Recensione: Lettera alla sposa, di Licia Allara

Titolo:
Lettera alla sposa
Autore: Licia Allara
Editore: Europa Edizioni
Pagine: 115
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 12,90 €

Recensione a cura di Eleonora Cocola

Il 22 novembre di un anno imprecisato. in un piccolo paese indefinito, una galleria di personaggi senza nome sono in attesa del matrimonio dell'anno: non solo gli sposi, in procinto di compiere un passo che certamente sarà tra i più importanti della loro vita, ma anche il prete, il fioraio, l'organista, la zia zitella aspettano trepidanti l'inizio della cerimonia. È tutto pronto: la deliziosa chiesetta sul mare è addobbata con i fiori che la sposa ha scelto accuratamente, gli ospiti sono arrivati, l'abito è pronto per essere indossato. Nell'attesa, l'autrice ci racconta le storie di alcuni dei presenti, condensando nello spazio di poche pagine tematiche di fondamentale importanza trattate con grande semplicità e con una leggerezza che rende la lettura scorrevole. 


Attraverso le vicende narrate in questo brevissimo romanzo si delinea un universo fatto di vite vissute a metà, di scelte che sembrano tali, ma che spesso sono frutto di imposizioni più o meno implicite della società e della famiglia. Leggendo le storie di questi personaggi diventa subito chiaro perché l'autrice abbia deciso di lasciarli senza nome e senza una precisa collocazione temporale e geografica: essi esprimono delle verità esistenziali che vanno ben oltre la singola vicenda, le loro storie toccano temi che sono di tutta l'umanità. Pongono delle domande che chiunque si è posto - o dovrebbe prima o poi porsi: la mia vita rispecchia veramente ciò che sono nel profondo? Quali sono i miei desideri reali, e fino a che punto sono disposto a rinunciarvi? Rispondendo a queste domande, per esempio, l'organista ha deciso di cambiare la sua vita e dedicarsi alla sua vera passione, la musica. 


È facile rispecchiarsi nelle vite di questi personaggi che, per quanto avulsi dal tempo e dallo spazio, per quanto tratteggiati velocemente nello spazio di poche pagine, risultano straordinariamente realistici: quante volte ci sentiamo come se la vita che stiamo vivendo non fosse realmente nostra, come se stessimo interpretando un ruolo che non ci appartiene del tutto? Quante volte scegliamo una strada basandoci su motivazioni che non hanno nulla a che fare con i nostri desideri e la nostra felicità? Quante volte accarezziamo l'idea di rivoluzionare tutto, fuggire lontano e ricominciare da capo? Ed ecco allora che la lettera alla sposa del titolo è anche un po' una lettera al lettore, un'esortazione a porcele davvero, quelle domande, a porcele a voce alta, senza remore e senza preclusioni, e a provare a darci delle risposte autentiche.

L'AUTRICE
Licia Allara, piemontese, è nata nel 1966. Sposata con tre figli, ha vissuto in diversi paesi europei. Attualmente abita a Cascais, in Portogallo. Collabora con una piccola ONLUS italiana, adora il tennis e le onde dell’oceano.

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