Titolo: Le ragazze dell'atelier dei profumi
Autore: Charlotte Jacobi
Editore: Tre60
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 16,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La casa editrice Tre60 ha portato nelle librerie italiane Le ragazze dell’Atelier dei profumi, di Charlotte Jacobi pseudonimo di Eva-Marie Bast e Jorn Precht che hanno lavorato fianco a fianco per ridare vita alla fantastica storia delle sorelle Anna e Marie Carstens. Quest’ultime sin da bambine scoprono la passione per i profumi e le essenze floreali tanto da farne un vero e proprio stile di vita e sognare addirittura di aprire una profumeria. Sogno che troverà forte sostegno nell’amica di famiglia Berta Kolbe che nel 1909 eredita l’azienda di saponi Douglas, dopo la morte del marito. La Kolbe piena di ammirazione per le due ragazze, le introduce nel mondo delle essenze e della profumeria locale, permettendo loro di studiarne tecniche, affinare la creatività e di fare la conoscenza di un mondo fatto di stilisti e artisti. Nel 1910, le due sorelle propongono a Berta un contratto in cui si impegnano ad aprire un negozio di fragranze a Neuer Wall ad Amburgo, chiamato Profumeria Douglas. Negozio in cui riusciranno ad unire all’arte dei profumi, la letteratura e la musica, facendo sì che diventi uno dei centri più importanti per la società tedesca dell’epoca e dando inizio al famoso impero della cosmetica Douglas che conosciamo oggi.
Lo stile degli autori è diretto e semplice e utilizzano un linguaggio facilmente comprensibile per raccontare una storia che mescola fatti storici reali e ricostruzioni creative per sopperire alla mancanza di documenti veri. Personalmente ho apprezzato davvero tanto la storia per due motivi: da un lato per la forza d’animo delle due sorelle Carstens che nonostante vivessero in una società prevalentemente maschilista e fossero mal supportate dai genitori che si opponevano alla loro passione, hanno avuto la determinazione di raggiungere un sogno che aveva più ostacoli che appoggi; dall’altro per la maestria degli autori nel ricreare quei dettagli e quelle scene mancanti come se fossero reali. E proprio a proposito di Anna e Marie, si presentano come due protagoniste versatili, forti, coraggiose e all’avanguardia, capaci di farsi strada in un’Europa che si dirigeva sempre di più verso un periodo difficile. Non mancano inoltre tematiche importanti a fare da sfondo agli eventi: dal femminismo che cominciava ad affacciarsi nel mondo occidentale; alle donne capaci di reinventarsi ed eccellere; alle famiglie conservatrici chiuse nelle proprie idee tradizionaliste; al patriarcato; ai sacrifici fatti in virtù di sogni più grandi. In conclusione è un romanzo ben fatto che consiglio a tutti coloro che vogliono leggere la storia di due sorelle che hanno cambiato le sorti della profumeria da un piccolo negozio in Amburgo.
Autore: Charlotte Jacobi
Editore: Tre60
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 16,00 €
Recensione a cura di Marika Bovenzi
La casa editrice Tre60 ha portato nelle librerie italiane Le ragazze dell’Atelier dei profumi, di Charlotte Jacobi pseudonimo di Eva-Marie Bast e Jorn Precht che hanno lavorato fianco a fianco per ridare vita alla fantastica storia delle sorelle Anna e Marie Carstens. Quest’ultime sin da bambine scoprono la passione per i profumi e le essenze floreali tanto da farne un vero e proprio stile di vita e sognare addirittura di aprire una profumeria. Sogno che troverà forte sostegno nell’amica di famiglia Berta Kolbe che nel 1909 eredita l’azienda di saponi Douglas, dopo la morte del marito. La Kolbe piena di ammirazione per le due ragazze, le introduce nel mondo delle essenze e della profumeria locale, permettendo loro di studiarne tecniche, affinare la creatività e di fare la conoscenza di un mondo fatto di stilisti e artisti. Nel 1910, le due sorelle propongono a Berta un contratto in cui si impegnano ad aprire un negozio di fragranze a Neuer Wall ad Amburgo, chiamato Profumeria Douglas. Negozio in cui riusciranno ad unire all’arte dei profumi, la letteratura e la musica, facendo sì che diventi uno dei centri più importanti per la società tedesca dell’epoca e dando inizio al famoso impero della cosmetica Douglas che conosciamo oggi.
Lo stile degli autori è diretto e semplice e utilizzano un linguaggio facilmente comprensibile per raccontare una storia che mescola fatti storici reali e ricostruzioni creative per sopperire alla mancanza di documenti veri. Personalmente ho apprezzato davvero tanto la storia per due motivi: da un lato per la forza d’animo delle due sorelle Carstens che nonostante vivessero in una società prevalentemente maschilista e fossero mal supportate dai genitori che si opponevano alla loro passione, hanno avuto la determinazione di raggiungere un sogno che aveva più ostacoli che appoggi; dall’altro per la maestria degli autori nel ricreare quei dettagli e quelle scene mancanti come se fossero reali. E proprio a proposito di Anna e Marie, si presentano come due protagoniste versatili, forti, coraggiose e all’avanguardia, capaci di farsi strada in un’Europa che si dirigeva sempre di più verso un periodo difficile. Non mancano inoltre tematiche importanti a fare da sfondo agli eventi: dal femminismo che cominciava ad affacciarsi nel mondo occidentale; alle donne capaci di reinventarsi ed eccellere; alle famiglie conservatrici chiuse nelle proprie idee tradizionaliste; al patriarcato; ai sacrifici fatti in virtù di sogni più grandi. In conclusione è un romanzo ben fatto che consiglio a tutti coloro che vogliono leggere la storia di due sorelle che hanno cambiato le sorti della profumeria da un piccolo negozio in Amburgo.
GLI AUTORI
Charlotte Jacobi è lo pseudonimo degli autori Eva-Maria Bast e Jørn Precht. Eva-Maria Bast è una nota giornalista e una scrittrice pluripremiata. Vive tra il lago di Costanza e Würzburg. Jørn Precht è docente universitario e sceneggiatore. Oltre a libri di saggistica, ha pubblicato romanzi storici, aggiudicandosi il premio letterario HOMER nel 2018.