Recensione: Il nostro primo Natale insieme, di Sarah Morgan

Titolo: Il nostro primo Natale insieme
Autore: Sarah Morgan
Editore: HarperCollins Italia
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2021
Prezzo copertina: 15,00 €

Recensione a cura di Marika Bovenzi

Il nostro primo Natale insieme è una storia che racchiude sentimenti particolari e racconta i complicati meccanismi che muovono le relazioni familiari. Sarah Morgan autrice del volume, non si limita a narrare la classica favola natalizia pregna di buonismo, al contrario trasporta il lettore in un vero e proprio percorso di riscatto e di cambiamento. Tutto ha inizio con due sorelle, Samantha e Ella Mitchell che, rimaste orfane di padre da bambine, sono cresciute con una madre che ha sempre anteposto la carriera a loro e all’affetto che una madre dovrebbe dare ad un figlio. E proprio per questo motivo le ragazze da cinque anni hanno chiuso qualsiasi rapporto con Gayle, la madre, continuando le loro vite lontane dai suoi giudizi e dal timore che imponevano le sue aspettative. Tutto sembra procedere al meglio fino a quando proprio la madre non sarà vittima di un incidente che la porterà a ricredersi e a voler vivere finalmente un rapporto normale e felice con le due figlie che inizialmente saranno un po’ restie ad aprirsi ad una persona per loro quasi sconosciuta. Gayle, decide così di partire per la Scozia insieme a Samantha, ad Ella e alla sua piccola famiglia per ricucire quei legami spezzati a causa di convinzioni passate errate. Riusciranno i paesaggi innevati e il calore filiale a convincere Gayle?


Il libro, con uno stile semplice ci accompagna in una complessa realtà familiare che non si risolve con un sorriso e perché “a Natale si è tutti più buoni”, al contrario ci dimostra come le due sorelle chiuse nel loro piccolo mondo, non siano disposte a perdonare facilmente, nonostante l’atmosfera magica. Personalmente, ho apprezzato particolarmente il rapporto stretto e la forza che Samantha e Ella dimostrano sostenendosi a vicenda e creando una famiglia a prescindere da tutte le sofferenze. Entrambe sono dei personaggi particolari e completamente agli antipodi: mentre la maggiore, segnata di più dal distacco materno, ha difficoltà ad innamorarsi e a credere nell’amore, fiondandosi a capofitto sul lavoro; la minore, Ella, ha coronato il sogno di sposarsi e avere una bambina a cui donare tutto il suo affetto. Non meno di menzione è Gayle, la donna che per una vita ha sempre adottato un atteggiamento freddo e distaccato per rendere le figlie indipendenti e forti, ottenendo solo una reazione contraria. A mio avviso, un’altra cosa che apprezzerete del romanzo sono le tematiche forti che si trovano all’interno dello scritto: dal rapporto non sempre scontato che si ha con i genitori; alla maternità che non è vista come una cosa da cui scaturisce automaticamente affetto; al legame tra sorelle che spesso diventa indissolubile e necessario. In conclusione, è una storia ben fatta che dà voce a tutte quelle persone che si ritrovano a vivere situazioni familiari strane durante il periodo natalizio. Consigliato!

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