Recensione: La scatola dei sogni, di G. Quarzo, A. Vivarelli

Titolo:
La scatola dei sogni
Autore: G. Quarzo, A. Vivarelli
Editore: Editoriale Scienza
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 9,90 €

Recensione a cura di Daniela

Siamo in Francia e precisamente a Lione, dove nel 1895, si assiste a quella che possiamo definire la nascita del cinema, grazie all'invenzione del "cinématographe" ad opera dei famosissimi fratelli Lumière. Gli imprenditori Louis e Auguste Lumière, perfezionando la cinepresa e la macchina da visione che Thomas Edison realizzò nel 1889, misero a punto "la scatola dei sogni", un macchinario in grado di fungere sia da camera da presa che da proiettore, le cui dimensioni particolarmente ridotte gli permettevano di essere trasportato agilmente. Una volta impresse su pellicola, le immagini girate, venivano proiettate in sala, su uno schermo bianco, di fronte ad un pubblico pagante.


Il protagonista di questa bellissima testimonianza romanzata è Marcel Moreau, il giovane giardiniere dei fratelli Lumière che, nel racconto, fu uno dei primi sostenitori della nuova invenzione, restandone completamente affascinato. Conquistata la stima dei padroni, dopo aver loro esposto alcune sue brillanti idee, si guadagnò il posto di assistente e proiezionista, nonché di attore, in quello che si può considerare la prima commedia nella storia del cinema, recitando in "L'arroseur arrosé", conosciuto come "L'innaffiatore innaffiato". Durante una delle proiezioni in casa dei signori Lumière, Marcel conoscerà, Antoinette Madeleine Monfort de Villon detta Nina, figlia del ricco imprenditore Monfort. Tra i due giovani nascerà una splendida intesa che ben presto si tramuterà in un vero e proprio sentimento d'amore. Dopo una serie di furti ai danni di alcune delle famiglie più abbienti di Lione, di cui Marcel verrà ingiustamente accusato, i due protagonisti decideranno di fuggire insieme a Torino, dove inizieranno una nuova vita fatta di duro lavoro e poco di cui vivere, ma costellata dalla serenità di aver trovato entrambi la libertà che desideravano. Un incontro fortuito con Elia Panero, un fotografo del posto, spingerà nuovamente Marcel a coltivare la passione per il cinematografo, ma proprio durante uno degli spettacoli, un brutto episodio costringerà i due protagonisti a fare i conti con il passato. Insieme dovranno risolvere il mistero dei furti avvenuti a Lione e scoprire l'identità dell'ignoto assalitore, per poter finalmente coronare il sogno di libertà e felicità da loro tanto agognato.

Il libro si legge piacevolmente, complice il linguaggio scorrevole e poco elaborato, la suddivisione in capitoli e le bellissime immagini in bianco e nero, lo rendono particolarmente adatto ai lettori più giovani, i quali possono approcciarsi alla nascita del cinematografo, appassionandosi alla storia di Nina e Marcel e, contemporaneamente, acquisire nozioni storiche di grande importanza, considerando il fascino che il cinema suscita tuttora e gli innumerevoli progressi che sono stati fatti dalla sua nascita ad oggi.

GLI AUTORI
Guido Quarzo vive e lavora a Torino. Laureato in pedagogia, ha insegnato per molti anni nella scuola elementare e ha scritto numerosi libri per ragazzi (teatro, prosa, poesia) per le maggiori case editrici italiane del settore. E’ stato tradotto in spagnolo, inglese e olandese. Ha vinto molti premi letterari, tra i quali, nel 1995, il premio Andersen, rivelandosi tra gli autori di maggior peso e interesse per la qualità e la quantità della propria produzione. Nel 1999 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura.

Anna Vivarelli è nata a Torino nel 1958, dove ha studiato, lavora e vive con il marito e la figlia. Laureata in Filosofia, ha esordito giovanissima nella scrittura con testi teatrali, racconti e radiodrammi con la Rai. Da metà degli anni ’90 si dedica a tempo pieno alla letteratura per ragazzi, continuando comunque a coltivare due grandi passioni: la lettura dei grandi dell’avventura: Mark Twain, Stevenson, Kipling e la musica, dalla classica al rock delle origini. Nel 2010 è stato pubblicato il suo ultimo romanzo per ragazzi, Senza nulla in cambio, scritto a due mani con Anna Lavatelli; romanzo storico ambientato nell’Italia dell’800 che narra le avventure di due fratelli dalle vite rivoluzionarie. Nel 2010 le è stato assegnato il Premio Andersen come miglior scrittrice.

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