Recensione: La felicità sulla porta di casa, di Jason F. Wright

Titolo:
La felicità sulla porta di casa
Autore: Jason F. Wright
Editore: Garzanti
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 16,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

In questo clima natalizio dai toni un po’ smorzati, dove più che regali fisici avremmo bisogno di regali emotivi, ho avuto il piacere di leggere una piccola perla editoriale portata nelle librerie da Garzanti: sto parlando de La felicità sulla porta di casa, scritto da Jason F. Wright, che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa. Il libro, non molto lungo, racchiude in sé tutta la generosità, l’empatia, la bontà e la gentilezza di cui sono capaci gli esseri umani e avvolge il lettore in un caldo abbraccio. Tutto ha inizio con la storia di Hope Jensen, una ragazza abbandonata sin da piccola al tavolo del Chuck’s Chicken ’n’ Biscuits dove viene trovata e adottata da una donna straordinaria di nome Louise. Quest’ultima assiste alla crescita della ragazzina che ben presto dimostrerà un’innata creatività con le parole che la spingerà a diventare una giornalista. Hope sembra avere una vita tranquilla e felice fino a quando il destino non decide di portarle via l’unica fonte di gioia, ovvero sua madre. Passa così del tempo da sola e come se non bastasse, alla tristezza della sopraggiunta perdita, si aggiunge l’arrivo di ladri che le svaligiano la casa, facendola sprofondare nell’amarezza più assoluta. Tutto sembra andare per il verso storto, ma come per magia la sera di Natale davanti alla sua porta di casa troverà un barattolo rosso con un enorme fiocco contenente dei soldi e un bigliettino anonimo che le augurava tutto il bene del mondo. Hope così, presa dalla sua smania giornalistica comincia ad indagare dietro a quello strano regalo e arriva a scoprire che si tratta di una vera e propria tradizione fatta di quei barattoli natalizi contenenti piccole gioie, create non tanto per aiutare economicamente i destinatari, quanto per risollevargli il morale e farli ricredere in un pizzico di magia.


Lo stile dell’autore è diretto e usa un linguaggio facilmente comprensibile. Personalmente, anche se la storia può avere una struttura semplicistica e quasi nessun colpo di scena, penso che la particolarità del romanzo risieda in un gesto altruistico che arriva in un momento difficile e che mira a far sì che quelle persone bistrattate dalla vita, dalle persone egoiste e da eventi tragici, possano ricominciare a sorridere, ad avere fiducia nel prossimo e in tutte quelle piccole gioie quotidiane che la vita ci regala. A mio avviso, Hope rappresenta ognuno di noi: messa a dura prova sin da piccola, durante la sua esistenza perde più di quanto riesca ad avere e comincia con il diventare diffidente, delusa dal mondo circostante e atterrita. Durante le ricerche poi, è animata più da curiosità giornalistica che da un vero e proprio slancio umano verso il prossimo; e soltanto alla fine, quando scoprirà chi si cela dietro quella strana tradizione, riuscirà a comprenderne l’importanza e la grandiosità del gesto. Un’altra cosa che vorrei sottolineare, è il fatto che tra le righe è possibile scorgervi diverse tematiche: dall’altruismo umano; all’esistenza di persone gentili; alla magia del Natale che rende tutto più importante. In conclusione è un romanzo davvero ben fatto che vi emozionerà e farà commuovere e che consiglio a tutti senza distinzione di genere. Non può che far bene a qualsiasi lettore dedicarsi ad una lettura simile.

L'AUTORE
Jason F. Wright, giornalista e scrittore, è autore di libri di grande successo, sempre in classifica su «New York Times» e «Wall Street Journal». Scrive per «The Washington Times», «The Chicago Tribune» e «Forbes». Vive con la moglie e i figli nella Shenandoah Valley, in Virginia.

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