Recensione: Petra Rubea, di Pio Bianchini

Titolo:
Petra Rubea
Autore: Pio Bianchini
Editore: WLM
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 15,00 €

Recensione a cura di Daniela

Petra Rubea è un romanzo storico ambientato in Romagna, in un periodo storico che va dal 1262 al 1299, e racconta, in maniera forte e veritiera, la rivalità tra Guelfi e Ghibellini, odio alimentato per lo più da vicissitudini familiari piuttosto che politiche. In un periodo in cui l'aspettativa media di vita era molto breve, l'appartenenza e la fedeltà ad un casato, diventava spesso fondamentale per la sopravvivenza, soprattutto dove faide tra famiglie, brutali assassini e vendette erano all'ordine del giorno e spostarsi da soli o in compagnia, significava costantemente mettere a rischio la propria esistenza. Pio Bianchini, descrive con dovizia di particolari le storie, i luoghi e i molteplici personaggi che animano il suo romanzo, portando a conoscenza del lettore la truce esistenza dei protagonisti, che conducevano di una vita fatta di stenti, povertà e duro lavoro, al fine di garantire la continuità della propria stirpe, tramandando la fedeltà ai propri padroni. 


Corrado, il conte di Pietrarubbia, si avvaleva della collaborazione dei castellani, in particolar modo, di Bonzio, un vassallo fedele alla famiglia dei Montefeltro, nemici giurati della famiglia Malatesta. Una serie di assassinii, compiuti da Fraudolente e Alvisio, famigli dei conti di Pietrarubbia, deteriorarono definitivamente il precario equilibrio che si era venuto a creare tra le due casate, le cui conseguenze, sfociarono in vendette, assedi, stermini di intere famiglie e ribellioni del popolo ai propri signori.


Lo scenario è quello sanguinoso della Romagna del XIII secolo. Il romanzo storico, ripercorre le vicissitudini che ruotano attorno alla famiglia del conte Corrado di Pietrarubbia, che nel 1289, conquistò Urbino, cacciando i guelfi alleati dei Malatesta per richiamare in patria i ghibellini. La trama della storia, si snoda partendo proprio da episodi veritieri, come l'imboscata di Cesena, a cui seguì la stipula del trattato l'alleanza di Montescudo, sottoscritto da Taddeo di Pietrarubbia col suo acerrimo nemico. Le storie delle povere famiglie al servizio dei Signori, sono sicuramente quelle più toccanti. È doveroso dare merito all'abilità dello scrittore nell'aver saputo coinvolgere emotivamente il lettore, attraverso uno stile ricercato ma piacevolmente scorrevole, senza mai esimersi dal raccontare gli avvenimenti più truci, rendendoci partecipi delle emozioni che danno vita ai suoi personaggi. Per mia natura, ho avuto un po' di difficoltà nel familiarizzare con la moltitudine di personaggi presenti nel racconto, ma questo non mi ha impedito di apprezzare pienamente la storia narrata, dove a farla da padrone sono la moltitudine di sentimenti che ruotano attorno al perenne conflitto tra amore e odio e la labile barriera che abita tra la compassione e la spietatezza.

L'AUTORE
Pio Bianchini nasce a Bologna nel 1957. Dopo il liceo classico, lascia l’università a pochi esami dalla laurea in Giurisprudenza e diventa imprenditore nel settore immobiliare. Romagnolo e grande appassionato di trekking e mountain bike, studia la storia dei luoghi che visita e la genealogia delle famiglie che li hanno abitati. Scopre così vicende antiche, avvincenti e dimenticate. Ha pubblicato nel 2012 il romanzo storico La leggenda di Ca’ Battaglia, per il quale è stato premiato con la Menzione d’onore al Premio letterario internazionale Città di Cattolica 2014 e con la Targa Montefiore al Premio letterario internazionale Montefiore 2014. Per il romanzo storico Petra Rubea (WLM), uscito nel 2015 e riproposto in seconda edizione sempre da WLM nel 2021, ha ricevuto nel 2015 il Prix Special Associations Culturelles al World Literary Prize 2015 a Parigi e la Targa Montefiore al Premio letterario internazionale Montefiore 2018. Particolare successo ha avuto l’edizione nel formato e-Book Kindle di Amazon. Nel 2017 è uscito il suo terzo romanzo storico Hadriaticum (Augh!), riproposto in seconda edizione da WLM nel 2021, per il quale ha ricevuto il Premio della Giuria al Premio letterario Milano International 2017 e il Diploma d’onore con menzione d’encomio al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2017. Presto ci sorprenderà con un nuovo romanzo.

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