Recensione: Montana 1984, di Larry Watson

Titolo:
Montana 1984
Autore: Larry Watson
Editore: Mattioli 1885
Pagine: 140
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 16,00 €

Recensione a cura di Daniela

Quarant'anni dopo, i ricordi dell'ormai adulto David Hayden, ci portano a Bentrock, il capoluogo della contea di Mercer, in Montana. David aveva solo dodici anni, quando la sua vita cambiò per sempre, stravolgendo la tranquilla esistenza di un'intera famiglia. La famiglia Hayden era ben conosciuta a Bentrock, poiché il padre di David, Wesley, era lo sceriffo della contea, posto che prima di lui, era stato occupato dal nonno, un uomo tutto d'un pezzo, abituato al comando e amante del potere. Quando la governante Sioux, Marie Piccolo Soldato, si ammalò gravemente, l'equilibrio della famiglia venne sconvolto da un segreto che, fino a quel momento, era rimasto nascosto nella coscienza dell'affascinante zio Frank, l'amatissimo fratello del padre, eroe di guerra, nonché medico della contea. 


Marie, se pure gravemente malata, rifiutò di farsi visitare dallo zio Frank, accusandolo di molestie sessuali ai danni delle ragazze indiane. La notizia, nonostante fosse racchiusa tra le mura di casa Hayden, provocò una dura lotta nell'animo dello sceriffo, che si trovò a dover scegliere tra fare la cosa giusta, onorando la decisione di mettersi al servizio della legge ma infrangendo per sempre il buon nome della famiglia, o mettere a tacere il tutto, salvando l'onore degli Hayden, ma portando sulla coscienza un peso, che si aggraverà ulteriormente dopo la morte improvvisa di Marie. Il piccolo David, vide sgretolarsi ogni certezza che fino a quel momento aveva accompagnato la sua esistenza, vivendo insieme ai suoi genitori momenti di angoscia e paura, in balia degli eventi che si susseguiranno all'interno della propria abitazione, fino all'epilogo del tutto inaspettato.


La voce narrante è quella di David che, tramite i suoi ricordi, mostra al lettore un'interessante doppia lettura, in quanto il racconto è arricchito da frequenti riflessioni di una mente ormai matura e quindi, in grado di cogliere particolari sfumature che sfuggivano all'allora ragazzino. Il linguaggio usato è accurato e scorrevole: l'autore ha saputo adoperare le parole in maniera ineccepibile, senza mai sciuparne il valore, prodigandosi nel costruire la giusta suspense che, unitamente alle bellissime descrizioni, hanno generato una narrazione coinvolgente con personaggi molto veritieri. Il cuore del romanzo è la conservazione dell'integrità morale, in rapporto alle conseguenze a lungo termine, che riguardano tutti i personaggi della storia, ma soprattutto il protagonista, il quale, descrive il dramma vissuto dai membri della famiglia, senza mai elemosinare sulle emozioni, le stesse che vengono poi trasmesse al lettore stesso.

L'AUTORE
Larry Watson (1947). Originario del North Dakota, ha insegnato per 25 anni alla University of Wisconsin. È autore, fra gli altri, dei romanzi As Good as Gone, American Boy, In a Dark Time, e Let Him Go. Da Let Him Go verrà prodotto un film con Kevin Costner e Diane Lane. Vive con la moglie Susan a Kenosha in Wisconsin.

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