazioni dettate dall'Italia fascista, nonché dall'occupazione di gran parte del territorio italiano da parte dell'esercito tedesco, impegnato ormai a scovare i partigiani e punire chiunque offra loro aiuto o informazioni. Sofia e Lorenzo vivono in Toscana a Castello de' Corsi, un piccolo borgo fortificato del tredicesimo secolo, situato sulle colline settentrionali della Val d'Orcia. Nonostante la guerra e i bombardamenti da parte degli Alleati per impedire i rifornimenti dell'esercito tedesco, Sofia si sente al sicuro tra le mura medievali del Castello e trascorre le giornate in compagnia di Carla, la sua domestica e i figli della stessa: Anna, Aldo e Gabriella, aiutando gli abitanti del borgo e sperando nella vicina fine del conflitto. Lorenzo de' Corsi, è vicepresidente del consorzio locale e lavora per il Ministero delle Politiche agricole, il suo lavoro lo tiene spesso lontano da casa ed è proprio durante uno dei viaggi di lavoro che farà perdere le sue tracce, gettando Sofia nello sconforto più totale.


Maxine Caprioni è una giovane reporter italoamericana inviata dal governo britannico in Italia per collaborare con le forze alleate, favorendo rapporti e scambi di informazioni con i partigiani. Arrivata a Roma, oltre ai genitori di Sofia, Maxine fa la conoscenza di Marco, un partigiano incaricato di organizzare e coordinare la resistenza dei partigiani in Toscana, ben presto tra i due nascerà un forte legame che farà tremare il cuore dell'impenetrabile Maxine. I destini di Maxine e Sofia si incrociano proprio nella bellissima Toscana, terra natia della madre di Maxine. Le due donne condividono gli orrori e le perdite della guerra in atto e sono parte attiva del movimento di resistenza che si occupa di sabotare le attività tedesche. Insieme affrontano le ingiustizie e le vessazioni dei nazisti, persuase da un coraggio che nasce proprio dalla disperazione delle perdite subite e dalla voglia di libertà e riscatto per tutte le persone care che non ce l'hanno fatta.

L'autrice offre al lettore una visione dell'Italia verso la fine della seconda guerra mondiale e ci presenta un paese diviso tra fascisti, nazisti e partigiani. Il numero di questi ultimi era rimpolpato dal forte astio che si era diffuso tra la popolazione per le camicie nere che collaboravano alacremente con i nazisti, inoltre, chiunque rifiutasse il tesseramento fascista perdeva il lavoro e si vedeva costretto a scappare vivendo di stenti. Alcuni soldati italiani, una volta firmato l'armistizio, decisero di abbandonare i posti nell'esercito, facendo ritorno dai propri cari, ma quando la Germania occupò l'Italia, i nazisti reclamarono gli ex combattenti come forza lavoro o come schiavi da impiegare nei campi tedeschi, così molti di loro decisero di scappare nei boschi e si unirono ai partigiani. Nonostante la storia è ambientata in un'Italia lacerata dalla guerra, non si può fare a meno di restare incantati dai paesaggi descritti, in particolar modo dalla splendida campagna toscana e suoi caratteristici borghi medievali, unitamente alla bellezza ed il fascino di Roma e Firenze. Ogni vicenda viene perfettamente ambientata nel contesto paesaggistico in cui avviene, quasi a rendere il lettore fisicamente presente nei luoghi in cui si svolgono i fatti, diventando una sorta di complice delle imprese di cui si legge. Ogni personaggio è reso particolarmente reale dalle accurate descrizioni fisiche e caratteriali dell'autrice che non ha risparmiato i dettagli spiacevoli sulla guerra e sull'occupazione nazista, tanto da far vivere al lettore, lo stesso risentimento provato dai personaggi della storia.


La ragazza nel giardino degli ulivi, è un romanzo dalla trama avvincente e audace, in cui il tema dell'amore è uno sfondo costante. Una storia intrisa di coraggio, dolore, empatia ed amicizia, che si svolge all'interno di un forte contesto storico, dove i personaggi combattono una doppia guerra: la prima è quella contro l'occupazione nazista, l'altra, più profonda, è quella contro se stessi, in quanto costretti a reprimere le proprie emozioni, facendo ricorso ad azioni estreme per il bene della collettività, con l'intento di celebrare la vita e mantenere viva la memoria delle persone care che hanno sacrificato la propria esistenza per il raggiungimento di un obiettivo comune.

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