Titolo: La corona del potere. La saga delle sette dinastie
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 9,90 €
Il linguaggio usato per narrare la storia è magistralmente curato ed ogni capitolo si intreccia con i successivi con un ritmo incalzante, evidenziando la componente umana che caratterizza i vari personaggi, mettendo a nudo le debolezze, le paure e i rimorsi per le vite che hanno vissuto e che ne decretano, alla fine delle proprie esistenze, la perdita del potere. Quest'ultimo, è il protagonista assoluto di questo romanzo storico, in cui intrighi, tradimenti, lussuria, azioni immorali e sentimenti contrastanti, si intrecciano ad arte per narrare con trasporto ed estrema cura, la lotta avvenuta tra le varie dinastie che regnavano sulla penisola italiana, afflitta tra l'altro dal mal francese, meglio conosciuto come morbo gallico, diffusosi in Italia a seguito della discesa nella penisola dell'esercito di Carlo VIII.
I numerosi personaggi sono descritti con dovizia di particolari, senza tralasciare gli aspetti caratteriali che conferiscono spessore alla trama del romanzo, evidenziandone la fragilità delle unioni che, inevitabilmente, cambiavano le sorti delle famiglie coinvolte, le quali, vivevano perennemente in balia dei rapporti, tra consanguinei e non, nati, prevalentemente, per suggellare nuove alleanze, volte all'espansione del proprio potere. Ampio spazio è stato dedicato anche agli artisti che hanno reso servigio alle famiglie del rinascimento, portando alla luce la magnificenza dei loro capolavori, giunti fino a noi, come parte di un patrimonio artistico di valore inestimabile. Leonardo Da Vinci e la rivalità con il giovane Michelangelo Buonarroti, Sandro Botticelli e le curiosità meno note ai più, sono alcune delle chicche che l'autore, dopo essersi ampiamente documentato, porta a conoscenza dei suoi lettori.
Consiglio vivamente la lettura di questo libro, per rinfrescare ed arricchire il proprio bagaglio culturale, lasciando spazio anche ad importanti riflessioni, ovvero che di fronte alla morte o alla perdita della propria identità, si è un po' tutti simili, quasi fosse un invito a spogliarsi dei vizi, così come delle virtù, lasciando finalmente cadere tutte le maschere ed essere, infine, sinceri, in modo da affrontare il giudizio più pesante, quello con sé stessi.
Autore: Matteo Strukul
Editore: Newton Compton
Pagine: 512
Anno di pubblicazione: 2020
Prezzo copertina: 9,90 €
Recensione a cura di Daniela
La lettura che mi accingo ad illustrare è una fedele testimonianza delle figure che hanno animato la storia della nostra penisola nel periodo rinascimentale. Precisamente, si fa riferimento alle vicissitudini accadute alla fine del 1400 e i primi anni del 1500, quando, dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, il re Carlo VIII di Francia inizia l'opera di conquista del Regno di Napoli sulla base di una rivendicazione dinastica, forte anche dell'aiuto di Ludovico il Moro, il quale, usurpato il trono al fratello Gian Galeazzo Sforza, diventa duca di Milano. Nel frattempo, Piero de' Medici, reggente di una Firenze ormai sempre più ammaliata dalle parole del predicatore Girolamo Savonarola, asseconda l'ascesa del sovrano di Francia, scendendo umilianti a patti con quest'ultimo e, guadagnandosi così, il ripudio da parte del popolo, che volge irrimediabilmente lo sguardo alla nascita della Repubblica fiorentina. Contemporaneamente, Venezia, tramite il gran maestro delle spie, Antonio Condulmer e la sua fitta rete di spionaggio, tesse, in gran segreto, le trame del gioco del potere, basandosi su nuove alleanze ma restando apparentemente neutrale agli eventi che si susseguono tra l'invasore francese, il ducato di Milano, lo Stato della Chiesa, Firenze, il Regno di Napoli e Venezia...
La lettura che mi accingo ad illustrare è una fedele testimonianza delle figure che hanno animato la storia della nostra penisola nel periodo rinascimentale. Precisamente, si fa riferimento alle vicissitudini accadute alla fine del 1400 e i primi anni del 1500, quando, dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, il re Carlo VIII di Francia inizia l'opera di conquista del Regno di Napoli sulla base di una rivendicazione dinastica, forte anche dell'aiuto di Ludovico il Moro, il quale, usurpato il trono al fratello Gian Galeazzo Sforza, diventa duca di Milano. Nel frattempo, Piero de' Medici, reggente di una Firenze ormai sempre più ammaliata dalle parole del predicatore Girolamo Savonarola, asseconda l'ascesa del sovrano di Francia, scendendo umilianti a patti con quest'ultimo e, guadagnandosi così, il ripudio da parte del popolo, che volge irrimediabilmente lo sguardo alla nascita della Repubblica fiorentina. Contemporaneamente, Venezia, tramite il gran maestro delle spie, Antonio Condulmer e la sua fitta rete di spionaggio, tesse, in gran segreto, le trame del gioco del potere, basandosi su nuove alleanze ma restando apparentemente neutrale agli eventi che si susseguono tra l'invasore francese, il ducato di Milano, lo Stato della Chiesa, Firenze, il Regno di Napoli e Venezia...
Uno scontro apparentemente senza fine quello che si consuma tra le famiglie più importanti della storia rinascimentale italiana, con l'obiettivo di affermare il proprio predominio, sancendo talvolta anche delle alleanze, come ad esempio la Lega anti-francese, a cui aderirono Venezia, Milano, lo Stato della Chiesa, la Spagna, l'Inghilterra e Massimiliano d'Asburgo, riuscendo a spodestare Carlo VIII dal Regno di Napoli, che ne rivendicava i diritti ereditari, così come il suo successore, Luigi XII, rivendicava il ducato di Milano, in quanto nipote di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo Sforza, legittimo duca di Milano.
I numerosi personaggi sono descritti con dovizia di particolari, senza tralasciare gli aspetti caratteriali che conferiscono spessore alla trama del romanzo, evidenziandone la fragilità delle unioni che, inevitabilmente, cambiavano le sorti delle famiglie coinvolte, le quali, vivevano perennemente in balia dei rapporti, tra consanguinei e non, nati, prevalentemente, per suggellare nuove alleanze, volte all'espansione del proprio potere. Ampio spazio è stato dedicato anche agli artisti che hanno reso servigio alle famiglie del rinascimento, portando alla luce la magnificenza dei loro capolavori, giunti fino a noi, come parte di un patrimonio artistico di valore inestimabile. Leonardo Da Vinci e la rivalità con il giovane Michelangelo Buonarroti, Sandro Botticelli e le curiosità meno note ai più, sono alcune delle chicche che l'autore, dopo essersi ampiamente documentato, porta a conoscenza dei suoi lettori.
L'AUTORE
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. È laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Diritto europeo e membro della Historical Novel Society. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quaranta Paesi e opzionate per il cinema. Per la Newton Compton ha esordito con la saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Successivamente ha pubblicato Inquisizione Michelangelo, Le sette dinastie, La corona del potere e Dante enigma. Per essere informati sul suo lavoro: matteostrukul.com