Recensione: Il cigno nero di Parigi, di Karen Robards

Titolo:
Il cigno nero di Parigi
Autore: Karen Robards
Editore: Newton Compton
Pagine: 480
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 12,00 €

Recensione a cura di Daniela

Genevieve Dumont ha una voce incantevole, grazie alla quale è libera di spostarsi anche dopo il coprifuoco in vigore nella Parigi del 1944 occupata dalle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale. Il suo talento è particolarmente apprezzato, soprattutto dalle alte cariche della Wehrmacht, ragion per cui si esibisce per un pubblico altamente selezionato, godendo degli stessi privilegi degli invasori. La celebre cantante è conosciuta come il Cigno Nero, vive nel lusso e conduce una vita agiata ma alquanto movimentata, dal momento che, dietro la sua fama, si cela in realtà un'identità fittizia. Genevieve infatti, collabora segretamente con una rete di spionaggio atta a sabotare le azioni militari dei nazisti.


Sempre affiancata da Max, il suo manager e dall'autista Otto, approfitta della sua posizione per reperire importanti informazioni da trasmettere alla Resistenza, di cui anche questi ultimi fanno parte. Durante una serata, scopre che la madre è stata arrestata dalla Gestapo, responsabile anche della morte del padre, durante una delle missioni del SOE. La notizia getta Genevieve nello caos più totale, in quanto credeva di aver chiuso per sempre con il passato, serrando il suo cuore a due genitori impassibili che l'avevano costretta ad allontanarsi da casa per evitare il disonore della famiglia Rocheford, dopo aver saputo che aspettava una bambina prima del matrimonio. Dopo aver rivissuto il dolore dei tragici avvenimenti che si sono susseguiti negli anni successivi al suo allontanamento, decide di voler salvare la madre, anche a costo di mettere a repentaglio la sua copertura ed inimicarsi i suoi fidati collaboratori che, nel frattempo, hanno ricevuto l'ordine di eliminare la Contessa Lillian de Rocheford, nel caso in cui il salvataggio non fosse stato possibile.

Il romanzo è ambientato prevalentemente a Parigi, dove la descrizione degli ambienti, mette in risalto le differenze sociali che campeggiavano durante l'occupazione nazista, soffermandosi in particolar modo sulla carenza di cibo destinata alla popolazione, in netto contrasto con lo sfarzo e l'abbondanza che caratterizzava invece le feste degli invasori. La storia d'amore tra i protagonisti e il crescendo dei sentimenti, aggiungono un dolce contorno agli amari accadimenti che si susseguono nel racconto. Narrata in terza persona, la storia della famiglia Rocheford si staglia all'interno di un contesto duro e spietato, come solo la guerra può mostrare, raccontando di persone che hanno dovuto abituarsi a vivere in circostanze ostiche dal momento in cui non ci si poteva fidare di nessuno, neppure dei propri cari. Con fluente vivacità, la scrittrice alterna momenti di calma e tenerezza, a situazioni cariche di tensione ed angoscia, catturando l'attenzione del lettore dalla prima fino all'ultima pagina.

L'AUTRICE
Karen Robards è un’autrice bestseller apparsa più volte sulle pagine del «New York Times», di «USA Today» e di «Publishers Weekly». Ha all’attivo diversi romanzi ed è stata vincitrice per sei volte del prestigioso premio Silver Pen. Vive nel Kentucky con il marito.

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