Recensione: Un tempo strano, di Joe Hill

Titolo:
Un tempo strano
Autore: Joe Hill
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 21,90 €

Recensione a cura di Daniela

ISTANTANEA
Michael Figlione è il protagonista quarantenne, nonché la voce narrante, di questa bizzarra storia, che si svolge a San Francisco nel 1988, quando Michael era un ragazzino grassoccio di soli tredici anni che viveva con il padre e si dilettava a costruire strane invenzioni. È proprio uno strano marchingegno, il fulcro del racconto, infatti, quella che a prima vista potrebbe sembrare una semplice Polaroid, è in realtà una macchina fotografica in grado di cancellare i ricordi delle persone. Una delle vittime è, l'ormai anziana, Signora Beukes, che si ritrova a camminare per le strade di Golden Orchards scalza e spaesata. Quello che a chiunque con un minimo di raziocinio, compreso Michael, può sembrare un classico sintomo riconducibile all'Alzheimer o alla demenza senile, cela invece una realtà priva di ogni logica, dove, con ogni probabilità, la perdita di memoria è dovuta allo scatto di una Polaroid che imprime i ricordi sulle istantanee, ma li cancella definitivamente dalla memoria della persona inquadrata.


CARICA
Aisha Lanternglass aveva dieci anni quando ha assistito all'uccisione di suo fratello Colson Withers. L'uccisione di colui che considerava un fratello, nonostante non avessero lo stesso sangue, è un fardello che l'accompagnerà nel corso dell'intera esistenza, una sorta di monito che l'assiste nello svolgimento del suo lavoro di reporter, dove a volte, scavare troppo a fondo comporta una serie di rischi, soprattutto quando si insegue una vendetta invisibile che potrebbe mettere a repentaglio la tua stessa vita. Il rischio per Aisha, diventa più concreto quando la sua strada incrocia quella dell'ex soldato Randall Kellaway, padre di famiglia, declassato a guardia di sicurezza in un centro commerciale per via di una condotta poco ortodossa. Le vite di una serie di personaggi si intrecciano in maniera decisamente fatale e danno vita ad un racconto agghiacciante che mette in mostra i punti oscuri di una mente che ha chiaramente superato il punto di non ritorno.


LASSÙ
Aubrey Langdon Griffin, violoncellista ventiduenne, ha un unico desiderio: riportare le sue chiappe sulla terra ferma. La paura di lanciarsi con un paracadute da quattromila metri di altezza, ha la meglio sul suo desiderio di fare colpo sull'amica Harriet, che insieme a lui ed altri amici, è in procinto di lanciarsi col paracadute da un aereo per onorare la morte della cara amica June, deceduta di cancro qualche settimana prima. Nonostante Aubrey ha deciso di abbandonarsi alla codardia, una strana anomalia del motore, lo obbligherà a lanciarsi nel vuoto insieme al suo istruttore, ma la discesa durerà meno del previsto, perché l'impatto con una nuvola metterà fine all'impresa e catapulterà Aubrey in un mondo soffice, dove nulla è distinguibile, se non una specie di grande cupola al centro dell'immensa superficie candida. Superato lo shock iniziale, il protagonista realizza che sullo strano mezzo di trasporto, ogni desiderio ha la capacità di materializzarsi senza neanche l'ausilio delle parole, basta immaginarli ed i pensieri prendono vita, come prende vita la spumosa sagoma di Harriet che si rende disponibile ad esaudire ogni fantasia del protagonista. Un mondo quasi perfetto, considerata l'imperfezione della vita terrena, dove però la perfezione non sempre è sinonimo di felicità, né tanto meno priva di ostacoli. Aubrey è timoroso, ma allo stesso tempo affascinato da questo luogo misterioso, fino al momento in cui scopre con orrore di esserne prigioniero. Ne scaturirà dunque una vera e propria lotta tra la strana nuvola a forma di ufo e le sue paure più profonde.


PIOGGIA
Honeysuckle Speck ha 23 anni, abita a Boulder ed è fidanzata con Yolanda. Le due ragazze sono in procinto di iniziare una convivenza, ma i loro sogni vengono spazzati via dall'arrivo di una violentissima pioggia, che scende dal cielo sotto forma di aghi, formati da folgorite, un tipo di cristallo in grado di trafiggere le persone, distruggendo tutto ciò con cui impatta. Honeysuckle perderà la compagna a causa della strana pioggia, alla quale ne seguiranno delle altre, sempre più violente, dando vita ad uno scenario apocalittico che scatena una serie di atrocità, evidenziando quanto labili possono essere i confini di giustizia insiti nella mente umana.

Joe Hill ci delizia con quattro racconti onirici, dove il confine tra fantasia e realtà è celato dalle fin troppo comuni situazioni familiari dei protagonisti. Storie ordinarie di persone come tante, che tentano disperatamente di vivere la normalità di una vita che molto spesso li ha messi a dura prova. Un tempo strano ci mostra quanto può essere fragile e volubile quella linea che separa la normalità da ciò che viene ritenuto deplorevole, sbagliato, suscitando nel lettore una serie di emozioni che variano dallo stupore, all'incredulità, ma anche paura, sollievo, compassione, frutto di uno stile conciso e diretto, che non risparmia nulla, neppure i contenuti più infausti. Temi sobri quali vendetta, gelosia, razzismo ed omosessualità, guarniti da una buona dose di situazioni fantastiche, dal sapore decisamente noir.

L'AUTORE
JOE HILL è uno dei più importanti scrittori americani horror della sua generazione; «uno degli autori di spicco nella letteratura fantastica del Ventunesimo secolo», come lo ha definito il Washington Post. Con i suoi libri, più volte bestseller del New York Times, tra cui ricordiamo La scatola a forma di cuore e La vendetta del diavolo (pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer), ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, come il Bram Stoker Award e il British Fantasy Award. www.joehillfiction.com

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