Recensione: Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo, di Elena Favilli

Titolo:
Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo
Autore: Elena Favilli
Editore: Mondadori
Pagine: 209
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 19,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

La serie dei libri dedicati alle bambine ribelli di Francesca Cavallo e Elena Favilli continua con un nuovo volume pensato da entrambe, ma scritto solo dalla penna della Favilli: sto parlando di Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo. L'intento principale della serie dei libri è sempre stato quello di elogiare e mettere in risalto tutte quelle donne che dall’alba dei tempi si sono battute per migliorare la società e il mondo; e lo hanno fatto con coraggio, dedizione, e determinazione sfidando spesso gerarchie maschiliste, uomini troppo impegnati a zittirle e governi autoritari. 

Anche con questo nuovo volume, la tematica centrale rimane invariata, ma l’autrice si concentra su tutte quelle figure femminili migranti che nel tempo non hanno avuto paura di lasciare la loro casa e trasferirsi altrove per costruire un futuro migliore. Tra tutte le donne descritte, mi ha colpita maggiormente la storia di Anna Wintour, una ragazza londinese appassionata di moda che sin da giovane si trasferisce a New York per inseguire il suo sogno e diventa direttrice di Vogue; Arianna Huffington, una bambina ateniese da sempre appassionata di libri che si trasferisce prima a Londra per studiare e poi a New York dove co-fonda dapprima l’Huffington Post e poi Thrive Global per occuparsi della salute mondiale; e ancora Asma Khan, una ragazzina che vive in India dove le secondogenite donne vengono dimenticate dalla famiglia. Asma cresce e vola in Inghilterra dove si laurea in legge e apre un ristorante destinato a portare la cucina indiana nel mondo, servita da uno staff di sole donne. Carmen Herrera, una pittrice Cubana che trasferitasi a New York, vende il suo primo quadro a ottantanove anni, riuscendo- oggi a oltre cento anni- a diventare una delle artiste più famose al mondo; Eileen Gray, una donna irlandese che ha sfidato il design del tempo (inizio Novecento) pur di creare degli inconfondibili mobili laccati, e specializzarsi in un’architettura particolare; Gerda Taro, una ragazza ebrea che durante la seconda guerra mondiale scappa a Parigi dove incontra suo marito, un altro rifugiato nonché fotoreporter di guerra che utilizza uno pseudonimo americano. Entrambi documentano gli orrori di quella guerra fino a quando la nostra protagonista non perde la vita. 


E ancora Frieda Belinfante, una giovane musicista che diviene la prima direttrice d’orchestra da camera ad Amsterdam e dopo la seconda guerra mondiale si trasferisce in America dove continua il suo operato di direttrice; Malika Oufkir una bambina che da piccola viveva come una principessa tra i saloni del palazzo reale di re Hasan II del Marocco poiché suo padre ne era il consigliere. Quando suo padre tenta un colpo di stato, il re lo fa uccidere e fa imprigionare Malika e il resto della famiglia in una prigione nel deserto. Li vi rimangono per quattordici anni in condizioni pietose, fino a quando Malika e alcuni fratelli non riescono a fuggire e a rifugiarsi in Francia dove, lei stessa scriverà un libro per raccontare gli orrori marocchini. Sara Mazrouei, nata in Iran, si trasferisce in Canada dove comincia a studiare per lavorare alla NASA. Ottiene persino un tirocinio lì, ma verrà ben presto ostacolata per le sue origini. Si specializza poi in geologia planetaria. Ed infine Susan Polgar, una bambina prodigio che da Budapest ha fatto il giro del mondo diventando la prima campionessa di scacchi donna.

L’autrice per creare questa raccolta dedicata a tantissime donne, utilizza uno stile diretto e un linguaggio facilmente comprensibile e accompagna il testo alle illustrazioni realizzate da sessanta artiste provenienti da tutto il mondo. Personalmente, penso che la particolarità di questo nuovo volume sia la volontà della scrittrice di dare voce a tutte quelle donne che hanno combattuto e lottato per raggiungere i propri sogni, abbandonando luoghi di nascita e affetti affinché potessero spianare la strada alle generazioni future di donne. Una cosa che va sottolineata è che la casa editrice Mondadori e le autrici di Bambine Ribelli, sostengono Save the Children nei progetti dedicati alle bambine migranti siriane nei campi per rifugiati in Giordania. In conclusione il volume è davvero interessante ed è una lettura adatta sia agli adulti che alle giovani menti.

L'AUTRICE
Elena Favilli è un'autrice bestseller internazionale e una giornalista impegnata a individuare e denunciare discriminazioni di ogni tipo. È fondatrice e direttrice creativa di Rebel Girls, un gruppo editoriale che crea contenuti per ispirare le nuove generazioni di bambine a essere più coraggiose e sicure di se. Nel 2016, ha scritto e pubblicato il progetto letterario che ha raccolto più fondi nella storia del crowdfunding, Storie della buonanotte per bambine ribelli, tradotto ormai in quasi 50 lingue. Ha collaborato con "The Guardian", "Vogue", per la rivista "Colors", "McSweeney's", la RAI, "il Post" e "la Repubblica". Vive a Los Angeles con il suo cane Lafayette, un bracco italiano.

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